Forza Italia ferma al via. Ride solo Fazzone

Lo strappo di Anselmo Rotondo non ha prodotto l’effetto domino, Gianluca Quadrini resta sulla sua posizione. Antonio Tajani non entra in rotta di collisione con il coordinatore regionale, che resta incontrastato

Ferma e sempre al punto di partenza. È la situazione all’interno di Forza Italia in provincia di Frosinone. Il senatore, coordinatore regionale e commissario provinciale Claudio Fazzone ha troppi impegni per concentrarsi esclusivamente sulla gestione del partito in Ciociaria. Per questo ha designato i tre sub-commissari: all’inizio operavano secondo le rispettive zone di competenza: Daniele Natalia al nord, Adriano Piacentini al centro, Rossella Chiusaroli al sud. Con il passare dei mesi hanno deciso di non essere rigidi nelle suddivisioni territoriali ma di consultarsi continuamente su tutto. Nessuno dei tre ha il potere per intervenire sull’intero territorio. E dopo lo strappo del sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo la situazione non è stata né affrontata né risolta.

Quadrini non arretra

Gianluca Quadrini e Anselmo Rotondo

Gianluca Quadrini, capogruppo provinciale del Partito, resta sulle sue posizioni. Non fa passi indietro. Con lui l’altro consigliere provinciale Gioacchino Ferdinandi e diversi amministratori locali.

Ma il punto vero è che Forza Italia potrà continuare ad avere un ruolo importante in Ciociaria e nel centrodestra soltanto se unita. Oggi unita non lo è. E questo vuol dire che alle elezioni Provinciali e alle Comunali ci saranno più indicazioni. Destinate poi a riflettersi pesantemente quando si tratterà di indicare i candidati alla Camera, al Senato, alla Regione.

Il vicepresidente nazionale Antonio Tajani non intende infilarsi nella situazione della Ciociaria e mai entrerebbe in rotta di collisione con Claudio Fazzone.

La rivoluzione mancata

Claudio Fazzone e Anselmo Rotondo

Per queste considerazioni l’idea di Anselmo Rotondo di un coordinatore unico era forse l’unica soluzione. Gli è stato risposto che il coordinatore unico c’è e si chiama Claudio Fazzone; Rotondo ha proposto la scalata al Partito. Il problema però è che nessuno lo ha seguito, perché la sua iniziativa è stata vista come strettamente personale ed anche perché viene dato ormai vicinissimo a Fratelli d’Italia. (Leggi qui Forza Italia niente rivoluzioni, Rotondo si sospende).

Claudio Fazzone ha promesso il congresso a marzo, Covid permettendo. Ma a quel congresso bisognerà arrivare con il tesseramento, con le proposte, con le strategie e con tutto il resto. Al momento non sembrano esserci i presupposti sostanziali per costruire un appuntamento del genere. E la cosa al senatore Claudio Fazzone non dispiace affatto.