Forza Italia gioca da sola: Di Biase quarto candidato

Ad Itri Forza Italia schiera il quarto candidato sindaco. È il vice uscente Andrea Di Biase. Le trattative a vuoto con Agresti. Il niet di Fargiorgio: "Mi hanno sfiduciato, non mi alleo con loro”. No anche da De Santis: pure lui venne sfiduciato nel 2015

Chi fa da se fa per tre. Tornare tra le braccia dell’ex sindaco Antonio Fargiorgio dopo aver decretato a maggio la caduta del suo Governo? Impossibile. Allearsi con i civici di “Rinnovamentoche sostengono la quarta elezione a sindaco di Giovanni Agresti? Altrettanto impossibile. A Forza Italia rimane una sola possibilità: fare da se. Così ad Itri schiererà un suo cadidato sindaco alle elezioni del 3 e 4 ottobre prossimi.

La conferma è arrivata dall’ex vice sindaco Andrea Di Biase. Lui e la neo coordinatrice azzurra Stefania Saccoccio stanno raccogliendo le firme per presentare la candidatura a sindaco e la relativa lista per il rinnovo del consiglio comunale.

L’aspirante sindaco sarà proprio Andrea Di Biase, funzionario del parco regionale Riviera di Ulisse e fidatissimo braccio destro di Michele Stamegna, l’uomo forte del Senatore Claudio Fazzone all’ombra del castello medioevale.

Di Biase in un vicolo cieco

Andrea Di Biase

Forza Italia, in effetti, non può fare diversamente. Deve tentare il tutto per tutto per evitare di rimanere isolata dai giochi elettorali a due settimane esatte dalla presentazione delle liste. Dovrà vedersela con le corazzate messe in campo dagli ultimi tre sindaci di Itri: Giovanni Agresti, Giuseppe De Santis e Antonio Fargiorgio.

La scelta del candidato sindaco è stata semplice. Ristretta a due nomi. Andrea Di Biase per l’appunto e la professoressa Paola Soscia ex vice sindaco ed assessore alla Cultura della Giunta Fargiorgio nel 2016.

Ma la docente di educazione musicale e direttrice di un coro della zona ha detto no. Lo ha fatto venerdì sera. “Ho ringraziato per la fiducia riservatami. Ho espresso le mie perplessità ad accettare quel ruolo benché sia un’indipendente. E sono andata via. Ho chiesto agli amici di non considerare la mia disponibilità alla candidatura perché da sabato sarei stata in vacanza”. E così è stato!

Andrea Di Biase ha dunque l’onere di portare la croce dopo che Forza Italia si è messa da sola fuori dai giochi in tre mesi.

Il lento isolamento

Giuseppe De Santis

Un isolamento iniziato tre mesi fa quando il Partito ha firmato la sfiducia al sindaco Antonio Fargiorgio. Decretando così la fine di un’amministrazione della quale faceva parte. (Leggi qui Dimissioni in massa: Forza Italia congeda Fargiorgio).

Una trattativa per costruire un’alternativa con l’ex sindaco Giuseppe De Santis non è mai iniziata. Colpa del veto messo dall’ex sindaco che non ha ancora dimenticato la mozione di sfiducia subita nel 2015 proprio dal suo ex Partito.

Forza Italia allora ha provato a far parte del listone “Ripartiamo” che candida per la quarta volta a sindaco Giovanni Agresti. La trattativa prima di Ferragosto è naufragata in poche ore. Agresti ha ricevuto una serie di richieste sul numero dei posti in lista e poi in giunta: tali da affidare a Forza Italia il controllo dell’amministrazione; ha rilanciato ponendo un veto sulle ricandidature di coloro che hanno parte dell’amministrazione Fargiorgio: gli assessori (e vice sindaco) Andrea Di Biase e Serena Ciccarelli ed il consigliere comunale Antonio Di Fazio. È saltato tutto.

Il post che ha sancito la creazione di un solco incolmabile tra Forza Italia e Agresti l’ha pubblicato la notte di Ferragosto proprio Serena Ciccarelli. “Cercare di negare il diritto di candidarsi a chi ha lavorato a testa bassa – ha scritto la Ciccarelli – negli ultimi cinque anni (bene o male lo diranno i cittadini) è da veri vigliacchi. Io non ho paura di confrontarmi e di mettermi in gioco. Ai vigliacchi dico: ‘Ci vediamo il 3 ed il 4 ottobre“.

Ma c’è anche un’altra ragione per la quale Agresti ha rotto con Forza Italia: conservare l’agibilità ai suoi candidati che guardano a sinistra. E cioè Salvatore Mazziotti, Salvatore Ciccone e la professoressa Donatella Del Bove. Del loro ruolo Agresti ha parlato nel suo ufficio di Itri con l’ex vice presidente della Giunta Regionale del Lazio ed ora parlamentare (indipendente eletto nella liste del Pd) Massimiliano Smeriglio.

Potevate pensarci prima

Antonio Fargiorgio

Andrea Di Biase negli ultimi giorni aveva provato a riannodare le fila con il sindaco sfiduciato Antonio Fargiorgio. Il quale da Madonna di Campiglio dove si trova in vacanza ha risposto picche: “Mi dispiace deludere le aspettative di Forza Italia ma io con questa forza politica ho chiuso dal 4 maggio scorso”. È il giorno della presentazione della mozione sfiducia che ha fatto cadere la sua amministrazione.

Potevano pensarci non una ma mille volte sul contenuto della disastrosa iniziativa politica di cui sono stati protagonisti. Personalmente mi dispiace per Andrea con il quale sono sempre stato legato da rapporti trasparenti e improntati al totale e massimo rispetto reciproco. Politicamente per me non c’è più spazio per Forza Italia”.

Antonio Fargiorgio nei giorni scorsi ha incassato il sostegno elettorale di Giovanni Ialongo: ultimo sindaco progressista di Itri, ex presidente del Parco regionale dei Monti Aurunci, ex consigliere provinciale di Latina e  tra le figure di riferimento del Partito Democratico di Itri. Con il quale però è in rotta di collisione: ha scelto Fargiorgio dicendo “no” all’alleanza Pd-M5S. che sosterrà il candidato sindaco di “Obiettivo Comune per ItriGiuseppe De Santis. “E’ stato compiuto un approccio inusuale considerato che, nei trascorsi cinque anni di amministrazione locale, non c’è stato né confronto né convergenza né condivisione alcuna con il M5S”. Ialongo non fa parte del direttivo del Pd ma “almeno una telefonata l’avrei attesa”. 

C’è poi un elemento familiare alla base della scelta di Ialongo. Sua figlia Tiziana, moglie del capogruppo di Forza Italia al comune di Minturno Massimo Signore, è stata assessore alla Scuola nell’ultima Giunta municipale al comune di Itri. L’endorsement di papà Giovanni insegue un obiettivo amministrativo a portata di mano: una tranquilla riconferma della figlia assessora in caso di rielezione dell’avvocato Antonio Fargiorgio. Tutto qui.

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