Unità addio, centrodestra in frantumi alle urne di Fondi

Rottura definitiva nel centrodestra alle Comunali in provincia di Latina. A Terracina Lega - FI contro FdI. A Fondi il candidato lo sceglie FI e la Lega appoggia, contro FdI. Ma il coordinamento cittadino del Carroccio si dimette e sostiene un altro candidato

L’unità del centrodestra non esiste più. Non in provincia di Latina. La Lega e Forza Italia faranno squadra contro i candidati di Fratelli d’Italia in tutti i Comuni pontini chiamati alle urne nei prossimi mesi: da Terracina a Fondi. In attesa di arrivare alla resa dei conti su Latina. Un patto incrociato che ha portato in mattinata alla clamorosa rottura interna nel Carroccio: i dirigenti cittadini di Fondi hanno detto no e si sono dimessi in massa dal Partito.

Patto incrociato e dimissioni

Sonia Federici

La spaccatura a Terracina è ormai è un’evidenza: Fratelli d’Italia dovrà vedersela contro il candidato della Lega appoggiato da Forza Italia.

A Fondi invece sarà Forza Italia ad esprimere il candidato sindaco e la Lega lo appoggerà, entrambe contro FdI.

Una scelta che ha portato alle dimissioni in massa. I componenti del coordinamento comunale di Fondi della Lega hanno deciso di scendere definitivamente dal Carroccio. I rumors dicono che una parte di loro potrebbe migrare tra i Fratelli d’Italia.

Sonia Federici sinora ha guidato il coordinamento comunale di Fondi della Lega. Un Partito senza rappresentanza consiliare nella maggioranza monolitica di Forza Italia: alle Europee del 26 maggio scorso però sono stati 900 i voti portati in dote al candidato leghista Matteo Adinfolfi, contribuendo ad eleggerlo a Bruxelles.

L‘intesa tra Lega e Forza Italia è stata presa sulla sua testa: senza coinvolgere la base, senza sentire il territorio. A raggiungere l’accordo sono stati i due Claudio della politica Pontina: Claudio Durigon di Latina (l’uomo forte della Lega nel Lazio) e Claudio Fazzone di Fondi (coordinatore regionale di Berlusconi nel Lazio).

Ora Sonia Federici, insoddisfatta delle logica del “prendere o lasciare” l’intesa ha preferito la seconda opzione. Condivisa dagli altri sedici componenti del direttivo cittadino della Lega.

Noi ce ne andiamo

Claudio Durigon, Francesco Zicchieri, Matteo Salvini

Le loro ragioni le hanno illustrate in un documento inviato ai coordinatori, regionale e provinciale, del Partito: Francesco Zicchieri e Silviano Di Pinto. Sono gli stessi ai quali la Lega fondana, subito dopo le ultime festività natalizie, aveva espresso la volontà di dar vita ad un tavolo elettorale allargato ai Fratelli d’Italia e ad alcune liste civiche di area.

Francesco Zicchieri ha tentato di “stoppare” l’iniziativa auspicando un momento di confronto con l’alleato Forza Italia. Per sostenere “un progetto comune con il centrodestra unito” per le amministrative di primavera.

Ma Forza Italia aveva già deciso tutto: lo evidenzia Sonia FedericiAvevano già deciso tutto in casa, proponendo come candidato sindaco il nome del vice sindaco in carica Beniamino Maschietto”. Insomma, margini di discussione: zero. Nella logica della spartizione provinciale: la Lega deice a Terracina e Forza Italia lo fa a Fondi.

Il coordinamento di Fondi della Lega ha tentato in una prima fase di “dare seguito alle Vostre indicazioni nel tentativo di andare uniti con una coalizione che, almeno, non ci vedesse servi di Forza Italia”.

