L’impresa al Franchi rende più amaro l’avvio a folle del Frosinone (di A. Salines)

Il Frosinone non molla il sogno. In quattro giorni conquista 6 punti. E questo rende più amaro l'avvio a folle dei canarini: 1 solo punto in 8 gare. I numeri che zittiscono le troppe parole in libertà

Alessandro Salines

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Si può discutere di tutto e di più ma dopo l’impresa al “Franchi” di Firenze il dato che salta fuori è inequivocabile e lascia tanti rimpianti. Sul campionato del Frosinone pesa come un macigno l’avvio disgraziato con 1 punto in 8 gare. Una vera e propria zavorra che sta compromettendo il cammino dei giallazzurri. Nelle restanti 23 partite invece i canarini hanno conquistato 22 punti. Una media di 0.95 che spalmata sulle 31 giornate  proietterebbe i ciociari a quota 29. Ovvero in zona-salvezza e con tante chance di poter tagliare il traguardo alla fine della fiera. Sono numeri inconfutabili che fanno riflettere e lasciano l’amaro in bocca. Un’analisi nuda, cruda e oggettiva. Cifre che schiacciano le tante parole in libertà che volano da una parte e dall’altra. 

Insomma il torneo del Frosinone è cominciato con due mesi di ritardo, a fine ottobre, quando tra Empoli e Spal arrivarono 4 punti. In precedenza 7 sconfitte e 1 pari. Una falsa partenza figlia di tante cause a partire dai playoff terminati solo il 16 giugno con la coda velenosa della finale contro il Palermo. L’inevitabile ritardo nella programmazione della stagione ha creato problemi e prodotto errori.

Recuperati 3 punti a Empoli e Spal. Oggi Bologna-Chievo

Il colpaccio al “Franchi” comunque muove la classifica. Il Frosinone recupera 3 punti all’Empoli (battuto ad Udine) e ad oggi sarebbe a -5 dalla salvezza. Mentre il Bologna, terz’ultimo, è a -4 ma domani sera affronterà al “Dall’Ara” il fanalino di coda Chievo.

La speranza è che i rossoblu non riescano a vincere. Inoltre i giallazzurri rosicchiano 3 lunghezze anche alla Spal (sconfitta a Cagliari) che tuttavia mantiene 9 punti di vantaggio sui frusinati. La Baroni-band resta in corsa anche se la strada è sempre in salita.

Se dopo il ko con la Spal i canarini erano praticamente retrocessi, oggi la fiammella della speranza si è riaccesa.  

L’impresa che ci voleva. Un altro tabù sfatato

Si era scritto nei giorni scorsi che la salvezza doveva passare per un risultato clamoroso che ancora mancava al Frosinone. Al contrario delle dirette concorrenti che nel loro score avevano scritto successi pesanti come l’Empoli sul Napoli o la Spal sulla Lazio. Puntuale l’impresa è arrivata al “Franchi” contro la Fiorentina dei vari Chiesa, Muriel e Simeone jr. Ancora in lotta per un posto in Europa League, semifinalista di Coppa Italia e capace di rifilare 7 reti alla Roma.

Il capitano e bomber della storia Ciofani ha regalato un’altra grande gioia dopo quella di mercoledì scorso con il Parma. Impresa che vale ancora di più perché arrivata in dieci uomini per l’infortunio occorso nei minuti conclusivi a Salamon. 

Non si sa ovviamente se la vittoria di Firenze servirà per la salvezza ma di sicuro dà un senso ai prossimi match a partire da quello di domenica al “Benito Stirpe” contro l’Inter. Una partitissima a questo punto che il Frosinone dovrà provare a fare sua a prescindere dal grande gap tecnico che c’è tra le due squadre. 

Intanto però il Frosinone sfata un altro tabù. In serie A non aveva ma vinto due partite di fila. Non ci era riuscito tre anni fa all’esordio assoluto nel massimo campionato. Idem fino ad oggi pomeriggio al 39′ della ripresa. Al di là della statistiche, è scontato che riuscire a inanellare un filotto di vittorie o di risultati positivi può cambiare il corso di un campionato.

Chiamata alle “armi” per fermare Icardi e soci

Come detto domenica sera sbarcherà l’Inter, terza in classifica e in corsa per la Champions. Al Frosinone servirà più di un’impresa. Un’impresona considerando le forze in campo. Ma sognare non costa nulla. Stavolta dovrà fare la sua parte lo stadio. Finora il fattore campo ha inciso poco: solo 8 punti (1 vittoria, 5 pareggi e ben 9 sconfitte).

Lo “Stirpe” dunque dovrà trasformarsi in un catino infuocato come lo era il vecchio Comunale di via Marittima, teatro di grandi gesta e spesso decisivo per le sorti del Frosinone. Il sold out pare scontato e quindi il famoso dodicesimo uomo dovrebbe rispondere all’appello.

La spinta dei tifosi e l’atmosfera da super sfida potrebbero diventare una trappola per i nerazzurri che sul campo delle piccole hanno talvolta sofferto (ko con Sassuolo e Cagliari, pari col Chievo). La chiamata alle “armi” è già partita.