Villa chiama Attardi, ma il bilancio non è… è positivo

Le nuove deleghe in giunta a Formia e il nuovo che non c'è. Almeno secondo i detrattori che ci vedono la fine del progetto politico avviato 8 anni fa.

L’omicida torna sempre sul luogo del delitto. Dopo essere stato considerato il possessore delle chiavi della cassaforte del comune di Formia. Dopo esserlo stato sotto l’egida politico-amministrativa di due ‘monumenti’ quali sono stati Michele Forte e Sandro Bartolomeo è tornato alla cloche. Biagio Attardi, 70 anni compiuti un mese fa, torna a guidare, ora squisitamente sul piano politico, la delicatissima ripartizione finanziaria dell’ente. È lui il nuovo assessore alle Finanze di Formia.

Un vero “jolly multitasking”

Biagio Attardi

Consapevole che “l’usato garantito” possa essere sinonimo di affidabilità, il sindaco Paola Villa ha deciso di colmare una “vacatio” durata poco più di un anno. Questo dopo le polemiche mai chiarite con assessore al bilancio Fulvio Spertini. E la professoressa di scienze naturali, ha deciso ora di avere come assessore al Bilancio chi, come Biagio Attardi,  dal 1983 al 2000,  dello stesse ente è stato caposezione.

Una scelta che è quasi la negazione della campagna elettorale vittoriosa di due anni fa. Perché all’epoca la sindaca considerava  una “maledizione” il recente passato politico e amministrativo del comune.

Biagio Attardi viene proprio da quel passato ‘maledetto. Nel quale ha rivestito incarichi apicali presso gli uffici Tributi, Commercio e Turismo, il servizio Statistico e demografico e la segreteria generale. Per poi  guidare, grazie alla promozione a dirigente voluta da Sandro Bartolomeo, dal 2000 al 2008, altri settori. Quali? Affari Generali, le Attività Produttive, settore Economico Finanziario e Personale e finanche anche il ruolo  di vice segretario.

Il gran rifiuto di Meschino

Antonio Meschino

Il sindaco Paola Villa ha deciso di puntare sull’ex dirigente comunale attribuendogli la nomina di assessore al Bilancio nel corso di una riunione di maggioranza in collegamento remoto. Ha informato la sua coalizione di voler sostituire  l’assessore dimissionario Fulvio Spertini con l’attuale delegato al personale.

Già, perché Attardi dal novembre 2018 riveste “gratuitamente” anche questa mansione.

Villa lo ha fatto prendendo contestualmente atto della rinuncia a far parte della Giunta di Antonio Meschino. L’alto funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Formia,  figlio del coordinatore del sud pontino della Cgil, Franco, mancato consigliere comunale nel 2018 per la  listaFormia città in comune, nicchiava, Aveva chiesto – come anticipato da Alessioporcu.it – un “paio di giorni di tempo per decidere”. (leggi qui Villa ridà le deleghe ma è solo un rimpasto a metà).

Alla fine la risposta al sindaco Villa è stata la seguente: “Paola, ti ringrazio. Ma non posso accettare in quanto non riesco a conciliare gli impegni lavorativi e familiari con quelli politici”.

L’ombrello piccolo

Il consiglio comunale di Formia in epoca Covid

Meschino la verità l’ha detta a metà. I suoi impegni di responsabilità in seno all’Agenzia delle Entrate non gli  consentono di assumere a tempo pieno l’assessorato al Bilancio del comune. Un ruolo strategico, che richiede attenzione e concentrazione totali. Soprattutto quando l’emergenza Coronavirus ha già provocato le sue prime e devastanti conseguenze di natura economica e sociale.

Meschino ha confidato a tanti amici presenti in maggioranza che in questo momento avrebbe preferito fare l’esperienza da consigliere comunale (è tra i primi non eletti della lista “Formia Città in comune). Perché? la risposta sta alla base politica del suo ‘no grazie‘ al sindaco.

È un rifiuto che parte anche da una consapevolezza politica: per svolgere a pieno il ruolo di assessore è indispensabile avere una adeguata copertura politica in Aula. Altrimenti si è solo un tecnico di fiducia del sindaco. E Meschino non vuole essere considerato questo: proprio in virtù dei voti raccolti e dello spessore politico che lo mettono in grado di esprimere proprio quei consensi. Il limite, insomma sta nel fatto di non poter contare su un largo ombrello politico che possa sostenere il suo incarico assessorile.

Teatro per hobby, teatrino sulla scelta

Biagio Attardi in scena

Il mandato pieno di assessore di Attardi ha rigenerato antichi mal di pancia ibernati. Il sindaco Villa è stata accusata di aver mancato un’altra occasione di aprirsi alla città e alle sue articolazioni sociali ed economiche. Anche perché lo stesso Attardi non ha brillato per attivismo e partecipazione. Questo da quando, un anno e mezzo fa, si occupava della gestione del Personale nel Comune di Formia.

