Come in una sottile partita a poker. Francesco Scalia chiama la giocata, Francesco De Angelis vede e rilancia.
Tutto nasce sulle colonne di Ciociaria Editoriale Oggi, attraverso la penna di Corrado Trento. Mercoledì Francesco Scalia aveva sollecitato ancora una volta il congresso del Partito: «Auspico un esito unitario, anche perché francamente non vedo divisioni significative. Penso che le candidature alla segreteria possano confrontarsi con serenità e poi vedremo il da farsi in assemblea» (leggi qui il precedente).
Un chiarissimo segnale di apertura. Al quale Francesco De Angelis risponde all’istante e sulle stesse pagine che sono uscite poco fa dalla tipografia:
| «A Scalia dico sì: lavoriamo insieme per far crescere ancora il Pd. È fondamentale costruire le condizioni affinché si possa arrivare ad un congresso unitario. Ma senza veti e pregiudiziali su nessuno». |
Scalia aveva detto che Simone Costanzo è stato un segretario di rottura e per questo non può continuare a guidare il partito. Perché se si apre una stagione nuova, di dialogo, occorre un altro uomo. Ma su questo punto Francesco De Angelis dice ” Niente steccati”. Insomma: il nome di Simone Costanzo non deve essere una pregiudiziale.
Poi il punto più importante. Quando l’ex deputato europeo ed oggi presidente dell’Asi dice:
| «Discutiamo insieme, anche e soprattutto con l’obiettivo di costruire un punto di sintesi per il governo del partito». |
Il ramoscello d’ulivo e teso.
