Fischi e fiaschi della XXIII settimana 2022

Fischi e fiaschi: i fatti centrali ed i protagonisti della XXIII settimana 2022. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nei prossimi giorni

Fischi e fiaschi: i fatti centrali ed i protagonisti della XXIII settimana 2022. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nei prossimi giorni.

ALESSANDRO ALTOBELLI

Alessandro Altobelli

Fu la resurrezione di Lazzaro in terra di Spagna, fu la vittoria di quella che tutti consideravano un’armata Brancaleone. Invece fu la più bella, tenace, solida Nazionale di calcio che l’Italia abbia messo in campo. E vinse con pieno merito il Mundial 1982, battendo mostri sacri come l’Argentina di Maradona, il Brasile di Junior, Zico e Socrates, la Germania du Rumenigge. Uscirono con le maglie a brandelli dal campo. Nel vero senso del termine. Per informazioni chiedere a Claudio Gentile che dell’aggettivo aveva solo il cognome.

Tra poco saranno quarant’anni da quell’impresa, iniziata nel peggiore dei modi. Tanti si preparavano a lanciare la frutta marcia al rientro anticipato degli azzurri a Fiumicino. Altrettanti si giocarono la carriera di analisti sportivi: i fatti dimostrarono che avevano ragione Enzo Bearzot ed i suoi ragazzi.

Tra loro c’era Alessandro Altobelli, centravanti di Sonnino in provincia di Latina, soprannominato Spillo ed autore della terza rete segnata nella finale.

E siccome le radici non si dimenticano mai, Spillo ha voluto celebrare proprio nella sua Sonnino i quarant’anni dalla conquista di quella Coppa del Mondo. Lo farà nello stadio San Bernardino di Sonnino, nulla a che vedere con il Santiago Bernabeu di Madrid gremito ed il presidente Sandro Pertini a braccia aperte e pipa in mano. Ma sarà una gara che avrà un grandissimo significato.

Metterà di fronte i Campioni del Mondo 1982 e la Nazionale Magistrati guidata da Pietro Calabrò. A Sonnino ci saranno Evaristo Beccalossi, Sergio Brio, Bruno Conti, Bruno Giordano, Ciccio Graziani, Sebino Nela, Francesco Totti.

Tra gli eventi: verrà proiettata la registrazione di quella partita finale del 1982 nella versione di Federico Buffa , il grande cantastorie dello sport contemporaneo.

Per sempre Campeones del mundo

FRANCESCO BORGOMEO

A Milano ha fatto centro al Design Week 2022 con i suoi prodotti in ceramica green, dove una componente dell’impasto ricicla ceneri d’altoforno evitando che finiscano interrate, occupando suolo. Francesco Borgomeo, fondatore e presidente del gruppo industriale Saxa Gres conclude la settimana con tre grosse soddisfazioni.

La prima viene da Milano. Nonostante la pandemia e nonostante l’esplosione dei prezzi dell’energia (che lui aveva previsto con un anno d’anticipo ma era rimasto inascoltato) gli ordini per i suoi sampietrini ed il suo gres porcellanato da esterno continuano a lievitare.

La seconda viene dall’Umbria. In Regione è stata presentata la documentazione per ottenere le autorizzazioni necessarie a costruire un termovalorizzatore a Gualdo Tadino. Sarà in grado di produrre energia per 90mila famiglie, facendo risparmiare 45mila tonnellate di petrolio l’anno. Soprattutto, l’impianto tratterà rifiuti indifferenziati e quindi eviterà che finiscano in discarica. Un biodigestore ricaverà metano dagli avanzi di cucina e dalle erbe tagliate nei campi e nelle cunette. Per Borgomeo significa energia garantita per la sua Saxa Gualdo che non dovrà più temere impennate dei prezzi. Quando aveva prospettato una necessità di questo tipo anche per Stellantis a Cassino tutti finsero di non sentirlo.

La terza. Martedì ci sarà il via libera alla realizzazione della Gigafactory di Fincantieri a Cassino. C’è anche lui tra i personaggi che hanno agito nell’ombra per raggiungere quel risultato. Intorno al quale ha cucito un Contratto di Filiera che ha messo insieme 114 milioni di euro ed una quarantina di aziende dell’indotto Cassinate. Anche in questo caso, senza l’apporto della politica. Che non lo ha minimamente ascoltato.

Profeta di ventura inascoltato.

MARCO DELLE CESE

In un territorio di ignavi dove tutti sono abilissimi nel dare un colpo al cerchio senza che se ne abbia a male la botte, Marco Delle Cese ha avuto la dignità di dire quello che pensa. E lo ha detto in faccia a quella che per decenni è stata la categoria più rappresentativa dei lavoratori italiani: i metalmeccanici. Gente che mete la sveglia all’alba, manda avanti la catena sia con il sole a 40 gradi che con il gelo, con o senza covid.

Lo ha fatto durante il congresso provinciale dei Metalmeccanici Uil che ha dato il suo saluto allo storico leader sindacale Francesco GiangrandeNel suo intervento, Marco Delle Cese non ha risparmiato critiche al Reddito di Cittadinanza. Dicendo: “Se la cittadinanza dà diritto al reddito, allora il lavoro deve diritto al benessere. Perché se uno che è cittadino ha diritto, solo per questo, ad 800 euro, allora chi si alza la mattina alle 5 per andare a lavorare non può avere diritto soltanto a mille euro.

