Farmacia chiusa: diffida e denuncia alla polizia

La farmacia comunale non ha riaperto. Nonostante la diffida del sindaco. Colpa della 'mancata esecutività immediata' alla delibera dello scorso consiglio. Ha creato uno scalino. Che il sindaco riteneva superato. Il caso denunciato alla polizia. E si va verso il ricorso al Tar.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

La farmacia comunale di Sora chiusa per ferie fino al 16 gennaio: ora è guerra a colpi di pec e querele. Stamattina l’attività non ha riaperto i battenti e il sindaco Roberto De Donatis nel pomeriggio si è recato presso il Commissariato di Pubblica sicurezza per sporgere denuncia. Non solo: chiede la revoca delle deleghe all’amministratore. Ieri lo aveva diffidato a riaprire l’attività. Ma i dipendenti sono stati licenziati e hanno impugnato il provvedimento quindi non possono tornare subito al lavoro. Già ieri primo gennaio c’era stata la comunicazione di cessazione dell’attività.

La delibera e la Pec
Il Consiglio Comunale di Sora © AG IchnusaPapers

La vicenda si è complicata dopo il Consiglio comunale del 23 dicembre 2019. In quella seduta l’Amministrazione comunale ha avuto i numeri necessari per approvare il cambio di gestione: da società mista Comune – Farmacista a società interamente in house. Ma è mancata la maggioranza qualificata per rendere immediatamente esecutive le delibere e l’accorpamento della Farmacia alla municipalizzata Ambiente Surl con la nascita della società “Ambiente e Salute”. (leggi qui La Farmacia passa alla Ambiente ma da febbraio).

Tutto è avvenuto sul filo dello scadere dei tempi.

Così ieri, primo gennaio, con una pec delle ore 19.20  viene comunicato all’Amministrazione comunale la cessazione dell’attività farmaceutica a far data dal primo gennaio 2020.

LA DIFFIDA DEL SINDACO DE DONATIS

Ne segue l’immediata risposta del Comune, a firma del sindaco De Donatis e indirizzata rispettivamente: all’Amministratore delegato, al direttore, al socio privato della Farmacia comunale Srl. Per conoscenza viene inviata anche al presidente del Consiglio di amministrazione e all’Organo di controllo della Farmacia comunale srl. E, tanto per gradire, anche a sua eccellenza il Prefetto di Frosinone, al Comando stazione carabinieri di Sora e al direttore generale dell’Azienda sanitaria locale distretto C.

Roberto De Donatis

Dopo aver ricostruito i fatti pregressi il sindaco De Donatis, si legge testualmente, “diffida il dottor Vincenzo Manetta, in qualità di direttore nonché di amministratore delegato della Farmacia comunale srl, a ripristinare con la massima urgenza i rapporti di lavoro con i dipendenti della società con effetto dal primo gennaio 2020 e posticipare il licenziamento alla data del 31 gennaio 2020, data di scadenza della proroga, al fine di garantire la prosecuzione del servizio in oggetto a far data dal 2 gennaio 2020”. 

E ancora, scrive il sindaco che “in caso di mancato immediato adempimento alla suddetta diffida, il direttore/amministratore delegato della Farmacia comunale srl, dottor Vincenzo Manetta, sarà ritenuto personalmente responsabile di tutti i danni, sia sotto il profilo civile che penale, che scaturiranno dall’interruzione del pubblico servizio in oggetto”.

LA TESTA DELL’AMMINISTRATORE

E non finisce qui. Il sindaco in un altro passaggio  spiega che la diffida viene trasmessa anche al presidente del Cda e all’organo di controllo della Farmacia comunale srl, al fine di porre in essere gli adempimenti di competenza previsti “ivi compresa la immediata e urgente convocazione del Consiglio di amministrazione per la revoca delle deleghe all’amministratore e l’adozione degli atti necessari nei confronti del personale, idonei a garantire la continuità della gestione del servizio pubblico affidato alla società, al fine di non consentire la sua interruzione, data la natura del servizio in esame, in un’ottica di tutela e salvaguardia della collettività di riferimento servita”.

La farmacia comunale

Questa mattina, 2 gennaio, la farmacia comunale di Sora non ha riaperto i battenti. Ne è seguita la denuncia da parte del sindaco al Commissariato di Pubblica sicurezza di Sora e l’invio di un’altra comunicazione indirizzata al Direttore generale della Asl distretto C, all’Ordine dei farmacisti, al presidente del Cda e all’Organo di controllo della Farmacia comunale srl, al prefetto di Frosinone, ai Carabinieri e alla Polizia di Stato.

All’oggetto si legge: “Gestione servizio farmaceutico nel territorio del Comune di Sora. Comunicazione sospensione per ferie”. E si comunica che la farmacia “rimarrà chiusa per ferie dal 2 gennaio al 16 gennaio 2020, data presumibile di riattivazione del servizio”.

Come ci si è arrivati

LA DELIBERA DEL 23 DICEMBRE E L’EMENDAMENTO DI PROROGA

Il 23 dicembre l’Amministrazione De Donatis, non avendo in Consiglio comunale i numeri per l’immediata esecutività, è costretta a presentare un emendamento alla proposta di delibera prevista al punto 3 dell’ordine del giorno “Scioglimento e messa in liquidazione della società Farmacia comunale Srl. Indirizzi”.

