A Cassino il Comune fa crack. Ed il Pd inizia a fare cric (di M. Molisani)

Clima da ultimi giorni di Berlino nel municipio che si appresta a dichiarare la bancarotta a causa dei debiti. Ma il Pd di Cassino, invece di marciare compatto, inizia i primi 'distinguo' la vera sfida per Fardelli

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Negli uffici hanno iniziato a creare i nascondigli sotto alle mattonelle. Con discrezione, gli impiegati hanno cominciato a stipare matite, gomme, penne bic… per i tempi di magra. Il Comune di Cassino si prepara al prossimo al crack finanziario. È la nuova sconfitta amministrativa del sindaco Carlo magno…..poco D’Alessandro che dai palchi aveva tuonato come l’acqua sarebbe rimasta ai cassinati ed il dissesto non sarebbe mai avvenuto. 

Carlo gira per i corridoi del Comune, invecchiato anzitempo. E come in trance ripete “è colpa loro, è colpa loro: mi hanno nascosto i conti, ma io tirerò fuori tutto, ah si che tirerò fuori tutto“. Un deliro nel quale ‘loro‘ è l’ex assessore alle Finanze Enzo Salera che si è già munito di delibera nel caso in cui dovessero avanzargli qualsiasi rimprovero: “Il piano di risanamento in vigore è quello che ha fatto lui, mica il mio“.

Scricchiolano le casse, gemono i conti ed i bilanci del Comune rischiano di fare anche un’altra vittima: scricchiola anche la Santa Alleanza del Pd cassinate.

Come volevasi dimostrare la grande ammucchiata creata da Marino El Flaco Fardelli, riuscito nell’impresa di mettere Petrarconiani e Mosilliani l’uno accanto all’altro ma senza parlare di niente, rischia di naufragare già dal primo dibattito politico.

 

ENZO NO, SARAH SI

Carlo magno…..poco D’Alessandro è salito addirittura al Colle. Quello frusinate, al cospetto di sua maestà il Prefetto Emilia Vi metto tutti in riga Zarrilli. Per annunciarle l’intenzione di proclamare  l’atto estremo per i conti cittadini.

Nemmeno il tempo di illustrare la bancarotta a Sua Eccellenza ed a Cassino è andata in scena la partita doppia del Partito Democratico.

Enzo Pitbull Salera, infatti, dice che ci sono i margini per non dichiarare il default. Dice che il processo potrebbe essere lungo e che la città potrebbe rimanere ferma per svariati anni. “Una scelta – argomenta Salerache può essere motivata solo della necessità di spostare l’attenzione altrove dopo l’ennesima figuraccia rimediata con l’azzeramento della giunta. Effettuata nel peggior momento possibile sul piano amministrativo, visto che aveva i secondi contati per l’approvazione del consuntivo e la necessità di una giunta pienamente operativa”.

Sarah Ora Tocca a Me Grieco è sempre stata favorevole al dissesto. Lo ha ribadito anche in queste ore: “tanto il Comune di Cassino è già in dissesto finanziario. Vanta ad oggi un debito di quasi 40 milioni di euro. 18 dei quali sono appunto debiti fuori bilancio”. Così disse già il 27 settembre 2017. (Leggi qui Indagare sul debito di Cassino: e vi spiego perché).

Ora rincara la dose sulla sua pagina facebook. Ecco il post.

Facciamo un po’di chiarezza. Cosa comporta la dichiarazione di DISSESTO per un comune…
Una FRATTURA tra passato e futuro…
La parola FINE a gestioni squilibrate..
La RIMOZIONE delle CAUSE che lo hanno generato…
La DENUNCIA di tutti i fatti che hanno generato DANNI al comune…
Poi ci sono anche le tasse al massimo per i cittadini….ma quelle le abbiamo già. Purtroppo.
Ecco perche’ripeto da sempre che il nostro Comune non ha altra strada per risalire. Sara’il fallimento di una macchina amministrativa, ma sara’anche il nostro ANNO ZERO.
Una FRATTURA tra passato e futuro. Appunto”.

UN SOLCO E UNA SFIDA

Non volendo però la frattura la dolce Sarah l’ha aperta all’interno della Santa Alleanza per Marino El Flaco Fardelli. Ed ecco che, a poche decine di giorni dalla ritrovata unità, mettendo al centro del tavolo qualcosa di politicamente commestibile, il giocattolo si potrebbe già scassare.

Tra Mosilliani e Petrarconiani c’è già un solco senza neppure “arare”.  E per Marino ecco la prima gatta da pelare.

Anzi, la prima sfida. Un documento unitario nel quale il Partito prende posizione, in blocco, dicendo in modo chiaro Dissesto si o Dissesto no. E le motivazioni. Con le firme di tutti: Petrarconiani, Mosilliani, Fardelliani e perché no anche Fontanieri.

Un colpo che sarebbe in grado di sanare subito i segnali divergenti che appaiono dalle dichiarazioni dei Consiglieri. E trasformarle in un nuovo colpo verso la maggioranza di Carlo ma chi me l’ha fatto fare D’Alessandro

 

 

 

 

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