Tutta colpa di Fazzone

I componenti dimissionari del coordinamento della Lega di Fondi puntano il dito contro Claudio Fazzone: “La sua risposta – lo mette per iscritto la Federici – si è materializzata subito con l’ignorare i nostri inviti, l’ufficializzazione del loro candidato sindaco ed infine con l’intervento in diretta radiofonica e web durante il quale ci ha trattato da sconosciuti avventurieri della politica”.

Claudio Fazzone

Sonia Federici tenta di smuovere l’orgoglio leghista dei suoi dirigenti provinciali e regionali. Dicendo che il senatore Claudio Fazzone “Non ha fatto altro che  mettere pubblicamente in dubbio anche la Vostra capacità – lo scrive a Zicchieri e Di Pinto  – in quanto espressione provinciale del Partito, ad assegnare le deleghe”. Insomma c’è una Lega all’ombra del Castello che chiede rispetto e non vuole essere “suddita” al Partito del senatore.

Noi non possiamo e, principalmente, non vogliamo svendere la nostra dignità. E crediamo che, non svendendo la nostra, non svenderemo nemmeno la Vostra, mantenendo alto il valore del simbolo che ci contraddistingue. Il termine alleanza non vuol dire dover subire la prepotenza altrui”. 

Mai alleati con chi ha sfasciato

Il problema non è solo di metodo. È proprio il fatto di doversi alleare con Forza Italia ed entrare a fare parte del modello Fazzone. I dimissionari, prima di congedarsi, hanno lanciato autentiche bordate politico-amministrative.

Voi dovete spiegarci qual’è la logica che dovrebbe spingerci a fare un’unione innaturale con dei soggetti politici che portano sulla coscienza lo sfascio, negli ultimi 10 anni, dell’economia della nostra città, riducendola all’immobilismo più totale” ha aggiunto la Federici.

Che aggiunge “È anche una questione di coerenza rispetto alla nostra linea di dura critica nei confronti dell’attuale amministrazione di Fondi. Critica appoggiata dal vostro silenzio-assenzo. E grazie alla quale alle scorse elezioni Europee siamo riusciti a prendere un consenso mai raggiunto finora a Fondi da altri partiti che non siano Forza Italia.”.

Chiede come sia possibile deludere ora quegli elettori “facendo accordi con chi fino ad ora ha rappresentato il male? E quando potremmo ritornare ad essere credibili ed intellettualmente onesti agli occhi dei Fondani dopo una caduta di stile del genere?”.

Sonia Federici

Ma soprattutto viene suonato il campanello d’allarme in vista delle prossime elezioni Regionali. A quelle del 2018 solo un elettore della Lega su 4 ha espresso la preferenza: sono indispensabili. Sonia Federici avverte sulle conseguenze per la Lega di fronte ad “un’eventuale sottomissione e conseguente “figuraccia” a Fondi. Gli effetti si ripercuoterebbero anche sul risultato elettorale delle prossime Regionali”.

Verso i Fratelli civici?

Ma cosa farà questa costola leghista che ha deciso di non sostenere l’asse con Forza Italia? I rumors sostengono che potrebbero scendere in campo. E ritrovarsi a convergere verso un progetto di Centrodestra nel quale ci sarebbero anche i Fratelli d’Italia: con simbolo o civici.

Più di qualche movimento ha già dato la disponibilità ad esaminare il progetto. Il candidato sindaco sul quale convergere è Marco D’Ettorre, direttore della filiale di un importante istituto credito. Ironia della sorte, è ritenuto vicinissimo alle posizioni dei Fratelli d’Italia.

Il documento degli ex leghisti del coordinamento comunale di Fondi era stato preparato lunedì quando avevano posto un ultimatum al coordinatore regionale Francesco Zicchieri: “Avevamo chiesto 48 ore di tempo per non rendere esecutive le nostre dimissioni. Non è successo proprio nulla….”.

Ma almeno una telefonata c’è stata? “Si ci ha chiamato l’ex sottosegretario Durigon che ci ha augurato ‘Buona fortuna’.

La cosa – ha concluso con un filo di voce Sonia Federici – è reciproca”.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright