Tanti sui giornali, solo 5 dal notaio: Carlo Maria dorme sereno

Solo cinque firme sotto l'atto depositato dal notaio per far cadere il sindaco di Cassino. Troppo lontane dalle 13 che occorrono per farlo decadere. ma sui giornali fioccano le dichiarazioni

Tante chiacchiere e poche firme. Cinque soltanto quelle che sono state depositate presso lo studio notarile incaricato di raccogliere 13 adesioni al documento di sfiducia per il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro. Eppure a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate sui giornali in queste ore dovrebbero essere molte di più.

Da destra a sinistra

La capogruppo di Forza Italia Rossella Chiusaroli, ad esempio. In queste ore ha affidato il suo pensiero alla carta stampata. Sostenendo di sentirsi allibita di fronte ai dubbi del sindaco sulle sue reali condizioni di salute che le avrebbero impedito di essere presente allo scorso consiglio comunale.

«Se però alla fine il risultato è quello di trovarmi nel “mirino” del sindaco, allora sgombro il campo da equivoci: non ho alcun problema a rinunciare al ruolo di consigliere comunale e provinciale (a buon intenditor poche parole), perché non considero la poltrona il fine dell’attività politica. Al contrario di altri che invece sulla poltrona stanno facendo le barricate».

Che l’improvvisa malattia della capogruppo fosse di natura politica è un dubbio maturato nel sindaco perché fino a poche ore prima dell’assise Rossella Chiusaroli godeva di splendida salute. Ammalandosi poi dopo uno scontro su una variazione di Bilancio che chiedeva di apportare. Ed alla quale Carlo Maria D’Alessandro ha detto no «Perché ormai il bilancio è chiuso: si poteva modificare fino al 30 novembre». E allora perché il documento è tornato in votazione? «Per via di alcune somme in più a favore dei cittadini che ci sono arrivate» è stata la risposta del sindaco.

Una risposta di fronte alla quale è salita la febbre.

Anche l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone torna alla carica. E dice «A questo punto al sindaco non rimane che un ultimo gesto, oramai improcrastinabile, e che tutta la città richiede, le dimissioni irrevocabili dalla carica di Sindaco».

Ma in pochi da notaio

Se c’è tutta questa volontà di mettere fine all’amministrazione D’Alessandro è lecito pensare che i dodici consiglieri d’opposizione siano già andati ad apporre la loro firma in calce al documento che ne decreta la fine politica.

Invece no. Ad oggi le firme risultano cinque. A sottoscrivere l’impegno alle dimissioni immediate appena si dovesse arrivare alle 13 firme necessarie sono stati Giuseppe Golini Petrarcone, il suo ex assessore alla Finanze Enzo Salera ed il consigliere Edilio Terranova. Il consigliere Alessandro D’Ambrosio. E del centrosinistra non ci sono altri sottoscrittori. La Lega si è presentata divisa anche dal notaio: ha firmato solo il capogruppo Robertino Marsella ma non il consigliere Claudio Monticchio.

Della firma di Rossella Chiusaroli non c’è traccia, così come non si vedono quelle dei Consiglieri usciti a mano a mano dalla maggioranza.

Carlo Maria, oltre al panettone, ha già commissionato la colomba.