Fca saluta Giorgio, la ‘base’ su cui nascono Giulia e Stelvio

Foto: © Imagoeconomica - Sergio Oliverio

L'amministratore delegato Fca Mike Manley durante la cnference call sulla trimestrale annuncia la fine della piattaforma Giorgio. È la base sulla quale nascono Giulia, Stelvio e Giulietta. I modelli "non hanno portato i risultati sperati"

Giorgio ha i giorni contati. Ha fatto il suo tempo. Oggi sta benissimo ed è tra i più affidabili. Ma per lei non c’è futuro: verrà utilizzata fino alla fine del suo ciclo e poi si sceglierà la migliore alternativa tra quelle già disponibili. Giorgio è la piattaforma sulla quale vengono realizzate tutte le auto prodotte oggi nello stabilimento Fca Cassino Plant. Tutti i modelli Alfa Romeo Giulia, Stelvio e Giulietta nascono dalla piattaforma Giorgio. Ad annunciarne il destino è stato l’amministratore delegato di Fca Mike Manley in occasione della conference call sui conti del terzo trimestre.

Chi è Giorgio

Giulia, nasce sulla piattaforma Giorgio

La fine di Giorgio non vuol dire la fine di Cassino Plant. La fine di un epoca però sì. Per comprenderlo bisogna pensare che le piattaforme in Automotive sono ciò che un tempo erano i pianali: una base sulla quale poi costruire il prodotto.

Con una differenza: sul pianale si poteva costruire un solo modello di auto. Le piattaforme come Giorgio invece sono una specie di mattoncini Lego sulle quali puoi costruire più modelli, molto diversi tra loro: Stelvio è un suv, Giulia è una berlina sportiva, Giulietta è una media compatta e tutte nascono partendo dalla base Giorgio.

Cosa succede subito a Cassino Plant

La fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Psa Peugeot determinerà una rivoluzione che si completerà nel giro di quattro anni. Ed i francesi hanno due piattaforme molto adatte allo sviluppo di modelli hybrid ed elettrici. È possibile che “la migliore alternativa tra quelle già disponibili” per sostituire Giorgio sia una delle strutture francesi. (leggi qui I grandi cambiamenti all’orizzonte con la fusione Fca – Psa Peugeot).

Nella prima fase però si va avanti nel solco dei progetti già tracciati. Nel corso della call Mike Manley ha sottolineato come Alfa Romeo non abbia ottenuto i risultati sperati. Sul banco degli imputati ci sono proprio i modelli premium prodotti a Cassino Plant.

La linea di produzione di Cassino Plant

Il Gruppo ha deciso di ridimensionare gli investimenti, tagliare una parte dei piani: «Non sono felice della performance di Alfa Romeo ma resto convinto della sua forza” ha detto Manly. 

La conseguenza. Alfa Romeo rivede i piani, ridisegna le strategie. Via le sportive: cancella dai progetti il ritorno della mitica Gtv – Gran Turismo Veloce e della sportivissima 8C. Via anche il fratello maggiore di Stelvio, il suv di fascia E che si sperava potesse essere il nuovo modello per Cassino dal 2022.

Confermati per il 2020 il restyling di Giulia e Stelvio equipaggiate anche con le nuove motorizzazioni ecologiche capaci di intercettare i bonus; la loro produzione resterà nello stabilimento premium del gruppo, Cassino Plant. (leggi qui Kimi Raikkonen per lanciare il restyling di Alfa Romeo Giulia e Stelvio)

Confermato anche il suv compatto, sviluppato sul concept Tonale; i rumors continuano a dire che le linee di produzione saranno a Pomigliano d’Arco, lo stabilimento ‘gemello’ di Piedimonte San Germano.

La slide con i nuovi progetti

Altra conferma: non ci sarà futuro per Giulietta, non vedrà l’ulteriore restyling. (leggi qui Alfa Romeo, Giulietta dice addio a Cassino Plant dopo 10 anni d’amore)

La novità sta nel segmento B: quello dei modelli C3 di Citroën, i20 di Hyundai, Opel Corsa, Peugeot 208, Volkswagen Polo, Toyota Yaris. È la fascia dove c’era la Mi-To. Nei nuovi piani c’è un mini suv, una vettura concepita anche in variante elettrica da lanciare nel 2021. Nascerebbe su piattaforma Psa Peugeot.

Cosa succede dopo Giorgio

Tutto dipende dal mercato. Cassino Plant cammina sui binari di Giorgio che però è destinato alla pensione. I suoi modelli sono quelli che vanno peggio e non soddisfano.

E c’è di più. Alfa Romeo è destinata ad un riposizionamento. Il segmento premium cederà spazi a Maserati mentre il biscione deve ricollocarsi un gradino più giù andando a presidiare i segmenti D – C e ora anche B con l’erede della Mi-To.

Giulia e la sua rivale Peugeot

L’erede della Giulietta? Non c’è. Esce di produzione e amen.

Il futuro potrebbe essere Emp2 è una delle due piattaforme Psa Peugeot. È di sei anni fa ma è ancora efficace al punto che da lì nascono tutte le medie e grandi dei marchi francesi Citoren, Ds,Opel, Peugeot, Vauxhall. La rivale di Giulia, la Peugeot 508, nasce lì; esattamente come le avversarie di Stelvio: la Peugeot 3008, la Opel Grandland X.

Cosa ha di meglio rispetto a Giorgio? Il problema è legato ai futuri modelli: senza Giorgio è chiaro che Stelvio e Giulia arriveranno a fine ciclo e poi finiranno in garage.

I modelli che prenderanno il loro posto sulle linee di Cassino Plant? Sarebbe ora di iniziare a porsi la domanda.