Fischi e fiaschi della XV settimana 2022

Fischi e fiaschi: i fatti centrali ed i protagonisti della XV settimana 2022. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nei prossimi giorni

Fischi e fiaschi: i fatti centrali ed i protagonisti della XV settimana 2022. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nei prossimi giorni

FISCHI

FRANCESCO DE ANGELIS

Francesco De Angelis

Tutti dalla stessa parte, in appoggio a Domenico Marzi: il Pd al gran completo, le civiche di Marzi e Marini ma anche quella di Stefano Pizzutelli. E la grande Piattaforma di Vacana.

Nella coalizione ci saranno pure candidati di Italia Viva, Demos, Articolo Uno. Adesso è arrivato anche il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, un’adesione che ha scatenato il nervosismo del centrodestra. (Leggi qui Tra incapaci ed ingrati, la campagna elettorale decolla).

Ora tocca a Carlo Gagliardi e Carmine Tucci. Arriverà anche il Movimento Cinque Stelle. Il Campo largo si è… allagato. Merito di Francesco De Angelis, che ha condotto delle trattative nelle quali il no non era una risposta possibile. Dimostrando una straordinaria determinazione a vincere nel capoluogo, dove il successo manca da quindici anni. De Angelis non si vuole fermare e sono possibili altri “colpi”.

Cannibale per sempre

LUIGI VACANA

Nello stesso giorno ha dimostrato di essere determinante alla Provincia (dove il Polo Civico è spaccato) e probabilmente decisivo alle comunali di Frosinone.

Il centrodestra pensava di averlo affondato con l’adesione di Christian Bellincampi a Fratelli d’Italia. Luigi Vacana non ha fatto una piega, ha convinto altri a candidarsi e andrà ad incidere su un segmento elettorale dove il centrosinistra da solo non può arrivare. (Leggi qui La ricetta di Vacana per spingere Marzi al ballottaggio).

In questi ultimi anni Luigi Vacana ha dimostrato di essere indispensabile per qualunque formula di centrosinistra: Piazza Grande, Campo largo e schema classico.

Jolly

RICCARDO MASTRANGELI

Riccardo Mastrangeli

All’inaugurazione del comitato elettorale ha fatto vedere quanto il centrodestra sia unito. Dando una prospettiva anche in favore di foto: tutti dietro di lui.

In effetti il centrodestra nel capoluogo è unito. Forse qualcuno pensava che Riccardo Mastrangeli tenesse un profilo costantemente basso senza mai alzare i toni. Invece ha scelto di impugnare la sciabola quando il leader del Pd Francesco De Angelis ha sottolineato che l’attuale Amministrazione perde pezzi. (leggi qui: Tra incapaci ed ingrati, la campagna elettorale decolla).

Riccardo Mastrangeli ha la stessa fame di vittorie di Nicola Ottaviani e vuole dimostrarlo in una competizione nella quale non tirerà indietro la gamba. Ha voluto far capire agli alleati che è perfettamente in grado di “fare a botte” politicamente. Come fece nel 1994 in occasione delle elezioni politiche nelle quali fu eletto deputato di Forza Italia, Partito che ha contribuito a fondare in Ciociaria.

Squalo.

FIASCHI

TAGLIAFERRI-PIZZUTELLI

Ruspandini con Tagliaferri

Sei un trasformista”. “Senti da che pulpito”. Lo scambio di accuse tra Fabio Tagliaferri (straordinario portavoce cittadino di Fratelli d’Italia a Frosinone) e Gianfranco Pizzutelli (leader di un Polo Civico capace di avere una dimensione ormai provinciale) è stata francamente avvilente. (Leggi qui Tra incapaci ed ingrati, la campagna elettorale decolla).

I due hanno condiviso una parte di percorso politico, poi interrotto per varie ragioni. Hanno voluto rinfacciarsi diverse cose con il metodo della “piazzata”. Era meglio che in questi anni determinati concetti se li fossero scambiati “de visu”.

La campagna elettorale non potrà andare avanti con questi argomenti, che sinceramente alla gente normale non interessano nulla. Sarà invece importante convincere le persone ad andare a votare.

Caduta di stile bipartisan

GIUSEPPE CONTE

Giuseppe Conte

Accelera, frena, minaccia crisi di governo, poi rientra nei ranghi. E ricomincia daccapo. Ormai la strategia del capo dei Cinque Stelle è un classico vero e proprio.

L’unica cosa che guarda sono i sondaggi. Ma come si fa ad elaborare una strategia politica all’impronta su rilevazioni che cambiano con una velocità incredibile? Il limite dei Cinque Stelle è proprio questo.

Intanto però le posizioni espresse sull’aumento delle spese militari hanno fatto girare le scatole agli Usa. Un problema in più per il Pd che, senza l’apporto del Movimento, difficilmente potrà vincere le elezioni politiche tra un anno. Però a Giuseppe Conte non interessa: è rimasto ai discorsi a reti unificate durante il lockdown.

Narciso.

MATTEO SALVINI

Matteo Salvini (Foto: Andrea Giannetti / Imagoeconomica)

È tornato al punto di partenza: la richiesta di una federazione con Forza Italia per cercare di fermare l’avanzata di Giorgia Meloni.

Il copione è già scritto: Silvio Berlusconi asseconderà questa idea per alcune settimane, poi la lascerà cadere dopo che nel partito tutti i big avranno minacciato di volersene andare.

Matteo Salvini non pensa proprio ad una soluzione diversa: scegliere finalmente dove posizionare la Lega e riprendere a fare una campagna elettorale in mezzo alla gente. Altrimenti in questo modo non riuscirà ad avere una vera strategia.

Strada maestra smarrita.

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