Fondi città chiusa. È zona rossa come Codogno

Foto © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Fondi è stata chiusa da un provvedimento della Regione Lazio. È la mossa estrema per arginare la diffusione del coronavirus. In città un terzo dei casi registrati in tutta la provincia. Vietato uscire, negozi chiusi, attività sospese. Fino a quando la situazione non sarà rientrata.

Fondi zona rossa. Come Codogno. Da questa sera è vietato uscire. È impossibile entrare. La città è stata isolata con un provvedimento della Regione Lazio nel disperato tentativo di arginare il Coronavirus che ha già mandato in ospedale 47 persone: sono un terzo dei casi registrati in tutta la provincia di Latina.

C’è più di qualche ‘portatore sano‘ in città. Gente che non sa di avere il virus e lo sta gettando addosso agli altri. Perché in troppi a Fondi continuano ad andare in giro, hanno continuato ad andare in giro in questi giorni: come se nulla fosse, come se la gente a Codogno non fosse morta, come se le bare caricate sui camion militari in fila indiana fossero un film.

Invece non è una sceneggiatura. Il primo a capirlo è stato il senatore Claudio Fazzone. Il coordinatore regionale di Forza Italia nei giorni scorsi ha chiesto, poi ha sollecitato, infine ha alzato la voce e sbattuto i pugni sul tavolo. Nel pomeriggio c’è stata la riunione dei capigruppo in Regione Lazio: ha deciso che i cittadini di Fondi andassero a Roma per essere sottoposti al nuovo modernissimo test che consente di sapere in pochi minuti chi è infetto e chi no. Non basta, ha tuonato il senatore. Che in serata ha concordato con la Regione Lazio un provvedimento estremo: chiusura.

La doppia festa

Farmacia © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Tutto colpa della doppia festa per gli anziani organizzata il 25 febbraio scorso. A quella festa ha partecipato il nonno di una ragazza che sta a Milano ed era già stata contagiata dal coronavirus. ma non lo sapeva: né lei, né lui. È iniziato tutto da lì. C’è già stato un morto, al quale ne va aggiunto un altro collegato allo stesso cluster: la seconda vittima è una donna di Lenola. Ma è solo la punta dell’iceberg: questa sera a Fondi c’era 192 persone in sorveglianza attiva (devono misurare la febbre due volte al giorno ed al minimo sintomo avvertire) e 760 in isolamento domiciliare (chiuse in una stanza con il divieto di contatto anche con i familiari). Tutti casi pronti ad esplodere.

L’ordinanza è firmata dal vicepresidente della Regione Daniele Leodori e dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato in accordo con il Prefetto di Latina ed il Sindaco di Fondi.

Fino a nuovo ordine, scatta il divieto di allontanamento dal territorio del Comune di Fondi da parte di tutte le persone presenti; divieto di accesso nel Comune di Fondi, salvo che per assicurare attività e servizi consentiti dall’ordinanza e fatta eccezione per il rientro al domicilio per coloro che fossero fuori con giustificato motivo.

La città sarà presidiata dalle forze dell’ordine. La circolazione sarà consentita solo «al personale militare, protezione civile, delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, del personale medico e sanitario in servizio nel Servizio Sanitario Regionale, farmacisti e veterinari».

Negozi chiusi

La Banca Popolare di Fondi

È stata sospesa l’attività degli pubblici, vietato lo spostamento delle persone fisiche. Disposta la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, nel comune di Fondi. Sospensione delle attività per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità.

Resta aperto il Mercato Ortofrutticolo di Fondi ma con una serie di prescrizioni di sicurezza: autocertificazioni, entrate contingentate, ingresso con mascherine e protezioni. Nessuna deroga.

Ordine di chiusura per tutte le attività commerciali, ad esclusione di negozi di alimentari, farmacie e parafarmacie, fornai, rivenditori di mangimi per animali, distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, commercio al dettaglio di materiale per ottica, produzione agricola e allevamento, servizi di rifornimento dei distributori automatici di sigarette, servizi di rifornimento delle banconote agli sportelli Bancomat e Postamat, attività di trasporto connesse al rifornimento dei beni essenziali; servizio di raccolta e smaltimento rifiuti; servizio di consegna a domicilio di farmaci e generi alimentari per le persone in isolamento domiciliare fiduciario; attività dei presidi sanitari e sociosanitari esistenti.

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