Chef Rubio è il testimonial della prima Men Collection del brand Firminio. Una nuova sfida: pelle martellata e teloni riciclati dai camion per realizzare borse e accessori uomo.
Un passato da rugbista, tra le file di Roma e Parma in Italia e poi del Poneke RFC in Nuova Zelanda. Un presente fatto di cucina, quella imparata nelle aule della reggia di Colorno, dove ha sede l’ALMA: il più autorevole centro di formazione della Cucina Italiana a livello internazionale. Fatto anche di telecamere e riflettori: quelli della tv che hanno consacrato Gabriele Rubini trasformandolo in Chef Rubio, cuoco eclettico e guascone, appassionato dello street food.
È appena tornato sul piccolo schermo con Camionisti in trattoria format prodotto dalla NonPanic in viaggio con chi è sempre sulla strada e mangia in trattorie che propongono piatti ottimi, abbondanti e a prezzi contenuti.
Solo Chef Rubio, modello mancato alle passerelle, chef raffinato capace di trovare l’alta cucina nel cibo di strada o tra le trattorie dei camionisti, poteva essere il testimonial ideale per la nuova avventura nazionale di Firminio.
E ora la linea uomo
Il brand di moda con le sue borse interamente realizzate a mano ora si lancia nella moda uomo. E lo fa con una linea del tutto particolare: realizzata in base al principio dell’upcycling.
Fino ad ora, il brand total made in Italy nato ad Alvito ed arrivato a Milano, Parigi e New York, ha proposto collezioni prettamente al femminile, salvo qualche eccezione, caratterizzate da borse con nomi di donna che hanno saputo imporsi sul panorama internazionale.
Se il tutto si pone in termini di passione e stupore chi meglio di Chef Rubio poteva incarnare questo mood. Unico nel suo genere.
La fall/winter collection ha come leitmotiv principale quello dell’upcycling, il concetto di riuso per dare una nuova vita con nuovi prodotti. Per questo motivo si vede l’unione tra la pelle martellata e il pvc dei teloni di camion dismessi.
La collezione prevede borselli, zaini, borsoni e sneakers, i colori decisi del pvc riciclato come il giallo, blu, verde, vengono messi in risalto dallo sfondo nero.
Autenticità artigianale
Gabriele Rubini – Chef Rubio ha visitato i laboratori artigianali creati da Valentina Abbate e Valeria Maria Fazio. Entrambe di Alvito. Due donne che a distanza di anni si sono ritrovate insieme, quasi per gioco, a dare vita al progetto Firminio. Che ha alle spalle della rete di punti vendita franchising in Italia la cassinate: Silvia Posillipo.
E dopo quel tour tra artigiani, intagliatori, cucitori di pellami, esperti di colori, Rubio ha detto si a prestare la sua immagine al nuovo progetto. Perché «Oltre a condividere con loro il modo di riferimento dell’ ‘on the road’, ho riconosciuto nel brand i valori dell’autenticità artigianale che guidano la mia ricerca professionale e la filosofia del riuso su cui fondo il mio impegno contro gli sprechi alimentari».
Due i temi di questa prima linea uomo: oltre all’upcycling c’è il tema del “viaggio”, «come lo è per me – spiega Chef Rubio – è un elemento centrale della nuova linea maschile, in cui ogni accessorio porta con sé la memoria della “vita precedente” dei materiali utilizzati dai leggeri».
Ma cosa lo ha colpito di questa nuova linea Firminio? «In quattro parole: recupero, sostenibilità, praticità ed eleganza».
Lo zaino del Frosinone calcio
Firminio è anche l’azienda che ha disegnato e realizzato lo zainetto del Frosinone calcio. È lo zaino “Leone”. In pelle martellata, color testa di moro, la sua forma vista dall’alto ricorda quella dello stadio Benito Stirpe di cui il manico rappresenta la tribuna. L’accortezza in più è data dai tiralampo gialli e blu, i colori ufficiali del Frosinone.
La sua versatilità è la duplice vestibilità, a spalla o come cartella.
Il tema del viaggio è onnipresente, il viaggio dei materiali che attraverso il riciclo prendono nuova vita creando qualcosa di unico, il viaggio dell’uomo che porta con sé accessori affidabili, il viaggio delle donne di Firminio, arrivate lontano, molto lontano.