Affido degli incarichi, pure i finanzieri davanti al Pc per seguire l’assise

Cortocircuito in consiglio comunale a Formia. Il sindaco Villa viene sollecitata a rispondere sugli affidi di somma urgenza. Prima risponde "E allora lelampade votive prima del mio arrivo?" Ma poi vota la mozione.

Il Segretario Generale e responsabile dell’anticorruzione del Comune di Formia, l’avvocato Alessandro Izzi, non ha smesso mai di prendere appunti. Lo ha fatto giovedì sera durante la discussione del settimo argomento nell’ordine del giorno del consiglio comunale. Non ci sarebbe stato bisogno perché da anni ogni parola che viene pronunciata in aula viene verbalizzata automaticamente. Ma il dirigente comunale  non si è fidato. E non ha quasi mai  alzato lo sguardo da quei fogli  su cui ha appuntato le riserve, tecnico amministrative e giuridiche. Riserve palesate dai consiglieri comunali della Lega, di  Fratelli d’Italia, Udc e del Pd.

Sono stati loro, raccogliendo le firme necessarie, ad ottenere una discussione. Su cosa? Su come vengano da due anni affidati gli incarichi di somma urgenza nel settore delle Opere Pubbliche a Formia. Ma anche sulla rotazione dei mandati e sul rispetto dei criteri del Codice degli Appalti. Argomenti talmente sensibili che gli agenti del gruppo di Formia della Guardia di Finanza hanno ritenuto opportuno seguire la diretta Facebook del Consiglio e prendere appunti a loro volta.

Cardillo Cupo e l’anomalia di Rio Fresco

Pasquale Cardillo Cupo Foto © Giornalisti Indipendenti

Pasquale Cardillo Cupo, consigliere d’opposizione di Fratelli d’Italia, ha atteso che il dirigente dei Lavori Pubblici Antonio Fracassa di Supino, elencasse i nomi. Sono quelli delle ditte e dei tecnici incaricati dalla Giunta Villa negli ultimi due anni.

A quel punto è passato all’attacco per illustrare quella che ritiene sia l’anomalia  di questa vicenda. Era il 22 dicembre scorso. A Formia aveva piovuto talmente tanto che un muro attiguo ad un torrente, il Rio Fresco, era crollato in una zona densamente popolata, in via delle Fosse. Occorreva ripararlo. Subito. L’incarico del Comune “per somma urgenza” venne attribuito però solo 15 giorni più tardi: l’8 gennaio 2020.

Si narra che nel giorno di quel dissesto idrogeologico, sul luogo del cedimento ci fossero altre due ditte della città. Cupo ha chiesto con due Pec se ciò fosse vero. Le le risposte delle ditte, lette in Aula, sono state analoghe. “Si eravamo lì, demmo la nostra disponibilità a risolvere il problema ma il comune non ci fece  sapere nulla. Salvo poi decidere, per somma urgenza, l’8 gennaio”. 

Le Pec di risposta lette in aula da Cardillo Cupo hanno fatto piombare l’aula consiliare del comune di Formia in un clima siberiano.

E allora le lampade votive?

Il sindaco Paola Villa

Non lo ha riscaldato quella che ha tutti i connotati di una gaffe del sindaco Paola Villa. Per rintuzzare le bordate di Cardillo Cupo e delle minoranze di centrodestra, la sindaca ha posto un dubbio. “Da che pulpito arriva la predica – ha evidenziato -. In questo Comune dal 2004 al 2017 è stata scelta  sempre la stessa ditta per installare le lampade votive ai nostri defunti. Forse ci saranno stati buoni motivi per farlo”.

A risponderle è stato il capogruppo dell’Udc Erasmo Picano. “Sindaco, conti sino a dieci  prima di accusare qualcuno”. Un autogol clamoroso in piena zona Cesarini: quell’incarico per tanti anni è stato conferito dal settore Ambiente del Comune, non da quello ai Lavori Pubblici. Settore il cui dirigente, Gino Forte, ora in pensione, è un delegato, un tempo fedelissimo del sindaco di Formia.

Il capogruppo della Lega Antonio Di Rocco affondava a questo punto il coltello nella piaga. Lo faceva proponendo una mozione che impegnasse Sindaco e Giunta a “mettere in campo tutte le azioni volte a far rispettare la legge ed i principi sanciti nel codice degli appalti. Perché, è sempre stata più evidente l’accusa politica ed amministrativa: non c’è abbastanza rotazione negli incarichi. Questa iniziativa politica ha spaccato  letteralmente la maggioranza.

Il giallo della mozione

Eleonora Zangrillo

È passata con ben 11 voti favorevoli. Ai  cinque consiglieri proponenti (Marciano del Pd, Cardillo Cupo di Fdi, Riccardelli e Di Rocco della Lega e Picano dell’Udc) si aggiungevano, a sorpresa nuovi consensi. Per  la maggioranza lavotava il sindaco Paola Villa (nonostante il suo capogruppo Christian Lombardi le avesse detto di non farlo). Poi il presidente d’assemblea Pasquale Di Gabriele ed i consiglieri Costiani. Vale a dire Lino Martellucci e Ida Brongo, “Manu” Sansivero. Con loro, naturalmente, il presidente della Commissione Lavori Pubblici Fabio Papa.

Nella maggioranza, ormai nel caos, si sono registrate altre prese di posizione. Da Bologna Antonio Capraro interrompeva il collegamento. In aula la presidente della commissione Servizi Sociali Rosanna Berna si asteneva. Il tutto mentre si registrava l’ennesima ed imbarazzante fuga dei consiglieri di Forza Italia Eleonora Zangrillo, Gianluca Taddeo e Tania Forte

Non  è mancato, poi, l’ennesimo giallo. In sede di proclamazione della votazione lo zelante segretario comune Izzi aveva annunciato che la mozione non era passata. Questo perché aveva guadagnato solo 9 voti favorevoli.

“Se non si correggerà immediatamente la decisione prenderò i provvedimenti opportuni e non andrò più in consiglio comunale per protesta!” ha tuonato inizialmente Cardillo Cupo prima di ottenere la rettifica di Izzi .

I voti alla fine risultano 11 contro 7… grazie alla maggioranza.

La sintesi del sindaco

Il Consiglio comunale telematico di Formia

Il sindaco Villa, ossessionata da tempo dalla stampa “che sa tutto prima di me”, alle  9 di venerdì mattina ha diffuso a sorpresa un report  sul consiglio. Emulando i mattinali delle forze dell’ordine delle grandi città sull’andamento della notte precedente.

Se il segretario Izzi aveva preso una pioggia di appunti, nel comunicato stampa ufficiale del comune l’argomento è stato sintetizzato in un rigo e mezzo. “È stata poi la volta dei Lavori Pubblici il cui dirigente ha esposto all’assise la relazione dei lavori eseguiti negli ultimi due anni. Approfondendo determina per determina assegnazioni e criteri, in ossequio al principio di rotazione sancito dal Codice degli appalti”.

Chi si accontenta, gode.