Il Pd sospende il ricorso di Fontana contro Fardelli

La Commissione di Garanzia del Partito Democratico non accoglie il ricorso dell'ala Emiliano contro l'elezione di Fardelli a segretario di Cassino. Mancava una notifica. Mosillo assente al Direttivo: ma non c'è alcun caso.

«Ricorso gravato da vizio di forma per il mancato rispetto della procedura».

Traduzione dal burocratese: il ricorso del componente dell’assemblea nazionale Pd Salvatore Fontana contro l’elezione di Marino Fardelli a segretario del Circolo di Cassino (leggi qui ‘I sei punti del ricorso contro Fardelli segretario’) non può essere preso in considerazione perché non è stato notificato alla controparte interessata. Bisognava comunicarlo anche a Marino Fardelli.

 

Salvatore Fontana incassa. Ed amareggiato commenta: «È brutto che la Commissione di Garanzia di un Partito si attacchi ad un cavillo procedurale. Tutti sapevano del nostro ricorso. Lo sapeva lo stesso Fardelli. Al punto che è corso a chiedere ai suoi tutor di essere inserito nel Gruppo Pd regionale e per condonare la sua posizione. Che è incondonabile». (leggi qui «Sospendete subito Fardelli». Ma il Pd lo iscrive al Gruppo in Regione’)

 

I tempi tecnici per ripresentare il ricorso, in teoria ci sono ancora.

 

Nel frattempo Fardelli va avanti. Ieri sera ha riunito il Direttivo nella sede al quarto piano di piazza Marconi a Cassino: il Tesoriere ha rilevato che mancano 3mila euro e si dovrà ricorrere all’autotassazione. Fontana ha ribadito che «Qui c’ è stata una parte del Pd che ha voluto far perdere Petrarcone e che adesso ha imposto di avere la maggioranza nel direttivo. Non c’ è nulla di unitario in questo, avete solo nascosto la polvere sotto al tappeto». Gli hanno replicato lo stesso Fardelli, Danilo Picano ed Ernesto Polselli. Dicono che è arrivato il momento di guardare avanti, altrimenti non verrà mai superato quell’errore strategico che portò alla divisione ed alla conseguente sconfitta elettorale.

 

Assenti dal Direttivo Francesco Mosillo e Sarah Grieco, i rappresentanti dell’anima Pd maggioritaria con cui Marino Fardelli ha ricostruito l’intesa superando la spaccatura maturata con Giuseppe Golini Petrarcone alle scorse elezioni.

Ma non è un segnale di nuove tensioni. Francesco Mosillo ieri aveva telefonato a Fardelli per avvisarlo che non sarebbe andato: «Ho troppe cose da fare in ufficio e poi, tanto, nemmeno voto: non mi va di stare a rinvangare sempre le stesse cose sul passato».

Poi la dichiarazione ufficiale, con cui sgomberare il campo da qualsiasi equivoco: «C’è un segretario ora e lui opera in nome e per conto del Partito. Tra l’altro se la sta cavando molto bene».