Forza Italia, j’accuse del generale: “Avete sbagliato, dimettetevi”

L'atto d'accusa al gruppo dirigente di Forza Italia. ”È mancata la strategia, sono mancati i voti perché gli amministratori non sono stati coinvolti”. Critiche alla gestione del Partito

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Un quadro di dirigenti provinciali “incapaci”. Dirigenti che dovrebbero fare “un passo indietro”. Volano gli stracci nella sezione di Forza Italia di Anagni, dopo il risultato non eccezionale del Partito alle ultime provinciali. Ed a lanciare il sasso, un sasso destinato a fare parecchio rumore, è il generale Guglielmo Rosatella, da tempo ormai molto critico sulle scelte del sindaco della città dei papi, il sub commissario provinciale di FI, l’avvocato Daniele Natalia. (Leggi qui Provinciali: il centrosinistra vince ed opziona il Comune).

La debacle ed il generale

Tutto parte da un dato oggettivo. Ovvero, il fatto che alle ultime Provinciali il Partito di Berlusconi non è riuscito a far entrare a piazza Gramsci nemmeno un rappresentante. Una debacle incontestabile. Che ha portato i coordinatori provinciali a prefigurare l’espulsione dal Partito di quanti, come il consigliere di FI ad Anagni Pierino Naretti, non avrebbero votato secondo le indicazioni ricevute.

Un ostracismo in piena regola. Ed un ulteriore suicidio politico. Perché si perderebbero così altri consensi anziché cercare di recuperarne. Domandandosi ad esempio per quale motivo, da Anagni a Cassino passando per Frosinone, gli stessi Consiglieri eletti in Forza Italia non abbiano votato i candidati indicati da Forza Italia. (Leggi qui Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 21 dicembre 2021).

Nessuno tocchi Pierino

Rosatella e Naretti

Una proposta di repulisti a cui ha replicato, brusco come gli accade spesso, lo stesso generale Guglielmo Rosatella: “Chi si dovrebbe vergognare ed andare via da Forza Italia per incapacità non è certo Naretti, ma tutto l’attuale gruppo dirigente del Partito; si invocano cacciate nei confronti di consiglieri comunali del partito; ma è possibile farlo dopo tutto il disastro combinato?”.  

Per l’ufficiale a riposo dell’Arma Aeronautica, almeno per quanto riguarda Anagni, il disastro “è nato nel momento in cui sono state decise le candidature per le elezioni provinciali. Nel nostro Consiglio comunale il rappresentante di Forza Italia era il consigliere Pierino Naretti. Sarebbe stato auspicabile, dovendo chiarire le candidature, almeno proporre una candidatura condivisa, coinvolgendo anche Naretti nella discussione. Invece Naretti è stato completamente messo da parte, scegliendo di candidare un altro consigliere, in modo del tutto legittimo per carità, di un’altra lista”.

Anche riguardo alle accuse di voto non conforme alle direttive, Rosatella è stato categorico: “il voto libero e segreto; chi lo dice che non avrebbe votato secondo quanto era stato detto?”.

Equilibri in discussione

Alessandro Cardinali

Il punto centrale, sempre per quanto riguarda Anagni, è adesso quello delle possibili conseguenze  del voto sugli equilibri cittadini. Per Rosatella “non credo che accadrà nulla di rilevante. Ma nel medio periodo ritengo che senz’altro ci possono essere delle conseguenze”. Tradotto; da qui in poi la posizione del consigliere Naretti in Aula non sarà più così aprioristicamente schierata con le indicazioni che arriveranno dal resto della maggioranza.

Questo non vuol dire che ci saranno altre uscite dalla maggioranza; “il consigliere Naretti rimarrà comunque al suo posto. Ma credo che per  la sua età,  per gli sforzi che ha fatto per il Partito, per il leale sostegno che fino a ora ha garantito al sindaco, debba essergli dovuto rispetto. Quel rispetto che finora non è stato corrisposto. Ora ci si lamenta dell’atteggiamento di Naretti in consiglio. Si dimenticano però i colpi bassi che ha, fino a questo momento, ricevuto. È chiaro che poi possono esserci delle conseguenze”.

Rosatella si è poi lanciato in un aperto elogio ai due neo eletti in provincia: “Onore al merito ai consiglieri Ambrosetti e Cardinali, che si sono invece mossi molto meglio, dimostrando una maggiore capacità politica”. Cosa che invece, da parte di Forza Italia, non si sarebbe vista; “un Partito come Forza Italia dovrebbe avere i numeri per esprimere un consigliere in provincia. Se non lo fa – ha concluso Rosatella- è un problema del gruppo dirigente”.

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