Renzi mette nel mirino l’Ad di Ferrovie, Gianfranco Battisti

Foto © Imagoecoinomica, Paolo Cerroni

L'amministratore delegato Gianfranco Battisti di Fiuggi finisce nel mirino di Matteo Renzi. Italia Viva presenta un'interrogazione per affondarlo. In realtà lo scopo è un altro. Cosa c'entra la precedente nomina. La richiesta di chiarimenti sul risarcimento da 1,6 milioni di euro ottenuto da Battisti per una caduta in bagno. E sulla nuova gara per le assicurazioni. Ferrovie: "Tutto ricalca la gara precedente"

Una vendetta politica. O un atto di giustizia. Tutto dipende dal lato dal quale si guarda. In mezzo c’è Gianfranco Battisti, manager delle Ferrovie scelto pochi mesi fa dall’allora ministri Danilo Toninelli per metterlo a capo dell’intero sistema ferroviario nazionale. Ora l’Amministratore Delegato di Fs, nato e cresciuto a Fiuggi, finisce nere mirino di Matteo Renzi e della sua formazione Italia Viva. Con un’interrogazione che mira a decapitarlo e buttarlo giù.

L’interrogazione

L’interrogazione porta la firma degli onorevoli Luciano Nobili e Lella Paita. È destinata a Montecitorio. Non risulta ancora depositata: è un chiaro segnale di pressione politica.

Il ministro Paola Micheli

I due deputati renziano chiedono al Ministro dei Trasporti Paola Micheli ed al Ministro delle Finanze Roberto Gualtieri di sapere se sia vero che “la gara per le coperture assicurative esperita dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane nel 2017 aveva registrato, dopo diversi anni di gestione mono fornitore, un ribasso complessivo rispetto alla spesa storica di circa il 40%, garantendo l’apertura dei servizi ad almeno sette istituti assicurativi di primario rating mondiale“.

Se risponde al vero che Gianfranco Battisti, appena nominato amministratore delegato di Ferrovie dello Stato abbia rimosso dall’incarico i dirigenti che hanno ottenuto quei risultati.

Se risponde al vero che lo stesso manager di Fiuggi abbia ottenuto nel 2014 di due risarcimenti dalle assicurazioni per un totale di 1,6 milioni di euro a causa di due incidenti accaduti mentre era impegnato al lavoro, tra cui “una caduto in bagno durante una domenica di lavoro nella sua precedente responsabilità professionale“.

La premessa

C’è una premessa che è indispensabile conoscere se si vuole comprendere l’intero quadro politico. Gianfranco Battisti è stato nominato Ad dal ministro Danilo Toninelli in sostituzione del precedente manager Renato Mazzoncini che era stato nominato invece da Matteo Renzi.

Luciano Nobili, uno dei due autori dell’interrogazione

La prima parte dell’interrogazione ha un obiettivo preciso: far dire ai due ministri del Pd che il renziano Mazzoncini aveva fatto risparmiare il 40% sulle spese assicurative di Fs. E che sempre lui aveva aperto quel mercato mettendo in concorrenza i principali player. Mentre fino a quel momento si faceva tutto direttamente con uno solo.

Non è solo un modo per far avere a Renato Mazzoncini l’onore delle armi: è un siluro su Danilo Toninelli e sul M5S. Perché il manager defenestrato ha ancora in piedi una causa al tribunale Civile al quale ha chiesto un risarcimento danni milionario per essere stato mandato via.

Tutto come prima

Nonostante l’attacco sembri diretto e personale verso Gianfranco Battisti, il manager di Fiuggi è solo un pretesti sul quale far rimbalzare il colpo sparato dai renziani.

L’amministratore delegato di Ferrovie Gianfranco Battisti

Ai cronisti del quotidiano Repubblica che gli hanno chiesto un commento, il portavoce di Ferrovie dello Stato ha risposto che la gara per le assicurazioni del 2017 era scaduta. E Gianfranco Battisti, appena entrato nella carica a luglio 2018 ha rimesso in moto la procedura. Ora un’altra gara è in corso “con procedura europea e con il medesimo capitolato di quella precedente, attraverso la società controllata Fs Servizi“.

In pratica, Battisti non ha mosso foglia.

Se sia una vendetta o un atto di giustizia, dipende da come la si voglia guardare.