Forza Italia, se Abbruzzese diventa di lotta

Che fine farà Mario Abbruzzese. In diretta tv su Teleuniverso ha detto che resterà nel Partito. Gli spazi di agibilità politica. L'ipotesi delle Europee. La strada verso il congresso provinciale

Prima il commissariamento del coordinamento provinciale di Forza Italia, poi la delusione di una sconfitta arrivata sul filo di lana nel collegio maggioritario della Camera sud. E’ un periodo negativo per Mario Abbruzzese, che però è intenzionato a reagire.

Intanto un obiettivo ci sarebbe già: le elezioni europee del prossimo anno, appuntamento al quale si può lavorare con calma. Ma adesso il nodo è quello del Partito. Il coordinatore provinciale Adriano Piacentini in queste settimane è stato attivissimo. Ora si tratta di dare una linea politica condivisa.

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani da sempre è favorevole alle primarie per la scelta dei candidati laddove non c’è la possibilità di una indicazione unitaria. Ma anche dove questa necessità non esiste.

Intanto a fine maggio si va alle urne in città importanti. Come Ferentino e Anagni, dove il centrodestra a questo punto cercherà candidati per potre provare a vincere. Magari con le primarie. Poi c’è il tema del rapporto con gli alleati. Lega e Fratelli d’Italia hanno “tirato” al massimo alle politiche e alle regionali.

Ottaviani e Piacentini vogliono capire due cose: se analogo impegno può essere messo in campo per le comunali e se a questo punto il patto di lealtà del centrodestra può essere esteso ai livelli comunali.
 In tutto questo scenario gli spazi di agibilità politica di Mario Abbruzzese sono enormi. Anche se lui è il primo a sapere che il coordinatore regionale Claudio Fazzone non gli renderà vita semplice.

Alla fine la strada di un congresso provinciale potrebbe essere importante per capire quali sono gli equilibri all’interno del partito. Soprattutto tra Mario Abbruzzese e Nicola Ottaviani.

I due finora hanno sempre trovato degli accordi, ma adesso l’ex consigliere regionale sa che per tornare protagonista è obbligato ad osare di più. Molto di più.

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