Forza Italia è di Fazzone: ora al bivio ci sono i “ribelli”

Il senatore e coordinatore regionale ha lasciato cadere l’ipotesi di Battilocchio commissario. Ora il cerino è nelle mani di Quadrini, Ferdinandi, Rotondo. Ma intanto Antonio Tajani è stato costretto alla ritirata. E nessuno parla più di Giuseppe Incocciati.

I giorni passano e di Alessandro Battilocchio nessuna traccia. Si sono perse le tracce anche del vicepresidente nazionale Antonio Tajani. Nel frattempo il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone ha mantenuto la parola (come sempre): non ha fatto nulla. Non si è mosso, non ha firmato la nomina dello stesso Battilocchio a commissario provinciale. Facendo capire a tutti che in provincia di Frosinone, ma pure in quella di Latina e nell’intero Lazio, comanda lui.

Il messaggio a Silvio

Rossella Chiusaroli, Daniele Natalia, Adriano Piacentini e Giuseppe Patrizi

Una decina di giorni fa, quando ha capito la manovra di accerchiamento che Antonio Tajani stava preparando nei suoi confronti, Fazzone ha fatto in modo che un messaggio arrivasse direttamente a Silvio Berlusconi. Dicendo al fondatore di Forza Italia una cosa molto semplice: se volete commissariarmi, non posso oppormi, ma non resterò nel Partito. E come me, tanti altri.

In questa fase gli “azzurri” non possono permettersi ulteriori cure dimagranti.

Alla fine è successo nulla. Questo non vuol dire che i problemi siano finiti. Vuol dire però che per il momento nulla è cambiato nella geografia politica ciociara degli “azzurri”. Fazzone ha ribadito a tutti, da Berlusconi a Tajani, che il commissario provinciale resta  lui e che a sua volta si è affidato a tre sub commissari: Daniele Natalia, Adriano Piacentini e Rossella Chiusaroli. Loro non si toccano. Restano lì. E sono loro ad avere le chiavi della gestione del partito in Ciociaria. (Leggi qui Tajani-Fazzone, sfida finale sul commissario. In silenzio).

Il nuovo bivio di Forza Italia

Gioacchino Ferdinandi e Gianluca Quadrini

Gianluca Quadrini, Gioacchino Ferdinandi e Anselmo Rotondo sono davanti ad un bivio. Aspettare marzo per vedere se davvero si celebrerà il congresso provinciale, come e con quali candidati al coordinamento. Oppure adottare la strategia-Fazzone. Andarsene se non ritengono di poter essere scavalcati.

Per la verità Anselmo Rotondo da tempo è corteggiato da Fratelli d’Italia del senatore Massimo Ruspandini. Rotondo si è autosospeso da Forza Italia. Aveva detto che sarebbe rimasto se fosse stato nominato un nuovo commissario provinciale.Ora bisognerà capire quali saranno le sue mosse successive.

Gianluca Quadrini ha come obiettivo a breve termine la conferma come consigliere provinciale: sarebbe la quinta consecutiva. Ma ha già dimostrato di poter centrare il traguardo anche da civico. Anzi, meglio se civico. Potrebbe seguire lo stesso schema. Vedremo se Gioacchino Ferdinandi lo seguirà.

Intanto però in Ciociaria in tanti si fanno una domanda: ma perché se proprio Antonio Tajani vuole provare a riprendersi il Partito provinciale, non punta più su Giuseppe Incocciati?

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