Fine del paradosso, la Lega commissaria Anagni

La Lega mette fine alla doppia linea di Anagni. E commissaria la sezione, togliendo il coordinatore Giorgia Nobili. Che è candidata in una coalizione diversa da quella che invece il suo Partito sostiene

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

L’avevano notato in tanti quel paradosso. Magari durato solo poche ore, ma comunque un paradosso. Un Segretario di un Partito di maggioranza che sostiene un candidato a sindaco dell’opposizione. Roba che in confronto Pirandello spostati.

Ma in politica con il così è se vi pare non si va da nessuna parte. E così poche ore fa la contraddizione è stata sanata. Oppure, se si preferisce, il dissenso è stato silenziato. Ad Anagni Giorgia Nobili è stata messa da parte.

La doppia Lega

Giorgia Nobili

Chi è Giorgia Nobili? Per chi non la conoscesse, è stata per diversi mesi il segretario locale della Lega. Portando avanti la bandiera di Alberto da Giussano nella città che diede i natali alla Lega Lombarda. Solo che da tempo la Nobili ed il suo sindaco, Daniele Natalia, non avevano più molto da dirsi. Un dissenso profondo, riferito al merito: con scelte come quella sul biodigestore che non sono mai state pienamente metabolizzate.

Ma soprattutto al metodo, con la critica ad un atteggiamento del sindaco giudicato poco attento nei confronti delle altre parti della maggioranza del centrodestra locale. Il dissenso, rimasto sotto traccia ma comunque evidente per mesi, è esploso nelle settimane immediatamente precedenti alla ricandidatura ufficiale del sindaco Daniele Natalia. Nel corso di una riunione che si è tenuta poco prima della scadenza della presentazione della candidatura ufficiale infatti, la Nobili, con altri esponenti del centrodestra cittadino, aveva sostanzialmente chiesto di poter avere un centrodestra sì unito, ma senza la candidatura dello stesso primo cittadino. (leggi qui: La Lega si slega e rischia di farsi fa in due).

Il niet dai vertici

Danilo Tuffi

La Lega aveva ribattuto con una nota ufficiale in cui invece si ribadiva il sostegno al primo cittadino. Sostegno che è stato poi ufficializzato anche nel corso della presentazione ufficiale della ricandidatura di Natalia. (Leggi qui: Natalia ora schiera il centrodestra unito).

A questo punto si aspettava soltanto di arrivare ad una chiarificazione della situazione, visto che comunque la Nobili non aveva fatto un passo indietro, rimanendo ostinatamente legata alla carica di Segretario cittadino, pur non essendo ormai più di fatto parte della coalizione. Cosa che peraltro è diventata ufficiale quando, qualche giorno fa, alla presentazione delle candidature per le comunali: il nome della Nobili è apparso in tutta la sua rilevanza come capolista della lista Per Anagni, una di quelle che sosterranno la candidatura di Danilo Tuffi nella coalizione Anagni Futura. Insomma, come si diceva, un paradosso: in una coalizione c’è un candidato, che però è segretario di un Partito che sostiene un’altra coalizione.

Commissariata e soddisfatta

Roberto Addesse

Una contraddizione che non poteva durare; ed infatti non è durata. La Lega ha infatti ufficializzato, tramite Roberto Addesse, il commissariamento della sezione anagnina del Partito. Per adesso sarà l’eurodeputata leghista Maria Veronica Rossi a tenere le fila del carroccio nella città, in attesa di una chiarificazione e di una riorganizzazione che ci sarà non prima delle elezioni comunali.

La Nobili però non ha porto l’altra guancia alla decisione. Anzi. Ha diffuso una nota infuocata in cui ha contestato tutto il contestabile, non tanto alla Lega, che ha ringraziato, quanto all’amministrazione Natalia. Di cui ha dichiarato senza mezzi termini di non condividere “la linea politica e amministrativa”, anche alla luce delle recenti elezioni provinciali. Un richiamo non proprio tenero all’atteggiamento del sindaco che per Giorgia Nobili ha finito per favorire la vittoria di Luca Di Stefano.

Nel merito dell’azione amministrativa anagnina, la Nobili ha ricordato al sindaco la conversione a 180° sul biodigestore, che “non ho mai condiviso e non condivido tuttora”. Una rottura anche con la Lega cittadina; con il vicesindaco Vittorio D’Ercole che sul tema ambientale “nonostante più volte da me sollecitato sul tema, non ha mai preso una posizione chiara, determinata! Avrebbe dovuto distanziarsi! Contrastare senza mezzi termini anche la sola ipotesi di quanto detto!”.

Ricorso o non?

Alessandro Cardinali

E poi la critica complessiva ad una giunta solo forma e niente sostanza; “un’amministrazione immobile, tesa ad inaugurare cartelli di inizio lavori e non l’opera finita; passerelle dell’ultimo mese;  strutture scolastiche fatiscenti, sprovviste delle più basilari norme di sicurezza”. Una distanza “fra quello che questa amministrazione narra e la realtà dei fatti” che per la Nobili “ è diventata troppa e, pertanto, inaccettabile”.  Ci sono tutti i presupposti per una campagna elettorale al calore bianco.

Il tutto mentre si aspettano novità riguardo alla vicenda della lista Alessandro Cardinali Sindaco esclusa qualche giorno fa dalla commissione elettorale per irregolarità nella presentazione della lista stessa. (Leggi qui: Quadrini rinuncia al ricorso su Sgarbi, Cardinali perde la lista).

Entro un paio di giorni sarà pronto il ricorso preparato con l’avvocato Francesco Scalia. Ma si sta valutando se presentarlo o meno. Con molta sincerità Alessandro Cardinali ha parlato di un errore dovuto alla fretta, senza attaccarsi ai cavilli. Che comunque potrebbero esserci ed eventualmente dargli ragione. Se lo presenterà, entro la fine della settimana o al massimo entro gli inizi della prossima, si saprà se Cardinali correrà con sei liste, o se dovrà limitarsi al sostegno di cinque liste per la sua candidatura a sindaco.

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