A Cassino nasce il Pd targato Salera

Il Congresso Pd di Cassino ricostruisce l'unità dopo due anni e mezzo di Commissariamento. Le scelte dell'ultimo minuto. E quelle della prima ora. Fionda Segretario, Marandola presidente per fare da collegamento con il Gruppo. Presente Astorre

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Nasce il Pd targato Enzo Salera: a vararlo è stato il Congresso che si è tenuto questa mattina a Cassino, ricostruendo dopo due anni e mezzo gli organi dirigenti del Circolo cittadino. Segretario e Presidente sono stati eletti all’unanimità: sono Romeo Fionda (che ha retto il Pd in questi anni di vacatio) e Sergio Marandola (Consigliere comunale). Ma il vincitore di questo Congresso è il sindaco Salera: il Circolo ha le sue sembianze politiche.

Enzo il mattatore

Sono due gli elementi che rendono Salera il vero mattatore della giornata. Anzitutto la presenza del Segretario Regionale Bruno Astorre: quello di Cassino è l’unico congresso di Circolo a cui ha partecipato nel Lazio. È come se avesse voluto sottolineare che su Cassino c’è il suo sguardo diretto: fu lui nel 2018 a sbloccare lo stallo ed imporre il rispetto dello Statuto ai due blocchi che si fronteggiavano con due ipotesi di candidatura diversa alle Comunali. Quell’atto di forza portò alle Primarie ed alla vittoria di Salera.

Enzo Salera con la sua squadra

Secondo elemento: per quanto si voglia dire che c’è stato dibattito e apertura a tutte le sensibilità interne, il Pd che esce da questo Congresso è tutto a trazione Salera. E Barbara Di Rollo. Perché il neo Presidente del Circolo è stato eletto Consigliere anche grazie al ticket elettorale con lei. C’era lei al fianco di Romeo Fionda nel 2015 quando fondarono I Democratici Dinamici.

C’è anche un altro elemento. Il fatto che abbiano chiuso i giochi in mezza mattinata, senza polemiche e senza strascichi è altrettanto rilevante. Perché questo Direttivo resterà in carica per 3 anni durante i quali non avrà serpi in seno come accaduto invece a Giuseppe Golini Petrarcone nel 2016. Certo, in politica un mese è come un anno e tutto può succedere: ma nessuno oggi può negare che il sindaco esca rafforzato.

Il Congresso

Non è stato un Congresso banale quello che oggi ha messo fine a due anni e mezzo di commissariamento. I nomi dei nuovi quadri dirigenti sono rimasti in bilico fino alla fine. Per garantire gli equilibri e assicurare l’unità della nuova gestione.

Fionda tra Fantini e Maggiani

La Direzione è composta da 26 elementi: 13 uomini e 13 donne. Lo compongono figure storiche della sinistra cittadina come Ernesto Polselli ed elementi di alto profilo culturale come la signora Lucia De Feo. Fino alla fine il nome della signora De Feo è stato in corsa per la Presidenza, poi si è ritenuto di optare per un nome più di manovra che facesse da raccordo con il Gruppo in Consiglio Comunale: nasce da qui la decisione di virare su Sergio Marandola.

La Vice segreteria andrà, come da accordi, ad un rappresentante dei Giovani Democratici che comunque verrà nominato dal neo Segretario. Il nome sul quale stanno convergendo i GD al momento è quello di Matteo D’Aliesio, segretario cittadino del Giovanile. Il tesoriere sarà il commercialista Pietro De Maria.

Chi sono i 26 del Direttivo. Sono Fabiola Arti, Anna Buffardi, Anna D’Onofrio, Alessandra Mazzaroppi, Antonella Russo, Elisabetta Magnani, Laura Salera, Giulia Capitanio, Annunziata Sanseverino, Lucia De Feo, Marina Riccardi, Sabina Lanni, Patrizia Del Greco, Erminio Montanelli, Emilio Iannetta, Fausto Bauco, Carmine Capizzi, Pierluigi Pontone, Stefano Tescione, Luigi Capitanio, Marco Ricci, Graziano Palumbo, Achille Migliorelli e Vincenzo Biasiotta.

Nella commissione dei garanti entrano invece a far parte: Fernando Cardarelli, Rocco Forte, Carlo Zagaroli ed Ernesto Polselli: la presidenza di questa commissione è affidata a Mario Costa, responsabile dei rapporti con la stampa dell’amministrazione Salera.

La mossa dell’allargamento

Francesco De Angelis e Romeo Fionda

L’allargamento della Direzione da 20 a 26 componenti è una soluzione pensata per lasciare spazio anche alle minoranze. Ma soprattutto per far sì che ci fossero all’interno tutti coloro che si sono candidati nella lista del Pd nel 2019. Come a dire: chi è stato con noi sin dal primo momento va premiato, senza se e senza ma.

