Via alla rivoluzione del Bilancio per affrontare il Covid-19

In videoconferenza, Formia dà il via al maxi emendamento con cui rivoluzionare il BIlancio 2020. Trovate le risorse per affrontare la crisi economica scatenata dal Covid-19. Ma ci sono molte conseguenze politiche. Che si svilupperanno nelle prossime settimane

La risposta, politica, c’è stata… ora va soltanto concretizzata nel consiglio comunale di giovedì 16 aprile.  Ma i dubbi e le perplessità di qualcuno rimangono. Il Bilancio del Comune di Formia si prepara ad essere rivoluzionato per fronteggiare le conseguenze del Coronavirus in città. Oggi la Conferenza dei Capigruppo si è riunita in videoconferenza ed allargata alla Commissione Bilancio. Ha approvato un maxi emendamento dal titolo “Fondo emergenza Covid 19 Post Fata Resurgo” , riprendendo il motto che campeggia sullo stemma del comune.

In pratica ha istituzionalizzato la nascita di un piccolo tesoretto a favore delle famiglie e delle piccole e medie imprese, soprattutto nei settori del turismo e del commercio, colpite dalle conseguenze economiche del Covid 19. La proposta ora dovrà nobilitare la bozza del Bilancio di Previsione 2020 pronta dai giorni che hanno preceduto l’inizio di questa infinita emergenza epidemiologica. (leggi qui Il primo Consiglio con il Covid-19: in video per ridisegnare il Bilancio).

Tagli e capitoli svuotati

Il sindaco civico di Formia, Paola Villa

Sul piano politico hanno incassato un significativo risultato le minoranze di centrodestra: Lega, Udc, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Sono state capaci di portare  a 605mila  euro un fondo che, prima dello scoppio e vero e proprio della pandemia, aveva una capienza economica di soli 100mila euro. Tanto per fare un paragone: il Comune di Gaeta ne ha recuperati solo mille euro in più, 606mila euro.

Le opposizioni hanno centrato due obiettivi non trascurabili. Hanno costretto la maggioranza civica del sindaco Paola Villa a fare “dietro front” quando soltanto nella conferenza dei capigruppo del 30 marzo pensava di approvare con i suoi voti il Bilancio di previsione cosi com’era stato concepito e poi ricorrere alle variazioni di Giunta.

Sono stati svuotati parzialmente i capitoli di spesa per Cultura, Turismo, Sport e Politiche Giovanili. Sono stati effettuati alcuni tagli che nella coalizione di governo qualche mal di pancia l’hanno creato ma non si poteva fare diversamente.

Il milione di euro sollecitato dalla Lega per dar corpo a questo fondo è stato raggiunto e superato grazie ai 415mila euro stanziati dal governo nazionale e dalla Regione nell’ambito del fondo per sostenere la solidarietà alimentare.

Favorire la ripartenza

Pasquale Di Gabriele, presidente del Consiglio Comunale di Formia

La maggioranza ha apprezzato il clima di condivisione  e di responsabilità  per il quale aveva lavorato da giorni, dietro le quinte, il presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele. Che ha utilizzato, coordinando i lavori della conferenza dei capigruppo, due verbi: “indennizzare” ma anche “favorire la ripartenza”.

Ma bastano queste risorse per rilanciare una città che, smessi i panni di essere il locomotore di un intero territorio (il sud-pontino), vive essenzialmente di servizi, commercio e turismo?

Assolutamente no e l’ha detto chiaramente l’onorevole Gianfranco Conte (Formia con te) che, guidando a lungo la commissione Finanze a Montecitorio, ha una certa consuentudine con la preparazione nella contabilità degli enti locali. Ha proposto l’immediata approvazione del Bilancio di Previsione 2020 ma anche il rendiconto dell’esercizio finanziario 2019 che i Comuni hanno tempo di licenziare entro il prossimo novembre.

Ma perché questa fretta? Conte l’ha spiegato bene: “Se lo si vara entro maggio, dunque tra un mese, si possono intercettare somme che, non essendo state spese, possono essere utilizzate per fra fronte a questa inedita emergenza che è sanitaria ma anche sociale ed economica”. 

Non è tutto oro

Claudio Marciano

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Il maxi emendamento ha un tallone d’Achille ben preciso: la mancata sottoscrizione da parte del capogruppo del Pd Claudio Marciano. Collegato come tanti colleghi via Skype, ha detto di non condividere il contenuto di quello che è al momento un “foglio di carta”.

Come facciamo a spostare somme da un capitolo ad un altro quando c’è il rischio fondato che, a causa della gravissima stagnazione economica, le entrate del comune di Formia non saranno quelle che l’amministrazione Villa immagina in maniera troppo ottimistica? L’emendamento proposto è fallace anche perché per essere credibile davanti agli occhi dell’opinione pubblica e dei cittadini merita in via preventiva tre cose: il calcolo delle spese obbligatorie, la verifica in ciascun settore dei tagli da effettuare e, soprattutto, delle singole entrate”.  

Insomma Marciano è convinto di come la fretta, nonostante l’emergenza sociale in corso, sia una cattiva consigliera. A suo dire il Bilancio di previsione del comune di Formia per l’esercizio finanziario 2020 vada rifatto ex novo. Magari concertandolo con la città e con le sue principali articolazioni sociali, economiche e sindacali: “Questa maggioranza non ha capito che il bilancio approntato un mese fa non può essere più proponibile, neanche con un emendamento di 605mila euro. Il mondo, l’Italia e Formia rispetto ad un mese fa non sono più gli stessi”.

Valido o no?

Il municipio di Formia

L’Aventino di Marciano qualche problema l’ha posto. L’emendamento sottoscritto “in corsa” dal centrodestra e dalla maggioranza civica è tecnicamente valutabile e, dunque, approvabile anche se manca la firma di uno 24 consiglieri aventi diritto a sottoscriverlo?

Inizialmente  si è temuto che il collegio dei revisori non desse il via libera. Soprattutto dopo che il capogruppo della Lega Antonio Di Rocco ha posto un quesito. Ha detto: “Vorremmo sapere in base a quale fonte normativa ci potrebbe essere preclusa questa possibilità”.

Ma il sindaco di Formia Paola Villa, abbandonando la conferenza dei capigruppo, ha ottenuto al telefono il nulla osta dei revisori contabili del comune. Si può fare!

Ma non è finita. Le minoranze di centrodestra sono state chiare con i vertici dell’amministrazione formiana. “Abbiamo instaurato un proficuo e positivo spirito di collaborazione. Ora deve continuare operativamente nelle prossime settimane. Gli interventi a favore delle famiglie e delle imprese economiche dovrà deciderli, è vero, la Giunta. Ma abbia almeno la capacità e la responsabilità di coinvolgerci preventivamente”.