Luca sbarca a Roma, sulla poltrona di Segretario

Lo hanno eletto all’unanimità. Luca Fantini è il nuovo segretario regionale dei Giovani del Pd nel Lazio. Ventisei anni, studente di Giurisprudenza a La Sapienza, è di Alatri e viene dalla scuola politica dell’assessore regionale all’Ambiente e rapporti con il Consiglio Mauro Buschini.

L’elezione è avvenuta in serata nei locali del Circolo Arci di via Goito a Roma. Lì si sono riuniti i 51 delegati dei Giovani Democratici di tutto il Lazio. Vice segretario regionale uscente, prende il posto di Daniele Di Stefano.

Candidato unico, Luca Fantini non ha nessuna intenzione di far fare ai Giovani Democratici la ruota di scorta del Pd. Tanto meno i portatori di acqua e di preferenze alle elezioni. Nel suo discorso di presentazione ha detto che i GD devono continuare ad essere il pungolo con cui stimolare il Partito a rinnovarsi costantemente, confrontandosi con un mondo in continuo cambiamento.

C’era preoccupazione per l’elezione di un segretario regionale che arriva dalla Ciociaria. Perché il nervo scoperto dei GD è nel nord della regione. Tra Rieti e Viterbo una federazione provinciale è commissariata ed una azzerata. «Continueremo il nostro impegno per Rieti e Viterbo» ha assicurato Fantini che da vice ha seguito tutta la delicata fase di ricostruzione politica del movimento.

L’università al centro, la formazione e la preparazione come elemento di affrancamento dei giovani, Fantini ha compiuto un’analisi della situazione internazionale, passando da Trump alla Polonia per toccare la Francia con il fenomeno del neo lepenismo.

Tra i primi a congratularsi c’è stato il suo scopritore, Mauro Buschini. «La cosa, non vi nascondo che mi faccia sentire un po’ più vecchio visto che me lo ricordo poco più che quindicenne. L’elezione di Luca è in realtà uno degli esempi che la “politica bella” esiste ancora. È uno degli esempi che il merito conta, perché ha guadagnato tutto “sul campo” insieme agli altri ragazzi dei GD che sono la vera speranza per il paese e per il Partito Democratico».

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