Fallimento primarie: nessuno accetta l’invito Pd. Tanzi candidato con una Civica

Falliscono le Primarie proposte dal Pd per individuare un candidato unico da contrapporre al sindaco uscente di Pontecorvo Anselmo Rotondo. Nessuno ha accettato di partecipare. Tanzi: "A questo punto andiamo avanti e mi candido a capo della mia civica”

Tanto rumore per nulla. Non saranno le Primarie a scegliere l’avversario del sindaco Anselmo Rotondo. Non si terranno. La proposta avanzata dal Circolo del Partito Democratico è caduta nel vuoto. Nessuno ha accettato di misurarsi in quella competizione. A sfidare il sindaco uscente saranno in quattro, ognuno con le sue forze.

In campo ci saranno il medico Annalisa Paliotta (civica, sostenuta dal movimento regionale Pop di Marta Bonafoni e Danilo Grossi), il bancario Giacinto Carbone (civico), l’ex sindaco Riccardo Roscia (civico, con un passato nel centrodestra). A loro si aggiunge Gabriele Tanzi, designato da una parte del Circolo Pd cittadino: un’altra parte è andata a rinforzare le fila di Rotondo. (leggi qui Il Pd sceglie le primarie: Tanzi è il candidato. E ci sono già le prime spine).

Nate male

ANNALISA PALIOTTA

Era stato il Pd a proporre una conta fra tutti gli aspiranti sindaco, con l’impegno però di coalizzarsi e sostenere in maniera compatta il vincitore. Creando così un fronte unico da contrapporre all’amministrazione uscente.

Non erano nate bene quelle Primarie. La prima cosa che avevano ottenuto era stata una spaccatura all’interno del Pd. Una parte si è schierata a favore, un’altra si era mostrata molto scettica: innanzitutto per la possibilità, seppure teorica, che a quel confronto partecipassero candidati della Lega o addirittura l’ex sindaco Riccardo Roscia che è avversario storico di Rotondo ma altrettanto storicamente il Pd è avversario di Roscia.

Nel momento più teso del dibattito si era arrivati alle dimissioni della Segretaria cittadina: per favorire in ogni modo un confronto libero da qualsiasi condizionamento. Il Covid poi ha congelato tutto.

Si era arrivati allora alla definizione di primarie d’area: aperte al centrosinistra ed ai Civici. Non è stato sufficiente a convincere tutti: un’ala dei Dem ha ritenuto che invece si dovesse appoggiare Anselmo Rotondo. E lo ha seguito schierandosi nella sua lista civica. È il caso di Massimo Santamaria già presidente del Consiglio Comunale durante la gestione Notaro e di Gianluca Narducci. (leggi qui Rotondo cala il tris d’assi per vincere le prossime elezioni).

Subito i no

RICCARDO ROSCIA

Una spaccatura ancora più netta. Alla riunione degli iscritti tenuta la settimana scorsa si erano ritrovati il presidente della Provincia Antonio Pompeo (i diversamente renziani di Base Riformista) e l’ex segretario provinciale Simone Costanzo (AreaDem di Franceschini). Nessun leader di Pensare Democratico, la componente maggioritaria di De Angelis – Buschini – Battisti.

La decisione era stata quella di indire le Primarie e schierare Gabriele Tanzi.

Ma i No erano arrivati subito. Annalisa Paliotta aveva messo in chiaro che avrebbe partecipato con piacere ma a condizione che non si trattasse di una conta tra lei ed il candidato Pd: se Primarie dovevano essere allora era necessaria anche la presenza di Giacinto Carbone e l’impegno chiaro di andare a sostenere lealmente il vincitore. (leggi qui Primarie appese ad un filo: “o ci contiamo tutti o non ha senso”). Che però aveva subito mandato a dire di non essere interessato.

Nonostante i No degli altri candidati a sindaco, il Pd aveva iniziato a stendere un regolamento fissando alle ore 15 di sabato 4 luglio il termine per comunicare formalmente la candidatura. C’era anche la data: il 12 luglio.

Tanzi candidato sindaco

GABRIELE TANZI

In mattinata a benedire le Primarie è venuto anche il Segretario Regionale Bruno Astorre. Al quale il Circolo ha comunicato nel pomeriggio che non c’erano state adesioni né da Paliotta né da Carbone.

Gabriele Tanzi a questo punto scenderà in campo da solo «con la mia lista civica. La mia posizione non è più sindacabile. A questo punto andremo avanti a prescindere dalle posizioni degli altri. Lo ratificherà il direttivo nella prossima riunione. E andremo a vincere».

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