L’emendamento prevede che lo scioglimento della società venga posticipato prorogando la gestione del servizio fino al 31 gennaio 2020 e comunque fino allo scioglimento della società. La delibera, immediatamente pubblicata sull’albo pretorio on line del Comune di Sora, produrrà la sua efficacia soltanto dieci giorni dopo la sua pubblicazione, ossia domani 3 gennaio. Restano scoperti due giorni che vanno così a interrompere la continuità nel rapporto di lavoro,  necessaria per poter riassumere il personale nella nuova gestione in house. Da qui la diffida del sindaco.            

LA DETERMINA DEL DIRIGENTE DEL V SETTORE AREA URBANISTICA

Il 27 dicembre 2019 viene pubblicata la determinazione numero 551 con oggetto: “Gestione Farmacia comunale srl, proroga tecnica della convenzione”.

Il Consiglio Comunale di Sora

Prende atto delle delibere di indirizzo del 23 dicembre da parte del Consiglio. Tiene conto del fatto che la delibera numero 92 diventerà esecutiva solo a far data dal 3 gennaio e che, solo dopo questa data si potrà procedere alla messa in liquidazione della società “Farmacia comunale srl”. Però ravvisa la necessità di una proroga tecnica per la continuità del servizio perché trattasi di servizio pubblico.

Per questo motivo la Determinazione 551 dispone al punto duedi prendere atto della deliberazione del Consiglio comunale numero 92 del 23 dicembre di scioglimento e messa in liquidazione della “Farmacia comunale srl” e al punto tre “di dare seguito all’indirizzo espresso dal Consiglio comunale con deliberazione numero 92, al fine di garantire la continuità del servizio pubblico farmaceutico nelle more del perfezionamento degli atti di messa in liquidazione della farmacia comunale, di prorogare sino al 31 gennaio 2020 la convenzione”.

IL VERBALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 30 DICEMBRE

Con molta probabilità il caso finirà di fronte ad un tribunale amministrativo. Perché il Consiglio d’Amministrazione della Farmacia ha constatato l’assenza del socio di maggioranza (cioè il Comune) ed ha deliberato “di prendere atto della determinazione numero 551 del 27 dicembre 2019 del dirigente del Settore V del Comune di Sora”.

Ne deduce “la impossibilità di prorogare i contratti di lavoro già in essere fra la società e i dipendenti, dovendo considerare i medesimi risolti alla data del 31.12.2019”.

Roberto De Donatis e Lino Caschera

E “autorizzare conseguentemente l’Amministratore delegato a convocare, con sollecitudine, davanti all’Ispettorato provinciale del lavoro competente, tutti i dipendenti al fine di verificare la loro disponibilità a proseguire il rapporto di lavoro per il tempo indicato nella proroga concessa e, comunque, fino alla messa in liquidazione della società”.

In pratica, per quella mancata esecutività immediata si è creato uno scalino di due giorni. Che adesso impedisce di riaprire subito la farmacia, secondo il CdA. Non la pensa così il sindaco. Secondo il quale invece gli atti prodotti dal Comune consentivano alla Farmacia di proseguire l’attività.

Così ieri c’è stata la comunicazione della chiusura a cui sono seguite sempre ieri la diffida e oggi la denuncia e la chiusura per ferie decise dal sindaco.

IN SINTESI

C’era bisogno di procedere con il licenziamento? La delibera che dispone il passaggio alla gestione in house è del 23 dicembre: perché non è stato fermato il licenziamento?

Per due motivi. Il primo: come abbiamo visto, la delibera non è esecutiva. Il secondo: la procedura di licenziamento era già partita ad ottobre quando il Comune ha inviato una pec a tutti gli organi della Farmacia comunale, informando che intende passare ad un diverso modello di gestione. Vengono inviati i preavvisi di licenziamento, come atto dovuto si dirà poi.

La farmacia comunale

Non bastava la proroga tecnica a fermare la giostra? La Farmacia risponde che i licenziamenti sono stati già impugnati quindi un’eventuale ripresa delle attività deve concordarsi con l’Ispettorato del Lavoro.

Il primo gennaio il farmacista comunica la chiusura. Il sindaco replica con una diffida ad aprire. Oggi invece il primo cittadino chiude la farmacia per ferie e denuncia il farmacista.

Intanto si lavora al ricorso al Tar contro il Comune: verranno impugnati tutti gli atti a cominciare dalla delibera consiliare del dicembre 2018 che prorogò la società mista Comune – farmacista per un anno. Si ritiene che la proroga dovesse essere di almeno tre anni. Si chiederà la sospensiva puntando a riaprire con l’attuale gestione mista pubblico-privata. Il Comune, ovviamente, punta invece a partire con la gestione in house “Ambiente e Salute”.

LA SOLIDARIETA’ E L’INDIGNAZIONE
Serena Petricca e Umberto Geremia

Anche oggi dimostriamo la nostra vicinanza alla farmacia  comunale. Purtroppo le serrande sono chiuse, come volevasi dimostrare”: lo hanno detto l’ex assessore Umberto Geremia ed il consigliere di opposizione Serena Petricca.

Oggi ci ritroviamo con un servizio sospeso. L’Amministrazione  ha avuto più di un anno dalla proroga del 28 dicembre 2019 per attivare tutte le procedure per la trasformazione. Nonostante ciò ci siamo ridotti al 23 dicembre  e con una maggioranza dai numeri risicati che ha dovuto approvare  in seconda convocazione le delibere, che diverranno esecutive solo domani”.