Forza Italia dopo Fazzone: meno male che l’ingiuria è depenalizzata

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Messaggio recepito. Il diktat del coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone lunedì sera era stato molto chiaro: «Basta insulti sui giornali» ed aveva virtualmente estratto il cartellino giallo contro chi aveva portato le liti al di fuori della sezione di Partito (leggi qui il precedente).

Immediatamente, l’ex deputato Antonello Iannarilli si è allineato agli ordini di scuderia, rientrando nei ranghi e sfrondando il suo lessico dei giorni scorsi. Ora, i suoi interventi sono più sobri. La prima dichiarazione rilasciata dopo il passaggio del Coordinatore Regionale è così pacata che si stenta a riconoscerlo: «I cartellini gialli o rossi si danno a chi gioca: io non gioco con questa squadra. Io sto in Curva Nord e sono il capo degli ultrà perché questi, oggi, rappresentano il peggio della politica che non è mai stata quella di Forza Italia. Quindi rimango libero sempre di esternare il mio pensiero e non ci sarà nessuno che può impedirmelo. Mai. Né tantomeno i voltagabbana, gli imbroglioni, gli affaristi, leccaculo e gli sciacqua palle… E nei prossimi giorni continuerò a chiarire la mia posizione di cui vado orgoglioso».

I giovani invece sono più bizzosi. ma quelli che frequentano il coordinamento provinciale di Frosinone sanno bene cos’è la disciplina di Partito. Così, ha rinfoderato le polemiche e puntato sulla diplomazia anche Giammarco Florenzani, strategico Responsabile dell’ Organizzazione politica di Forza Italia per dieci giorni, prima di essere declassato a Responsabile  dell’Organizzazione delle Sagre di Partito.  Anche lui ha preso alla lettera i diktat del potentissimo senatore Fazzone. E subito si è adeguato. Sobrio ed all’acqua di rose anche il suo intervento: «Ieri c’è stato il coordinamento Provinciale di Forza Italia alla presenza del coordinatore regionale Fazzone. (…)  Non sono intervenuto in replica sui giornali poichè, oltre a rispettare l’antica regola di lavare in casa i panni sporchi, ho ritenuto di non poter alimentare le sterili polemiche di chi non ha fatto altro che esporci tutti all’altrui ludibrio. (…) Nei giorni caldi ho dato la mia disponibilità a rinunciare ad ogni riconoscimento, conscio che l’impegno non s’innesca con l’inutile stelletta ma a prescindere. (…) Abbruzzese e Ciacciarelli che hanno reintrodotto merito e spirito di gruppo a discapito di solisti e raccomandati».

Se Claudio Fazzone aveva qualche dubbio sulla sua utilità politica come Coordinatore Regionale, a Frosinone adesso ha ritrovato le sue certezze.

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