«Fare il sindaco? È la cosa più bella»

Sei mesi da sindaco. Maurizio Cianfrocca si lascia alle spalle la luna di miele con gli elettori. Ora inizia il momento della concretezza. Lui non ha dubbi: «La città mostra già i primi segnali di cambiamento».

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Sei mesi: abbastanza per mettersi alle spalle la luna di miele con gli elettori che inizia subito dopo avere vinto le votazioni; abbastanza per svolgere l’inevitabile periodo di apprendistato con la guida di una città che è cosa ben diversa dal vederlo fare dall’esterno; il periodo giusto per pagare lo scotto del noviziato, in cui è consentito scivolare, fare qualche gaffe, lasciarsi prendere la mano dalla passione. Centottanta giorni nei quali Maurizio Cianfrocca sta facendo il sindaco della storica terza città della Provincia di Frosinone: Alatri.

Fine della luna di miele, dell’apprendistato, del noviziato. Non possono esserci più scuse. Inizia da oggi una seconda fase. Maurizio Cianfrocca traccia un primo bilancio. «La città mostra già i primi segnali di cambiamento».

Maurizio Cianfrocca
Sindaco Cianfrocca, il rodaggio è finito?

I primi mesi sono stati intensi e molto impegnativi. Siamo una classe politica nuova e formata da tanti giovani. Non solo in senso anagrafico ma soprattutto in senso politico. Questo composta il vantaggio di poter portare avanti idee e prospettive nuove per Alatri. Allo stesso tempo presenta lo svantaggio di doversi misurare ogni giorno con qualcosa di nuovo. 

Rispetto a quello che criticava in campagna elettorale ha trovato qualche sorpresa?

Più che di critiche, la nostra campagna elettorale è stata di proposte. È su queste che stiamo lavorando, nonostante la situazione non sia semplice. Per alcune cose, ovviamente, occorre tempo.

Come sta la sua maggioranza?

La maggioranza è in salute: siamo un gruppo compatto che ha trovato non solo tra i suoi componenti, ma anche con i dipendenti della macchina amministrativa, un feeling. Porterà sicuramente a ottimi risultati.

Non può negare che qualche distinguo importate non sia mancato: è il caso dei Consiglieri Antonello Iannarilli (FdI) e Gianluca Borrelli (Lega). Ci sono stati voti in disaccordo con la maggioranza, proposte che vi hanno creato qualche difficoltà…

Hanno avuto dagli elettori il mandato di amministrare con me. Ognuno decide poi come farlo. Come ho avuto modo di dire già più volte , le mie porte sono sempre aperte per tutti. 

Il Consiglio comunale di Alatri
Obiettivi 2022: cosa si deve attendere la città?

La città mostra già i primi segnali di cambiamento. È vero che sei mesi sono pochi, ma trovo diversi riscontri entusiasti tra gli stessi cittadini e questo mi rende molto orgoglioso. Cerco di essere molto presente sul territorio e questo contribuisce ad avere una percezione concreta della situazione. Il 2022 è e sarà il nostro primo anno intero di amministrazione, ne percepiamo la responsabilità. Sono convinto che il cambio di passo sarà ancora più evidente. 

Sul tema cantieri c’è il caso del palazzo comunale fermo da anni: la precedente amministrazione ci si è giocata una parte della credibilità, la sua amministrazione ci si è giocata una parte dell’elezione. Non teme di restarci sotto?

Abbiamo ereditato una situazione delicata per quanto riguarda i lavori pubblici. Non riguarda solo il palazzo comunale: c’è il caso del parcheggio di san Francesco, le scuole Giovan Battista Lisi e Luigi Ceci, la strada di San Francesco di fuori. Fanno parte di un gruppo di lavori che si sono fermati e per i quali stiamo operando per farli ripartire quanto prima.

Un’altro fronte della campagna elettorale è stato quello della Cultura: anche su questo si è giocata una parte dell’elezione. Nota un risveglio della città dal punto di vista culturale?

Assolutamente sì. Già durante le festività natalizie abbiamo avuto una grande risposta dalle associazioni locali, fermata solo dalla nuova ondata di Covid-19. Adesso stiamo lavorando per le manifestazioni pasquali, primaverili ed estive. Già nell’ultimo mese Alatri è stata al centro dell’attenzione culturale e turistica con la presentazione del nuovo brand della città, quella del palinsesto della tanto attesa rievocazione storica del Venerdì Santo e l’evento “Alatri in Primavera”, che ha visto la città raggiunta da moltissimi turisti. Per non parlare di altre manifestazioni, da svariate mostre ai convegni sulle malattie rare e sui disturbi alimentari, che confermano l’interesse di questa amministrazione per la cultura, per il sociale per il dialogo con tutti i soggetti in grado di offrire ai cittadini momenti di svago, riflessione, arricchimento e consapevolezza.

Il sindaco ed i suoi hobby
Fare il sindaco cambia la vita quotidiana?

Come avevo promesso in campagna elettorale, sto dedicando a questo ruolo molto tempo della mia giornata. Evito di dire la totalità solo perché ci sono le sacre ore di sonno. Chiaramente avevo messo in conto l’abbandono dei miei hobby e la necessità di avere una mano in più per la gestione del mio studio privato. Mi rammarica aver tolto del tempo alla famiglia ma ho il totale appoggio delle persone per me più care

Rifarebbe questa scelta?

Assolutamente sì! Un collega sindaco mi ha detto ultimamente che questo ruolo è la cosa più bella che possa capitare perché ti dà molto, nonostante finisca però per toglierti anche tempo e spazi. Ebbene, io continuerò a interpretarlo come sto facendo finora.