Fantini chiama, Ranaldi risponde: tutti su Salera

Fantini manda il segnale, Ranaldi risponde sulla stessa sintonia. Enzo Salera è blindato. E la squadra pure. Ma cosa c'è dietro. I segnali intercettati da Segretario e sindaco. Si rischiava una nuova spaccatura a sinistra. Disinnescata

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Luca Fantini chiama, Gino Ranaldi risponde. Nelle ore scorse il Segretario Provinciale del Partito Democratico aveva spianato la strada alla ricandidatura di Enzo Salera come sindaco di Cassino; abbattendo ogni ostacolo ed eliminando ogni dubbio. Chiedendo a sua volta un segnale di unità che arrivasse da Cassino. E questa mattina quel segnale è arrivato. Forte, chiaro, senza margini di dubbio.

Lo ha inviato il capogruppo in Consiglio comunale, Gino Ranaldi. Il consigliere provinciale è una delle ‘colonne’ del Partito Democratico di Cassino, è colui che ha il filo diretto con il sindaco Enzo Salera.

In pratica. Dopo le ruggini dei mesi scorsi, in queste settimane si sta facendo un lavoro importante: per riaffermare la massima unità e sintonia tra l’amministrazione comunale e la federazione provinciale del Pd. Il segnale è: tutti stanno con Enzo. Ed Enzo sta con tutta la squadra.

Enzo l’ecumenico

Enzo Salera con i nuovi assessori (Foto: Roberto Vettese)

Il segnale partito da Cassino si sintonizza sulla frequenza indicata dal Segretario Luca Fantini. Riconosce che è necessario allargare la coalizione. E non cita a caso come modello di buon amministratore il presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo che è la massima rappresentante di ‘Pensare Democarico‘ all’interno dell’Aula Di Biasio. Cioè dell’ala di Fantini. Con la quale nei mesi scorsi c’erano state prese di posizione molto ferme dall’una e dall’altra parte.

Non ci sono alternative né è pensabile configurare soluzioni diverse“. Rispetto a cosa? “Alla ricandidatura di Salera, ovviamente” sottolinea che Ranaldi. che quindi spiega: “Il gruppo del Pd, di intesa con tutto il Partito, non verrà meno a questo impegno“. 

Argomenta ancora Ranaldi: “Ritengo, come capogruppo, che i consiglieri della maggioranza, sia quelli che hanno assunto ruoli di assessori, sia quelli con compiti istituzionali, come nel caso della presidente del Consiglio, Barbara Di Rollo, abbiano svolto, senza eccezione, il proprio compito con dedizione e genuino spirito di servizio. È la conferma che le ruggini sono state limate.

“Il nostro compito, come gruppo consiliare del Pd è di operare al fine di ottenere risultati sempre migliori nell’interesse dei cittadini. Tale obiettivo è raggiungibile solo con la piena riconferma di Enzo Salera a sindaco della città, con il sostegno di un’ampia coalizione aperta e coesa“. Enzo e la coalizione, la coalizione ed Enzo.

Coalizione aperta

Gino Ranaldi

Non è un caso che parli “coalizione aperta e coesa“: va in rima baciata con ciò che aveva auspicato il Segretario provinciale. “Il sindaco – spiega Ranaldi il giorno dopo l’assemblea del Pd – continua a svolgere al meglio il suo compito di garante dell’unità della coalizione e di un governo amministrativo trasparente e rigoroso. Come rilevato anche dal segretario provinciale del nostro Partito, Luca Fantini, nel suo intervento all’assemblea degli scritti di martedì sera. Consideriamo essenziale proseguire nel lavoro di riqualificazione dell’intera città e apportare, ciascuno di noi, il proprio contributo in uno spirito di piena collaborazione all’interno di tutta la coalizione“.

Da dove nasce l’esigenza di far quadrato insieme alla federazione provinciale attorno alla candidatura di Enzo Salera quando manca ancora un anno al voto? Perché sbagliando s’impara, non sono ammessi gli stessi errori. Tutti sanno che qualcosa si muove nel campo del Centrosinistra in vista delle Comunali del 2024: tutti coloro che in questi quattro anni non sono stati mai organici all’opposizione e che non vantano un ottimo rapporto con il sindaco Salera, cercano sponde con gli scontenti dell’amministrazione.

Dalle Provinciali in poi, passando per le Regionali e infine per il rimpasto, nella squadra compatta e coesa di Enzo Salera si sono infatti iniziate a vedere le prime crepe e più di qualcuno cerca di incunearsi. Creando un progetto alternativo.

Niente margini per alternative

Luca Fantini

Colloqui, incontri, telefonate, qualche dichiarazione alla stampa: il sindaco Enzo Salera ed il Segretario Luca Fantini hanno capito che quelle manovre rischiavano di trasformarsi in qualcosa di più. E cioè nel tentativo di costruire una figura alternativa nel campo del Centrosinistra.

Un po’ quello che avvenne nel 2016 quando il circolo del Pd, che aveva un rapporto teso con l’allora sindaco Petrarcone, non sostenne il sindaco uscente e venne fuori una candidatura alla sua sinistra: quella di Francesco Mosillo. Carlo Maria D’Alessandro si prese le chiavi del Comune ringraziando entrambi. In quell’anno, era il 2016, Salera, che era assessore uscente, dovette accontentarsi di un posto tra i banchi della minoranza.

Un rischio troppo grosso. Che Fantini e Salera hanno intercettato: c’era chi si stava muovendo ed in maniera concreta. Con le due dichiarazioni di questi giorni hanno chiuso ogni margine. Disinnescato la mina. Questa volta non intendono farsi scucire la fascia da sindaco di Cassino e sanno bene che non è più tempo di fare la guerra. Né Salera contro la Federazione provinciale del Pd che, né allo stesso tempo, la Federazione può permettersi di perdere una delle ultime grandi città della Ciociaria governate dal Pd.

Pace sia.