Lazio, Gasparri dice ni. Ma Fazzone propone lo scambio con Rampelli

Maurizio Gasparri conferma il suo 'Non vorrei ma posso' candidarmi governatore del Lazio. Ma Claudio Fazzone prova lo scambio con Rampelli. Per arginare Matteo Salvini

Il primo nome è quello Anticipato da Alessioporcu.it: il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri. Il secondo è quello rivelato dal Fatto Quotidiano: il generale Leonardo Gallitelli, già comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Il terzo è quello che si lascia sfuggire Claudio Fazzone: coordinatore regionale di Forza Italia, finito sulla linea del fronte per la storia del candidato da schierare per le prossime elezioni.

Il nome è quello di Fabio Rampelli. Nazionale di Nuoto ai Mondiali di Berlino Ovest nel 1978, architetto, deputato. Soprattutto è l’attuale capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio. È l’unico per il quale Forza Italia sarebbe disponibile a rinunciare al suo diritto di nominare il candidato governatore del Lazio per il centrodestra. Un privilegio che le deriva dal tavolo nazionale nel quale si è stabilito che il candidato in Sicilia l’avrebbe espresso Giorgia Meloni, nel Nord avrebbe avuto la precedenza Matteo Salvini, ma nel Lazio toccava agli azzurri.

 

Fabio Rampelli però è uno per il quale Forza Italia è disposta a fare un passo indietro. Non gratis. Ma scambiando la nomina con un paio di seggi al Parlamento, spostando così quelle quote di influenza stabilite nelle scorse settimane, area per area, regione per regione.

Claudio Fazzone è stato chiaro: «Se Fratelli d’Italia ci proponesse Rampelli potremmo anche concederglielo». Perché è un segnale importante: perché a FdI fino a questo momento non è passato nemmeno per l’anticamera del cervello di avanzare una candidatura simile. E la dichiarazione fatta da Fazzone a Valerio Valentini del Foglio è l’apertura di una strada verso la candidatura.

 

Resta l’ipotesi Maurizio Gasparri: è la prima ed è la pista privilegiata. Anche ieri sera il presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia al Senato ha ribadito il suo “non vorrei ma posso” (leggi qui) che è un modo per dire “Se mi coccolate un po’, se insistete un altro pochino, soprattutto se mi fornite alcune garanzie… perché no…

Ma Maurizio Gasparri ha un ‘difetto’ rispetto a Fabio Rampelli: sarebbe in piena quota Forza Italia. Non ci sarebbe alcuno scambio con FdI. In questo momento però, al piano più alto di Palazzo Grazioli, lì dove vengono definite le scelte strategiche, qualcuno ha fatto notare che le ultime proiezioni sui collegi uninominali assegnano un ottimo risultato alle truppe di Silvio Berlusconi. E barattare il Lazio con un paio di candidature assegnerebbe a Forza Italia una posizione ancora più pesante, con la quale arginare le pretese di Matteo Salvini. Cioè indicare il nome del prossimo premier se sarà la Lega ad avere il maggior numero di seggi.

 

Ecco perché, in questa fase, Rampelli ed il Lazio diventano moneta ancora più spendibile.

 

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