Forza Italia pronta al dialogo con Zingaretti: Fazzone indica la strada

Il coordinatore regionale di Forza Italia apre uno spiraglio al dialogo in Regione con Zingaretti. Che è senza maggioranza. «Giorno per giorno valuteremo gli atti e le scelte sul programma di Zingaretti». «Sulla garanzia di sviluppo del Lazio siamo aperti a dialogo e confronto»

Rompe il silenzio Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia del Lazio. E lo fa per mandare un segnale tra le righe a Nicola Zingaretti: Forza Italia potrebbe aprire un canale di dialogo con il presidente. Al quale manca una maggioranza con la quale governare la Regione.

 

LO SQUALO PIU’ GROSSO

Claudio Fazzone è il potentissimo di Fondi che riesce a tenere testa agli squali romani del Partito. L’uomo che in una notte ha distrutto il castello di carte che Mario Abbruzzese aveva costruito con pazienza a Frosinone: dentro la candidatura di Antonello Iannarilli, via libera all’ingresso di Carlo Gagliardi. E senza fiatare. In più: revoca della carica di commissario a Pasquale Ciacciarelli e nomina diretta ad Adriano Piacentini. Dicono che sia stato proprio Claudio Fazzone a fare lo sgambetto finale ad Abbruzzese dicendo no alla sua candidatura al Senato. Perché? «Non lo voglio vedere quando entro a Palazzo Madama». Se l’ex consigliere regionale cassinate fosse stato candidato in Senato avrebbe vinto ad occhi chiusi: il resto della provincia avrebbe pareggiato i voti persi a causa dei cecchini appostati nella sua città (leggi qui Chi ha fatto vedere le (cinque) stelle ad Abbruzzese)

 

BASTONE E CAROTA

La prima parte della dichiarazione è di netta chiusura. Lo prevede il gioco delle parti, la liturgia del linguaggio politico.

Esordisce Fazzone «Oggi il dato incontrovertibile  é che Nicola Zingaretti  é stato confermato presidente della regione Lazio. Altrettanto incontrovertibile  é il fatto che, per la prima volta nella storia di questa Regione, Zingaretti non ha i numeri per governare. Siamo i vincitori morali di questa tornata elettorale come dimostra il fatto che le nostre liste hanno preso più voti del presidente Zingaretti. Passaggio che non sarà sfuggito a nessuno presidente in primis».

 

Poi Claudio Fazzone mette Nicola Zingaretti di fronte all’evidenza dei fatti.

«Il giorno dell’insediamento del nuovo consiglio regionale siamo curiosi di conoscere dalle parole di Zingaretti come intende destreggiarsi in questa situazione e di ascoltare il suo programma. Su questo siamo pronti ad entrare nel merito e confrontarci nell’interesse primario dei cittadini. Per parte nostra possiamo dire – continua Fazzone- con chiarezza e senza alcun tentennamento, che Forza Italia continuerà a fare un’opposizione seria e determinata nell’esclusivo interesse dei cittadini e dei territori che siamo chiamati a rappresentare. Eserciteremo il nostro ruolo senza alcuna confusione o commistione».

 

LA STAMPELLA AZZURRA

Ipotesi di stampelle per uno Zingaretti zoppicante? Fazzone giura di no. Il fatto che nessuno glielo avesse domandato però fa sembrare tutto come un segnale di possibile apertura.

Non è un caso se Claudio Fazzone dice che Forza Italia non voterà contro tutto. Ma è pronta a valutare caso per caso.

Il fatto è che bisogna cucire una maggioranza anche per il Paese. E che fino a quel momento non si sa dove andranno a sistemarsi Forza Italia ed il Pd. O quello che ne resterà in caso di nuove drammatiche rotture interne. Quindi, meglio tenere aperta la porta del dialogo anche in Regione Lazio.

Assicura Fazzone «Giorno per giorno valuteremo gli atti e le scelte nonché i contenuti del programma di Zingaretti. Ma sin da ora siamo chiari sul fatto che siamo pronti a votarli solo se andranno nell’effettivo vantaggio dei nostri cittadini. La convergenza si trova se ci sono buone idee e volontà di attuarle. Questo significa per la sanità porre finalmente al centro il cittadino, le sue esigenze e l’implementazione dei servizi».

 

LE IPOTESI DI LAVORO

Il coordinatore regionale presenta l’elenco della possibile mappa lungo la quale definire una Grande Coalizione regionale. Mobilità, Agricoltura, Viabilità, Sanità: Claudio Fazzone indica tutto.

«Nella mobilità spiega – significa lavorare ad interventi seri e mirati per risolvere il dramma che i pendolari sono ogni giorno costretti a vivere a causa di treni inadeguati e orari non consoni alle loro esigenze, si traduce in un piano di interventi per risolvere la drammatica emergenza in cui le strade, come dimostra la cronaca di questi giorni, sono ridotte a causa dell’assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nell’agricoltura significa, a partire dal Piano di sviluppo rurale – PSR porre al centro dell’azione regionale questo settore chiave per l’economia del Lazio rendendo i bandi rispondenti alle effettive caratteristiche dei territori e delle aziende. A questo si aggiunge una non più procrastinabile sburocratizzazione del sistema Regione andando incontro alle richieste di cittadini ed imprese oggi costretti a viaggi della speranza per ottenere una risposta degna di essere chiamata tale».

 

SIAMO APERTI AL DIALOGO

Lo spiraglio si fa apertura nell’ultimo capoverso.

«Su questo, sulle risposte concrete, sulla garanzia di sviluppo del Lazio siamo aperti a dialogo e confronto ma mai a scendere a patti se la strada scelta non  é quella della crescita, dell’occupazione, del miglioramento della sanità e di tutti i settori chiave per il futuro dei cittadini. Da parte nostra– conclude- il confronto e la responsabilità sulle scelte che pongono al centro il cittadino, il territorio e le imprese non mancheranno».