Fca ed i numeri drammatici. Fiom a Montecitorio. A Cassino si riunisce l’attivo

L'indagine dell'Antitrust Ue sulla fusione Psa-Fca non crea altri problemi alla situazione di Cassino Plant. I nuovi numeri sono drammatici: Alfa Romeo -55%. Fiom a Montecitorio, inizia un confronto globale. A Cassino convocato l'attivo sindacale

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

La fusione tra Fca e Peugeot slitta ancora. La colpa questa volta è dei furgoni. In che senso? Prima del via libera la Commissione Europea vuole essere sicura che la dote portata da ciascuna delle due parti, sommandosi all’altra non superi il tetto di concentrazioni fissato in Ue.

Se per quanto riguarda la produzione automobilistica non sembrano esserci troppi problemi, la fusione dei due gruppi presenta rischi potenziali per la concorrenza nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, come i mini van o furgoni, dove la quota di mercato risultante dall’unione salirebbe oltre la soglia del 30%, ritenuta limite in ambito europeo.

Uno dei modelli della gamma al centro dell’indagine Antitrust

L’Antitrust nei mesi scorsi aveva chiesto ai due gruppi di presentare entro il 17 giugno un’ipotesi di soluzione a questo problema, ma finora sulle scrivanie comunitarie non è atterrato alcun dossier. Nel pomeriggio di ieri è dunque arrivata l’ufficialità: la Commissione europea ha avviato un’indagine per valutare se la fusione Fca-Psa supera i limiti di concentrazione, creando una posizione dominante nel segmento dei furgoni.

L’antitrust Ue ha ora 90 giorni lavorativi, fino al 22 ottobre 2020, per prendere una decisione. L’apertura di un’indagine Antitrust non pregiudica l’esito della fusione, sottolinea la Commissione e infatti in una nota congiunta di Fca e Psa si sottolinea che la fusione prosegue.

I numeri drammatici

Automotive
Piazzale con auto invendute a causa del lockdown. Foto © Kelly Lacy da Pexels

Ma quella di ieri è stata in ogni caso una giornata da dimenticare per Fca. L’azienda chiude il mese di maggio in Europa con un totale di 43.000 unità vendute registrando un netto calo rispetto alle oltre 90.000 unità del maggio dello scorso anno e i primi cinque mesi dell’anno si chiudono con un calo percentuale del -49% ed una quota di mercato che passa dal 7,4% al 6,4%.

Nei primi cinque mesi anche il marchio Alfa perde il 55% rispetto al 2019.

Ma buone notizie arrivano per il futuro. Se in totale tra maggio e giugno nello stabilimento di Cassino si è lavorato solo tre giorni, ed ora è prevista cassa integrazione ordinaria fino al 10 luglio, il sole è all’orizzonte del mese prossimo.

La Cig ordinaria dovrebbe infatti essere interrotta in anticipo e dall’inizio del mese si tornerà in fabbrica: i giorni lavorativi saranno sedici. Poi seguirà la pausa estiva e le altre quattro settimane di cassa in deroga. Una vera ripresa ci sarà solo a settembre.

La Fiom a Montecitorio

Ma il futuro è nebuloso.

La delegazione Fiom Cgil a Montecitorio

Per questo mercoledì pomeriggio alcuni delegati della Fiom sono stati ricevuti alla Camera dei deputati.

Una delegazione della Fiom ha incontrato i rappresentanti di Liberi e Uguali.

A comporre la delegazione dei sindacalisti erano il segretario nazionale Michele De Palma, il coordinatore nazionale Simone Marinelli, Pierluigi De Filippis e Andrea Di Traglia della Fca Cassino, Matteo Moretti della GKN Firenze e Andrea Brunetti della Fiom Firenze. Hanno incontrato il gruppo di Liberi e Uguali alla presenza di Federico Fornaro, Nicola Fratoianni, Guglielmo Epifani nell’ambito di una serie di confronti in programma con le forze politiche e parlamentari.

Si sono confrontati sul documento inviato al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti sulla crisi industriale che attraversa il settore della mobilità e dell’automotive.

La Fiom Cgil giudica “positivo questo primo confronto con LEU che continuerà nelle prossime settimane. E nei prossimi giorni la Fiom terrà incontri con gli altri Partiti e gruppi parlamentari. Abbiamo convenuto sulla necessità dell’apertura di un confronto serio con i produttori e gli assemblatori finali, c’è bisogno di investimenti e strategie per il futuro”.

I lavoratori Fca cassino Plant

Per il sindacato, l’industria dell’Automotive è a rischio ed è necessario un confronto generale di settore e specifico sul futuro. Un confron to che parte da Fca per coinvolgere poi CNHi, VW e le aziende della componentistica come Marelli, GKN, Bosch.

La crisi dell’automotive e le incertezze sul futuro sono i temi che saranno anche al centro dell’attivo dei delegati della Fiom-Cgil che per la prima volta si terrà all’aperto. L’appuntamento è alle ore 9 del 19 giugno nell’ex campo sportivo all’interno della villa comunale di Cassino. Sono stati invitati anche rappresentanti della politica a tutti i livelli. A partire dal locale – ha garantito la sua presenza il sindaco di Cassino Enzo Salera – fino ad arrivare alle istituzioni regionali e nazionali. Ora il gioco si fa duro!