Ripartiamo… senza sindaco: la civica molla Paola Villa

La civica 'Ripartiamo con Voi' esce dalla maggioranza. Per ora garantisce al sindaco di Formia solo l'appoggio esterno. In poco tempo hanno lasciato la maggioranza in cinque. le conseguenze politiche. E quelle amministrative.

Il barometro indica tempesta nel palazzo municipale di Formia. Una delle quattro civiche che hanno sostenuto l’elezione di Paola Villa a sindaco, Ripartiamo con voi ha deciso di uscire dalla maggioranza. Ha garantito solo l’appoggio esterno. Una decisione che conduce la consiliatura della professoressa Villa sull’orlo del punto di non ritorno.

La decisione in… clinica

Maurizio Costa

La conferma è arrivata dopo la conclusione di un vertice tenuto presso la clinica Tommaso Costa. Il suo titolare Maurizio Costa è il fondatore di Ripartiamo con voi.

L’incontro ha deciso di prendere le distanze dal vertice dell’amministrazione formiana. I numeri ora cominciano ad essere pesanti. La coalizione non ha più i voti dei consiglieri Ida Brongo, Lino Martellucci e Dario Colella. Se il sindaco ne prenderà atto, la Giunta diventerebbe orfana di due assessori: Pasqualino Forte ai Lavori Pubblici e Alessandra Lardo allo Sport e Politiche Giovanile.

Le defezioni in poche ore sono diventate quattro. A quelle di Brongo, Martellucci e Colella si è aggiunta quella del capogruppo di Formia Vinci Antonio Capraro. Dopo il pizzino consegnato la scorsa settimana in Consiglio Comunale – l’aveva rilevato Alessioporcu.it – nelle mani del sindaco Villa e del presidente d’aula Pasquale Di Gabriele, ha deciso dopo un vivace scontro interno con il coordinatore politico Francesco Di Nitto di ufficializzare la sua defezione attraverso il protocollo dell’ente. (Leggi qui Conte sempre più solo. In Consiglio c’è aria di ultimatum).

Si sale a cinque defezioni se si tiene conto del fatto che pochi mesi fa aveva tolto il disturbo alla maggioranza l’ex assessore Pd Giovanni Costa.

Insomma alla maggioranza Villa mancano cinque voti sicuri in consiglio.

Le conseguenze sulla Giunta

Alessandra Lardo

Gli assessori Pasqualino Forte e Alessandra Lardo sino a mercoledì hanno onorato gli impegni istituzionali. Hanno incontrato i dirigenti scolastici in vista della ripresa dell’attività didattica.

Il loro bye bye è figlio di due fattori: la decisione del loro gruppo Ripartiamo insieme di non tollerare più “la situazione di vigente inidoneità e dell’assenza di un prevedibile cambio di passo strutturale”. E poi una durissima lettera del sindaco Paola Villa che censurava il recente operato dei due assessori Costiani

Anche qui i numeri cominciano ad essere impietosi. In poco più di 26 mesi hanno lasciato al suo destino il sindaco di Formia ben sei componenti dell’esecutivo. Si tratta di Ida Meglio, Giovanni D’Angiò, Fulvio Spertini, Paolo Mazza e ora Pasqualino Forte e Alessandra Lardo. Se non è un record, poco ci manca.

La rotta di collisione

Joseph Romano

Ripartiamo con voida tempo era in rotta di collisione con il sindaco di Formia sulle più  disparate tematiche. In primis quelle legate all’Urbanistica e alla pianificazione del Territorio (Piano Regolatore Portuale e Rigenerazione Urbana). E al ruolo di subalternità che da tempo era costretto a ricoprire l’assessore ai Lavori Pubblici Forte.

Il coordinatore politico di “Ripartiamo con voiJoseph Romano ha lanciato ora accuse pesantissime all’azione di governo del sindaco Paola Villa. La accusa di aver tradito lo spirito con cui era stata eletta poco più di due anni fa.

La convergenza del nostro gruppo con il movimento civico è stata determinata dalla convinzione che, superando la vecchia liturgie partitiche, si poteva aprire per Formia una prospettiva di vero cambiamento che desse, tra l’altro, l’avvio anche a un diverso modello di sviluppo”. Insomma l’ampio mandato elettorale ricevuto è stato chiaro: “conteneva un messaggio esplicito a cambiare stile di governo e rapporti con la cittadinanza, sburocratizzare più possibile le procedure; assumere scelte e decisioni chiare efficaci in risposta alle istanze dei cittadini avendo con essi un colloquio aperto e attento, per una comunità migliore”.

E invece? L’avvio ha dovuto scontare una “partenza lenta e difficoltosa per la non facile situazione ereditata riguardante il piano organizzativo delle risorse umane, nonché l’area finanziaria- economica”.

Si tira a campare

Paola Villa

Il tirare a campare ha convinto Ripartiamo con voi ad interrompere questa coesistenza. In buona sostanza si è “assistito – rincara la dose Romano – ad un progressivo invecchiamento della azione amministrativa ascrivibile, a nostro avviso, sia a mancanza di programmi e progetti attuativi circa il futuro di Formia, che all’indebolimento di uno concreto spirito di coalizione e coordinamento operativo”.

Il domani amministrativo e politico del sindaco di Formia si sta profilando come un labirinto da cui è difficile uscire. L’ultima  seduta del consiglio comunale della scorsa settimana ha dimostrato che la mancanza del numero legale nella prima convocazione (anche se per il sindaco “molti consiglieri di maggioranza erano ancora in vacanza”) è apparsa un segnale tangibile di debolezza. Un modo per dimostrare al gruppo di Ripartiamo con voi che “possiamo andare avanti anche senza di voi”. Cecità politica al cubo.

In attesa

Il sindaco Paola Villa durante il Consiglio Comunale di Formia

La componente Costiana, che ha il notaio in casa, vuole attendere e temporeggiare prima di approdare sull’altra riva del Rubicone.

Le soluzioni potrebbero essere due: azzerare quel che resta della Giunta (restano in carica i fedelissimi assessori del sindaco Carmina Trillino, Kristian FranziniOrlando Giovannone) e tentare così di far ripartire un motore che non è entrato  mai a pieni giri. Oppure allargare all’opposizione da sempre più “collaborazionista”, quella rappresentata dall’onorevole Gianfranco Conte e al gruppo consiliare di Forza Italia.

Gli assessorati in palio  sono tanti, ben tre, e il sindaco di Formia pur di sopravvivere, attraverso il sostegno  esterno in consiglio, rifarebbe il miracolo dei “pani e dei pesci”.

Il senatore Claudio Fazzone, al cospetto dell’asse ormai creato a Formia tra Lega e Fratelli d’Italia, avallerebbe la stessa fallimentare scelta del 2017 che, pur non entrando in Giunta, allungò l’agonia per qualche mese del”Bartolomeo quater”.

Errare è sempre umano, perseverare comincia ad essere diabolico. Nella vita e nelle urne.