Le ruvide carezze di Claudio a Manu: “Alleanze politiche disinibite”

Risposta al vetriolo del consigliere Dem Claudio Marciano alle accuse lanciate dalla sua collega Manu Sansivero. Alla quale rimprovera "Alleanze politiche disinibite". La Smart City? "Chieda ai suoi colleghi che fine gli hanno fatto fare"

La riflessione è stata lunga e meditata. Sul tappeto aveva tre soluzioni: replicare immediatamente , far finta di niente o rimandare la risposta  in sede di consiglio comunale di Formia di lunedì prossimo. E invece la prima opzione  ha preso il sopravvento sulle altre due così che Claudio Marciano, capogruppo consiliare del Partito Democratico, tra una sessione di esame ed un’altra presso la facoltà di sociologia all’Università di Torino dove insegna, ha acceso il suo pc e ha risposto alle bordate della consigliera comunale di maggioranza Emanuela “Manu” Sansivero. (leggi qui La guerriglia di Claudio per costruire l’alternativa a Paola)

Il consigliere Manuela Sansivero

La dottoressa Sansivero ha avuto da ridire sulla circostanza che Marciano, l’assessore più a sinistra della precedente amministrazione progressista del Bartolomeo quater, avesse messo (per primo) la sua firma su due Pec per chiedere una seduta straordinaria di consiglio comunale. Niente di che sul piano amministrativo ma quella firma ha un peso notevolissimo perché il Pd ha deciso di colloquiare con l’intero centrodestra per mettere all’angolo “sugli argomenti” la coalizione del sindaco Paola Villa. (leggi qui Due Pec per riunire il consiglio e far saltare il sindaco).

Con quale obiettivo da perseguire? Indebolire ulteriormente la maggioranza e, se ci fossero i presupposti numerici, tentare anche la spallata a meno di un anno e mezzo dall’inizio della consiliatura. (leggi qui: Un patto tra le opposizioni per sfrattare il sindaco).

Ruvide carezze

Marciano, utilizzando la terza persona singolare, esordisce con una gentilezza nei confronti della dottoressa Sansivero: “La ringrazio per le parole di apprezzamento sui miei interventi in Consiglio Comunale”.

Ma, dopo aver ricambiato, lancia il primo siluro terra-aria: “Ad oggi, dopo diciotto mesi di consiliatura, non ho avuto ancora il piacere di sentirla intervenire. Purtroppo, anche dopo un’accurata ricerca su Google, non riesco a individuare proposte o istanze pubbliche da cui posso derivare un senso nella sua esperienza politica. L’unica notizia che rimbalza alle cronache riguarda la sua automobile, ritirata dal carro attrezzi perché posizionata sugli stalli per i disabili e le donne incinte”.

Il capogruppo Claudio Marciano

L’esponente di maggioranza aveva avuto da ridire sull’iniziativa politica messa in campo dal Pd insieme a Forza Italia, Lega, Udc e Formia con te. Sosteneva fosse errata la procedura della Pec. Risponde l’esponente Dem citando l’articolo 39 comma 2 del Testo Unico sugli Enti Locali: è quello che specifica come vanno richieste le convocazioni del Consiglio. ”Non poteva che essere così. Mi auguro che la prossima volta, prima di dare lezioni di diritto amministrativo ai suoi colleghi, abbia l’accortezza di informarsi su cosa prevedono leggi e regolamenti consiliari. Di gaffe e figure meschine dovrebbe averne abbastanza”.

Alleanze disinibite

Richiesta di consiglio comunale a parte, Manu Sansivero aveva pesantemente criticato il capogruppo  Dem di Formia sulla scelta di far parte di questo coordinamento in cui il centrodestra tradizionale è dominante.

E Marciano non le manda a dire. “Quando ironizza su una presunta vicinanza politica tra la mia coalizione e il centro destra, tocca davvero il ridicolo. Una domanda: ma lei si è guardata attorno? La sua maggioranza in consiglio è retta da una lista civica che è organica alla destra provinciale da anni, e da esponenti legati, nel recente passato, ad Alleanza Nazionale e a Fratelli d’Italia. Per non parlare degli ex assessori e dirigenti politici delle giunte Bartolomeo degli anni precedenti. In quanto ad alleanze spurie, la sua coalizione è la più disinibita della storia politica locale. I risultati si vedono: immobilismo politico, paralisi amministrativa, stracci che volano ogni giorno tra consiglieri.” 

La Smart City sparita

L’ex sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo

Marciano è stato assessore nell’ultima amministrazione di centro sinistra occupandosi di Digitalizzazione e Sostenibilità. Le invettive della Sansivero avevano preso di mira anche questo aspetto. Domandando che fine avessero fatto i suoi progetti. Rinfacciandogli di non avere realizzato alcuna Smart City.

Qui la replica dell’ex assessore si fa al vetriolo. “Invece di compiere allusioni da retro bottega di bar su dove sarebbero finiti i soldi del finanziamento, argomento che può ben rivolgere a dirigenti e funzionari attualmente in carico all’Ente, si chieda perché la sua amministrazione non ha fatto ancora nulla, in questi diciotto mesi, per mettere a frutto le tante risorse erogate da quel progetto“. 

E via con l’elenco. “Perché il Sit è sparito dal portale comunale? Dove è finito il portale comunale, con lo sportello telematico annesso, che era già caricato sui server del Comune? I venti punti wi fi già installati, e gli altri cinque a disposizione del Ced comunale da anni, sono stati manutenuti? Le telecamere, i sensori per il monitoraggio del traffico e dell’inquinamento, installati da anni, e in buon parte entrati in funzione nel 2017, in questi diciotto mesi che fine hanno fatto? Il software unico tra anagrafe e tributi?  Le farei notare che da diciotto mesi la sua maggioranza ha l’obbligo di dare risposte e non di strumentalizzare il passato a fini elettorali”.

Clima rovente

Intanto il clima è sempre più incandescente. La conferenza dei capigruppo riunita per calendarizzare il consiglio di lunedì prossimo e definire la sua agenda ha toccato un altro nervo scoperto nell’eterogenea maggioranza consiliare.

Il sindaco civico di Formia, Paola Villa

La formazione  “L’altra città” da oltre un mese con sette componenti,  per consistenza numerica è diventata il primo gruppo della stessa maggioranza civica alla luce dell’arrivo dei consiglieri Giovanni Costa e Daniele Nardella da “Formia città in comune”. E dell’indipendente Valentina Forcina che ha ridotto a tre esponenti la lista “Ripartiamo con voi”.

Questa “transumanza”  di fuori stagione  ha creato, giocoforza, nuovi equilibri nella maggioranza-Villa. Che necessariamente culmineranno ora nel nuovo varo delle commissioni consiliari. Alcune (di cui sono componenti Nardella, Costa e Forcina) di recente hanno avuto difficoltà a riunirsi per la sistematica mancanza del numero legale provocato proprio dalla periodica assenza dei nuovi arrivati in “L’altra città”. 

A non accettare l’etichetta di “sabotatori” interni è il consigliere Daniele Nardella, consulente finanziario, con un passato nel Fronte della Gioventù e nella prima Alleanza Nazionale. Spiega “Non partecipiamo alle commissioni solo perché siamo decaduti dall’incarico. Il nostro passaggio da una componente ad una componente all’interno della maggioranza – lo impone il regolamento del nostro consiglio comunale – è sinonimo di decadenza da componente di commissione. Non possiamo farci niente….”