Fattore Valeria: FdI e FI vogliono fare tana alla Lega

Lega in stallo a Sora. Le trattative di Lino Caschera sul nome di Valeria Altobelli da candidare a sindaco suscitano la reazione del coordinatore Filippo Porretta. E pure quella di Nicola Ottaviani. Ma Ruggeri ha già pronta la sua Civica. Forza Italia osserva.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Tu non puoi andare a trattare la candidatura a sindaco di Valeria Altobelli quando è in corso un accordo sul nome di Giuseppe Ruggeri. E soprattutto non puoi farlo a insaputa del Partito e del coordinatore cittadino. Certe cose vanno concordate con il Direttivo e con il Provinciale”.

Suonano più o meno così le parole pronunciate dal Coordinatore di Sora Filippo Porretta durante una riunione della Lega convocata d’urgenza. Si è tenuta sabato per fare chiarezza su strane voci che circolano in città: riguardano un fantomatico progetto alternativo al centrodestra unito. Un Piano B che lasci fuori Fratelli d’Italia e aggreghi altre realtà civiche. Le voci giurano che a quel progetto starebbe lavorando anche il consigliere comunale Lino Caschera: l’uomo di punta della Lega a Sora.

Come mai tutta quella urgenza: perché convocare un vertice di sabato, all’ultimo minuto? Perché il Coordinatore della Lega sa meno di nulla di quel Piano B. Nemmeno ne sa alcunché il coordinatore provinciale. E perché se fosse vera l’esistenza di una strategia con cui isolare FdI rappresenterebbe uno stravolgimento dei patti finora raggiunti.

Perché fino ad oggi si era lavorato per arrivare ad un candidato unitario del centrodestra da schierare alle elezioni del prossimo autunno. Individuando una sintesi nel nome dell’oculista Giuseppe Ruggeri, proposto da Fratelli d’Italia. Ma al tavolo che ha ufficializzato la proposta è stata la Lega ad avanzare dei dubbi (leggi qui Caos centrodestra, la Lega non concede spazi a FdI).

Si era deciso di affidare al dottor Ruggeri un mandato esplorativo: con cui dimostrare la sua capacità di aggregare il mondo civico (leggi qui Mandato esplorativo a Ruggeri. La Lega non si fida).

Il primo a fiutare puzza di bruciato è stato proprio il medico (leggi qui Ruggeri mostra i muscoli e la Lega scalcia. Patto in bilico). Chiaro che almeno la Lega stia cercando una soluzione diversa (leggi qui Pd pronto alla coalizione, a destra si va alla rottura).

Pacta sunt servanda

Se un Piano B è in via di definizione, al coordinatore Filippo Porretta l’idea non piace. Per tre motivi.

In primo luogo, perché c’è una trattativa aperta con il dottor Giuseppe Ruggeri a cui è stato chiesto di dimostrare la propria capacità di aggregazione. Quindi non si possono aprire altre trattative senza prima fare una riunione e chiedere a Ruggeri a che punto è. Perché non è corretto tenere un professionista sui carboni ardenti. Si rischia una pessima figura.

In secondo luogo, perché non è un mistero che Filippo Porretta sia molto vicino al coordinatore provinciale Nicola Ottaviani. Mentre Lino Caschera è in piena sintonia con il responsabile provinciale Organizzazione della Lega, Pasquale Ciacciarelli. E in questa fase c’è una visione contrapposta tra i due gruppi. Porretta e Ottaviani vogliono un accordo unitario di centrodestra e poco importa che Ruggeri sia tesserato con FdI. Caschera e Ciacciarelli vogliono evitare che la Lega finisca ostaggio di FdI e puntano ad eleggere un sindaco più vicino al Carroccio.

In terzo luogo, per una questione di equilibri provinciali della coalizione. Lasciare campo libero a Caschera su Sora significa mettere Nicola Ottaviani in una posizione di svantaggio al tavolo provinciale che tra un anno dovrà individuare il candidato sindaco di Frosinone. Perché è evidente che se a Sora lo esprime la Lega, sarà più complicato per il Carroccio indicare anche il nome del successore di Ottaviani nel Capoluogo.