Nello stesso giorno è arrivata la convocazione del CdA per dare il via libera all’operazione Gigafactory di Fincantieri a Cassino. C’è molto di Marco Delle Cese in quell’operazione. È stato lui a spianare la strada affinché Fincantieri scegliesse Cassino e non la Motor Valley in Romagna, regalando all’indotto Cassinate una prospettiva di lunghissimo respiro, con un Contratto di Filiera che ha convinto l’Unione Europea a ripristinare i finanziamenti a Fondo Perduto con cui sostenere il maxi impegno economico che una quarantina di imprese del Cassinate è pronta a mettere in campo.

Costruttore silenzioso.

FLOP

MATTEO SALVINI

Una settimana di polemiche. Che potrebbe essere la parte finale della parabola per quello che è stato il leader politico migliore e più efficace nella Lega del dopo Bossi. Nessun altro avrebbe avuto l’abilità dimostrata da Salvini nel prendere un Partito minato dagli scandali sui diamanti e le lauree in Albania portandolo fino al Governo con pieno merito elettorale.

Ma i tempi cambiano, le società mutano e gli uomini buoni per tutte le stagioni non esistono.

La settimana si chiude con il caso del viaggio a Mosca di Matteo Salvini. Ad accendere le polveri è stata una nota con la quale l’ambasciata russa in Italia precisa di aver assistito il segretario della Lega e le “persone che lo accompagnavano, nell’acquisto dei biglietti aerei per la sua trasferta in Russia prevista il 29 maggio scorso e poi annullata. Un’assistenza necessaria per il cambio in rubli a seguito delle sanzioni dovute al conflitto in Ucraina, che hanno sospeso i collegamenti Roma-Mosca e rendono difficile l’acquisto dei ticket di Aeroflot dall’Europa.

Una nota diffusa probabilmente per chiarire i contorni della vicenda e smentire i rumors secondo cui il consulente di Salvini Antonio Capuano si sarebbe fatto dare dal figlio del capo del Gru (il servizio militare di Putin) i soldi per la visita. Il che ha innescato la legittima domanda “Cosa andava a fare Salvini a Mosca a spese della Russia? Non ci racconti la frottola che andava a fare la pace…’‘.

Non merita un finale di scena così inglorioso un leader al quale va riconosciuto il merito di avere salvato la Lega. E di averla guidata fino a traguardi che qualche tempo prima nessuno avrebbe immaginato. Ora ci saranno i risultati elettorali: se al Nord ci sarà il sorpasso di Fratelli d’Italia la stagione di Salvini sarà terminata.

Meglio sarebbe stato se a decretarlo fosse stato un congresso, con il quale prendere atto che i tempi sono cambiati ed occorre una nuova leadership. Ma Salvini, i Congressi, non li ama e li rinvia.

Bisogna saper vincere ma soprattutto saper perdere.

NICOLA MORRA

A tre ore dal silenzio elettorale ha diffuso l’elenco degli Impresentabili alle elezioni Comunali: 18 appena su oltre 19mila candidati e ben 3 nella sola città di Frosinone. Ma a rendere vergognoso quell’elenco è il momento scelto per la sua pubblicazione: doveva essere diffuso prima della presentazione delle candidature, lo è stato poco prima della fine della campagna elettorale.

Un’inutile ed indegna gogna mediatica su persone che in alcuni casi hanno un solo problema: essere vittime di una giustizia tanto lenta da essere ingiusta; che da anni non riesce a dire che sono innocenti. O colpevoli.

Nicola Morra si è giustificato dicendo che nessuno gli aveva consegnato in tempo gli elenchi dei candidati. Balle. Nessuno glieli ha consegnati perché le liste vengono completate solo all’ultimo momento e non c’è il tempo tecnico per mandarle prima a Morra. I Partiti lo sanno e per questo hanno acconsentito alla farsa degli Impresentabili.

Una farsa perché la severissima Legge Severino in Italia prevede solo le figure di Incandidabili ed Ineleggibili. Ecco perché nessuno perde tempo con Morra e la sua Commissione. Che con perfidia pubblica l’elenco degli impresentabili a tre ore dallo stop alla Campagna Elettorale.

Fallo a gamba tesa sul voto.

GIUSEPPE CONTE

Eternamente in sospeso tra lotta e governo, attenderà le prossime ore per conoscere i risultati delle elezioni. Che sono lo specchio della sua incapacità di decidere la direzione politica da imprimere al Partito.

A Frosinone e Viterbo si è presentato con il Pd. A Rieti ha presentato un simbolo che potrebbe essere quello da utilizzare dopo un’eventuale scissione. Perché le Comunali potrebbero essere uno spartiacque per un Movimento nato come forza antisistema e diventata in breve tempo la più omologata di tutte. Nessuna traccia di streaming, rimborsi che non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli puntuali dei parlamentari Dem o di FdI che sostengono le spese del Partito senza troppe lagne e troppi scontrini. Soprattutto nessuna traccia delle grandi battaglie basate sui No promessi a tutti.

Giuseppe Conte però ha un appeal indiscutibile. E su questo la Politica tradizionale dovrebbe riflettere. Perché è rassicurante, non dice parole di odio, non tira calci negli stinchi. E questo va benissimo per un elettorato medio che mai si è sentito rappresentato fino in fondo da chi urla nelle piazze.

Se avesse pure la sostanza…

Appeso al voto.