Fine dei giochi: Nicola Zingaretti resta Governatore

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Il presidente della Regione Lazio non consentirà elezioni anticipate e neppure entrerà a far parte del Governo. Intanto ha blindato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Spiazzata la Lega.

«Ma quale Viminale», spiegano fonti Pd alla Camera: «Sarebbe una strategia suicida da parte di Zingaretti lasciare la Regione Lazio, mandarla al voto con il rischio di consegnarla alla destra e pagarne, da segretario del Pd, il costo politico». Lo scrive La Stampa. A conferma che l’ipotesi che Nicola Zingaretti possa lasciare la guida della Regione Lazio per andare al Governo non è fantascienza, ma pura fantasia.

Continua il quotidiano torinese: “Non è tuttavia questo l’unico motivo che rende l’ipotesi impraticabile per i dem. Lamorgese, come si diceva, è stata scelta per la sua figura “super partes” rispetto ai Partiti. Non a caso è stata affiancata da due esponenti di M5S e da due del Pd, un modo per garantire il pieno equilibrio di un dicastero tanto delicato.  Infine, secondo fonti Dem, con la pratica della modifica dei decreti Salvini ormai avviata e l’emergenza sbarchi da governare, non sarebbe il momento più favorevole per una staffetta del genere. Al di là delle voci, tuttavia, il caso la dice lunga sulle tensioni interne alla maggioranza, dallo scontro con Italia Viva sulla legge elettorale – sulla quale, tuttavia, Matteo Renzi sembra aver aperto un timido spiraglio – al riequilibrio delle presidenze delle commissioni che ha lasciato l’amaro in bocca al M5S”. 

Nicola Zingaretti ha voluto telefonare personalmente a Luciana Lamorgese per rassicurarla sul fatto che non ci sarà alcun cambio al Ministero dell’Interno.

Resta in regione

NICOLA ZINGARETTI

Ma la notizia è che lui resterà alla guida della Regione, fino alla scadenza naturale, al 2023 cioè. Quindi significa che devono tutti mettersi l’anima in pace, soprattutto nel centrodestra.

La Lega di Matteo Salvini da mesi è in campagna elettorale nel Lazio, nella convinzione che si potesse andare alle urne. Dovranno passare altri tre anni. Il che vuol dire ricalibrare ogni tipo di strategia. Fra l’altro è perfino logico che in momento politico nel quale il centrodestra vince dappertutto a livello regionale, il Pd provi a tenere le roccaforti. Il Lazio lo è: Zingaretti ha vinto in controtendenza nazionale il 4 marzo 2018. E fra tre anni potrebbe essere mutato il quadro. Oltre che il vento.