Questo Direttivo resterà in carica per i prossimi 3 anni, ovvero fino alle prossime elezioni: con un circolo del Pd così composto, Salera può stare tranquillo: non succederà quello che è successo nel 2016 a Giuseppe Golini Petrarcone quando, proprio dall’interno del circolo maturò il dissenso nei confronti dell’allora sindaco uscente. Che dovette fare i conti oltre che con il Centrodestra anche con il fuoco amico che veniva da sinistra con Francesco Mosillo.

Le parole hanno un peso

Enzo Salera è stato netto nel suo intervento: “Non possiamo dimenticare che noi siamo l’unica città importante in provincia di Frosinone amministrata dal Centrosinistra. Dalle macerie del 2019 ripartiamo da un punto di forza e siamo da esempio per tutti. Non è vero che abbiamo spazzato via tutti come si diceva. Abbiamo riaccolto anche i figliol prodighi, da domani dobbiamo ripartire e creare una sezione forte. Abbiamo atteso due anni e mezzo, ma era giusto che si decantassero alcune posizioni”.

Bruno Astorre ed Enzo Salera

Il segretario regionale Bruno Astorre ha sottolineato che “Questo è l’unico congresso di circolo a cui partecipo in tutto il Lazio, ma era giusto e doveroso che io oggi fossi qui” ha spiegato il senatore. Che poi ha parlato dei prossimi appuntamenti: dopo il 30 gennaio si aprirà la partita per il Quirinale e Astorre ha sottolineato che potrebbe essere l’occasione giusta per una donna. E ha fatto nome e cognome: Marta Cartabia.

Le regionali del 2023? “Il Pd – ha spiegato – ha un’unica possibilità per vincere che è quella di presentarsi con la grande coalizione che ha costruito Nicola Zingaretti”. Tradotto: un campo largo che tenga dentro il M5S.

Il presidente del Consorzio Unico del Lazio Francesco De Angelis ha annunciato che presto ci saranno importanti finanziamenti per l’Area del Cassinate dopodichè anche lui si è concentrato sui tempi politici così come Sara Battisti che ha ricordato l’importante lavoro svolto sotto traccia in questi mesi per giungere ad un Congresso unitario. Un lavoro seguito da vicino dal segretario provinciale della Federazione di Frosinone Luca Fantini che ha incassato i ringraziamenti dell’assessore Arianna Volante.

Lo sguardo al futuro

Luca Fantini e Arianna Volante

Poi il segretario Luca Fantini ha spiegato: “È un momento molto importante per il Partito democratico. Torniamo ad essere il primo partito italiano e, nel nostro territorio, raccogliamo risultati frutto di un rinnovato e costante dialogo con le persone, di un lavoro sui contenuti, di convergenze sui temi che interessano le comunità”.

A Cassino usciamo da due anni e mezzo di commissariamento, in tanti altri circoli che ho visitato in questi giorni si sono svolti congressi che hanno visto l’elezione di tanti giovani che hanno deciso di metterci la faccia. Sono segnali ottimi. Erano alcuni degli obiettivi che avevamo fissato al nostro insediamento e che abbiamo raggiunto”.

Il consigliere regionale Mauro Buschini ha quindi concluso: “In questi anni dal lavoro di grande sintonia tra la Regione Lazio e l’amministrazione comunale abbiamo raggiunto risultati importanti. Di questo voglio ringraziare su tutti Enzo Salera e gli amministratori che con tenacia portano avanti un grande progetto di cambiamento della città Ora, tutti insieme, al lavoro perché c’è ancora tanto da fare”.

Fine del Commissariamento

Il Segretario cittadino Fionda, il regionale Bruno Astorre, il sindaco Salera

È stato il Congresso della pacificazione. Il Circolo Pd di Cassino era commissariato da due anni e mezzo: dalle dimissioni dell’allora Segretario Marino Fardelli che non condivideva la linea dettata dallo Statuto per determinare il nome del candidato sindaco da schierare alle Comunali. Fardelli avrebbe voluto la candidatura dell’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone mentre una parte del Pd voleva invece puntare sul suo braccio destro Enzo Salera. Fu necessario l’intervento del Segretario Regionale Bruno Astorre: Statuto alla mano impose le Primarie. Le vinse Salera che vinse a spasso anche le elezioni contro Mario Abbruzzese.

Quella candidatura fu preceduta dalle dimissioni di Fardelli, dalla candidatura (ed elezione) di suo fratello Luca con la civica di Petrarcone che sconfessò il Pd, dall’uscita di Salvatore Fontana dal Partito.

C’è stato un lungo e paziente lavoro di ricucitura portato avanti dal Segretario Luca Fantini e dal vice regionale Sara Battisti. Hanno aperto un canale di dialogo politico con il sindaco Enzo Salera che rimproverava la loro componente Dem maggioritaria Pensare Democratico d’avere messo i bastoni tra le ruote; con l’ex consigliere Sarah Grieco che ha una sensibilità diversa da quella del primo cittadino; con Marino Fardelli oggi Difensore Civico della Regione.

Ill fatto che quel lavoro di ricucitura abbia portato risultati sta anche nella presenza del leader di Base Riformista al Congresso. Antonio Pompeo è passato in mattinata: a dimostrare che il dialogo ora a Cassino c’è.