Attardi, in effetti, ha tanti altri hobby, come tutti, dopo la meritata pensione. Uno su tutti è il teatro amatoriale. Fa parte della compagnia “Il Focolare” che sulla sua pagina web lo definisce così. “Biagio Attardi pensionato, dopo aver concluso il suo percorso lavorativo come dirigente nella amministrazione comunale di Formia; è sposato con Carmela. In lui c’è il giusto mix tra il carattere schivo e quello estroverso. La sua nobiltà d’animo fa si che sia sempre disponibile a tendere una mano. Dal materiale al morale. Proprio ciò, gli ha reso possibile calcare per la prima volta il palcoscenico. Coltiva con amore le piante del suo terrazzo e spesso si diletta a cucinare primi piatti. In quel contesto la fa da padrone il concetto esasperato della pasta cotta al dente (quasi cruda).”

L’interessato è convinto di poter fare bene in un settore che conosce come le sue tasche. “E’ una nuova sfida che ho deciso di raccogliere. Un’investitura che mi riempie d’orgoglio e di questo ringrazio il sindaco. E’ per me un onore oltre che un onere in un settore particolarmente delicato e importante, che peraltro già conosco”.

Una scrittrice ai Servizi Sociali

Carmina Trillino

Tutto come previsto, invece, per il ruolo di assessore alle Politiche Sociali. Il sindaco Villa ha scelto la sua attuale “vice” e assessore alla Cultura, la 52enne Carmina Trillino. Succede a Giovanni D’Angiò, dimessosi anch’egli l’anno scorso. (leggi qui Tempesta per il rimpasto: l’assessore annuncia le dimissioni)

Laureata in Scienze Politiche alla Sapienza di Roma, la Trillino lavora in uno studio assicurativo e di contabilità nella centralissima via Vitruvio. Tuttavia viene presentata come “scrittrice”, attività che le ha permesso di vincere  in ambito nazionale numerosi concorsi letterari. Tra di essi nel 2018 il premio “Cuneo” con il romanzo “Il mare bianco”.

E’ appassionata di letteratura, con particolare predilezione per i classici di fine ottocento. Ma anche per la poesia e gli autori latino-americani. E ancora per il dialetto formiano in cui si esprime, sempre in maniera colorita e a volte trasgressiva, sui principali social. 

 “Ringrazio il sindaco per la fiducia – ha sottolineato Trillino – Dedicherò le stesse energie, dedizione e cura che ho impiegato durante l’assessorato alla Cultura. Etica e conoscenza saranno la mia guida. Ringrazio sin d’ora i componenti della commissione servizi sociali e la presidente Rossana Berna. Chiedo il supporto di tutte le forze politiche di essere al servizio della città soprattutto in questo delicato e particolare momento”.

Tutti i mal di pancia di De Angelis

Enrico D’Angelis

Fuori dal coro” – ma non più di tanto – è stato l’acido commento di Enrico D’Angelis. È il dimissionario coordinatore di “Formia città in comune”, una delle quattro gambe della maggioranza civica al comune di Formia.

“Con la nomina di Attardi si certifica definitivamente il fallimento di quel tentativo adombrato nella campagna elettorale del 2018. Tentativo di coltivare i semi di una nuova esperienza politica ed amministrativa nella nostra città. Capace di allargarsi molto oltre i confini originari delle due organizzazioni. Di preparare un diverso modo di governare la città rispetto alle modalità che avevamo conosciuto”.

“Con la nomina di Biagio Attardi il cerchio si chiude sotto due aspetti. Il primo è che si certifica il ritorno alle origini. Vale a dire al nucleo fondativo della esperienza che 8 anni fa propose per la prima volta la candidatura di Paola Villa a sindaco. Il secondo è che tranne i due assessori che hanno in Maurizio Costa il proprio riferimento, gli altri sono donne e uomini di strettissima fiducia personale del primo cittadino. Con lei diedero vita al tentativo di otto anni fa”.

Il rewind alla giunta di soli amici

“È finito, con certificato originale a firma dello stesso sindaco, quel progetto ambizioso che pure era riuscito a mobilitare centinaia di persone. E come conseguenza ad ottenere il consenso maggioritario dei cittadini. Il riavvolgimento del  nastro, si direbbe con linguaggio antico, iniziato, in verità subito dopo le elezioni, si conclude oggi.

Come? Con una giunta di amici fraterni. Con una maggioranza consiliare ormai caratterizzata dalla singolarità e specificità degli interessi. Interessi sui quali si mostrano impegnati i consiglieri consapevoli che – ha concluso D’Angelis – non vi è più un progetto realmente comune cui dare corpo e vita. E a questo punto mi chiedo se vi sia mai stato.