Dopo tre giorni, martedì mattina Filippo Porretta, a scanso di equivoci, ha inviato un messaggio al gruppo WhatsApp Lega Sora. Sostanzialmente il coordinatore diffida chiunque dal fare incontri per trattative elettorali senza la sua autorizzazione. In pratica si è ripreso il proprio ruolo. Il consigliere Caschera smentisce categoricamente negando qualsiasi tipo di contrasto interno al suo Partito.

Fratelli d’Italia la palla al piede

La temperatura all’interno del centrodestra si sta facendo sempre più alta. Tanto che il leader di FdI Massimiliano Bruni venerdì ha sollecitato un confronto alla Lega e a Forza Italia. Lo ha fatto con un messaggio WhatsApp inviato a Lino Caschera, a Filippo Porretta ed al coordinatore azzurro di Sora Vittorio Di Carlo.

Massimiliano Bruni

Voleva un incontro immediato, la sera stessa alle 18:30. Pare volesse chiarimenti in merito alle voci secondo cui è la sua presenza ad impedire di aggregare al centro e fra le realtà civiche. Più chiaro? Qualcuno sostiene che tra i Civici ed i centristi c’è chi ha detto nella sostanza “siamo pronti all’aggregazione di centrodestra ma non se c’è anche Massimiliano Bruni”.

Una voce che ha irritato Massimiliano Bruni. Al punto da reclamare un confronto immediato. Per sapere se fosse vero, per conoscere il nome di chi non lo vorrebbe in lista.

Il clima è diventato talmente torrido che nessuno ha risposto ai suoi messaggi.Gli animi erano troppo accesi – spiegano da Forza Italia – prima era necessario stemperare un po’ il clima”.

La Lega invece avrebbe declinato per un altro motivo: non aveva le risposte che sicuramente Bruni avrebbe voluto.

Il fattore Valeria

La voce circola insistente. È Valeria Altobelli la professionista contattata da Lino Caschera per una eventuale candidatura a sindaco che potrebbe mettere d’accordo tutti e lasciare fuori Fratelli d’Italia.

L’artista sorana, affermata in campo nazionale e internazionale, viene vista come un potenziale soggetto aggregante. E proprio su questo conta chi in queste ore sta cercando di costruirvi attorno un progetto politico. Nella convinzione che, senza Fratelli d’Italia potrebbe attirare tutti gli altri Partiti e realtà civiche come Polo Civico e Rinascita Identitaria. Non più Marco Mollicone che nel frattempo ha scelto di stare con Luca Di Stefano.

Valeria Altobelli

Ma a livello partitico i dubbi ci sono e sono tanti. Forza Italia, per esempio, sul nome dell’artista afferma che “non c’è stata alcuna discussione perché è solo teoria. Prima si deve chiarire la vicenda Giuseppe Ruggeri e poi, qualora la Lega dovesse espressamente tirarsi fuori dal progetto, si valuteranno altre opzioni”. Molto simile a quella di una parte della Lega, dunque, la posizione di Forza Italia: prima va ascoltato Ruggeri. Perché con lui era stato preso un impegno. Neanche l’Udc ne sa alcunché perché nessuna discussione è stata mai aperta in tal senso.

Il medico oculista si è messo in movimento due minuti dopo la fine del vertice provinciale di centrodestra che gli ha dato il mandato esplorativo per aggregare le realtà civiche. Venerdì scorso, dopo appena una settimana, ha comunicato ai vertici provinciali che una lista civica l’ha già chiusa e sta lavorando alla seconda. L’accordo con cui si erano lasciati la settimana precedente prevede che sia lo stesso Ruggeri a chiedere il nuovo faccia a faccia per fare il punto della situazione e dare conto della sua esplorazione. L’incontro potrebbe tenersi già nelle prossime ore.

A questo punto la Lega sarà costretta a prendere una posizione, perché né Forza Italia né Fratelli d’Italia sono più disponibili ad aspettare oltre. Rischiano di morire di tatticismo. Il tatticismo di Lino Caschera.

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