Fontana Liri, quattro nomi per un solo sindaco

Le strategie per arrivare alle candidature delle Comunali a Fontana Liri. L'uscente Sarracco (Pd) pensa se candidarsi al bis. Centrodestra con 3 nomi. Ma si lavora per la sintesi

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Tre liste di area centrodestra con tanti nomi che circolano e con il dirigente di Fratelli d’Italia che starebbe facendo da collante per arrivare a una sintesi. Un’unica lista di centrosinistra che rivedrebbe candidato il sindaco uscente Gianpio Sarracco del Partito Democratico. Giochi apertissimi, a Fontana Liri, quando ancora circa dieci mesi separano i cittadini dal voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale.

Tante le notizie che circolano, fra ufficializzazioni con tanto di lettere e pubblici annunci. Ma non mancano le indiscrezioni in piazza  Trento dove, specialmente di sera, non passano inosservati capannelli di persone che non parlano di altro. Del resto nei piccoli Comuni la buona vecchia “agorà”, la piazza, rappresenta ancora il cuore pulsante della vita, anche politica, di una comunità.

Non molti i nodi da sciogliere a sinistra, dove sembra pressoché acclarata una sola compagine con in testa il primo cittadino uscente. Sarracco in realtà non avrebbe ancora sciolto il nodo della sua ricandidatura, nonostante da più fronti lo avrebbero invitato a rimettersi in pista per un secondo mandato. L’intenzione da parte sua ci sarebbe ma mancherebbe ancora una discussione ufficiale negli ambienti di maggioranza.

Sul fronte del centrodestra, invece, tante indiscrezioni e tanti nomi che circolano e che vedrebbero tre candidati probabili, ipotesi questa che darebbe partita vinta a tavolino all’uscente Sarracco. Ovviamente per semplice calcolo aritmetico. Anche se in realtà per il centrodestra il dirigente provinciale di Gioventù Nazionale Vittorio Venditti, ruspandiniano di ferro della prima ora e già navigato nonostante la sua giovane età, sta lavorando per arrivare a una soluzione unitaria che potrebbe avere a capo un professionista del paese.Insomma una soluzione che punterebbe a segnare la svolta rispetto all’uscente Sarracco.

Le tre liste

Intanto, in attesa dell’accordo, la situazione per ora resta ferma ad almeno tre probabili liste di riferimento di centrodestra, seppur civiche. 

La prima lista è stata già annunciata ufficialmente dal diretto interessato e vedrebbe candidato allo scranno più alto proprio lui, il medico Giuseppe Battista, ex Forza Italia, con un simbolo civico.

Una seconda compagine in campo potrebbe invece essere quella guidata dall’attuale capogruppo di opposizione Luigi Bianchi, che fa riferimento al consigliere provinciale e presidente della Comunità montana di Arce Gianluca Quadrini. Bianchi ha già fatto circolare una lettera in cui annuncia il proprio impegno e chiede di farsi avanti a chiunque voglia condividere il suo progetto. Sarebbe sostenuto da diversi ex amministratori.

Un’altra posizione di centrodestra, la terza, sarebbe quella rappresentata dalla Lega che, in virtù delle risultato ottenuto alle ultime Europee, rivendicherebbe lo “ius primae noctis”, ossia la leadership in una eventuale compagine unitaria e la candidatura a sindaco, con due opzioni per il nome dell’aspirante primo cittadino: l’attuale consigliere di opposizione Marco Di Ruzza, già assessore al Bilancio della prima Giunta Sarracco, oltre che amministratore di lungo corso, oppure Lucio di Rienzo, sempre in quota Lega. 

La strada per l’unione

L’alternativa a questa frammentazione potrebbe dunque essere la strada intrapresa da Venditti, ossia l’ipotesi di un’unica lista con un candidato che non sia nessuno degli attuali aspiranti. Ovvio che per trovare un accordo occorrerebbero un passo indietro da parte di tutti e l’individuazione di una figura di garanzia.

Fra i vari nomi che circolano in questo senso, sempre in piazza Trento, ci sarebbe quello dell’ex sindaco Peppino Capuano, quello dell’attuale direttore dell’Aipes Maurizio Ottaviani e quello della coordinatrice di Forza Italia, Manuela Bianchi. Nessuno dei diretti interessati avrebbe però finora manifestato alcun cenno di interesse. 

Discorso a parte per il Movimento 5 Stelle: alle Politiche del marzo 2018 a Fontana Liri fu il partito più votato ma, stranamente, non è ancora entrato in pista per il “balletto” delle Comunali, nonostante le danze siano aperte già da tempo. Forse stanno aspettando che il capo politico nazionale cambi le regole, magari permettendo apparentamenti. Del resto c’è ancora tempo. Almeno otto o nove mesi. 

Ma tutto può cambiare

Quindi, in sintesi, attualmente ci sarebbero tre probabili liste dell’area di centrodestra e una di centrosinistra che sicuramente vedrà Sarracco ricandidato sindaco. A fare tra collante fra le varie anime del centrodestra c’è Vittorio Venditti di Fratelli d’Italia che, a quanto pare, vorrebbe una lista unitaria con un professionista. Resta da definire ancora anche la posizione di Rocco Battista, già candidato sindaco nel 2015 e attualmente consigliere comunale di opposizione; non si sarebbe ancora sbilanciato in nessun senso.

Un quadro abbastanza complesso dunque, ma che da qui a qualche mese sicuramente sarà molto più delineato.

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