Abbruzzese non molla, messaggi chiari a Ruspandini e Zicchieri. E perfino ad Ottaviani

Lega e Fratelli d’Italia esprimono appena due sindaci in provincia di Frosinone. Troppo poco per pensare di mettere in discussione la leadership “azzurra” nel centrodestra ciociaro. Intanto Cassino non è caduta. All’interno di Forza Italia la sfida è con Nicola Ottaviani, che però potrebbe andarsene.

Non mollerà di un centimetro, né in Forza Italia né nel centrodestra. Lo ha fatto capire dai suoi silenzi. Intanto il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro resta al suo posto e non è poco in questa fase. Perché in tanti aspettavano la “caduta” per sentenziare la fine politica del vice responsabile nazionale degli enti locali degli “azzurri”. Invece Mario Abbruzzese ha ricominciato a fare i conti.

 

Gli alleati della Lega e Fratelli d’Italia hanno un solo sindaco ciascuno in Ciociaria: Roberto Caligiore (FdI) a Ceccano, Filippo Capogna (Carroccio) ad Arnara. Nulla in più. Troppo poco per mettere in discussione la leadership di Forza Italia nel centrodestra provinciale.

Anche perché dagli “azzurri” provengono pure i primi cittadini del nuovo corso. Come Daniele Natalia (Anagni) e Alioska Baccarini (Fiuggi).

Ai fedelissimi Abbruzzese ha fatto capire chiaramente che il senatore Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) e il deputato Francesco Zicchieri (Lega) dovranno aspettare per mettere in discussione gli attuali equilibri. E impegnarsi di più, molto di più.

 

Ma pure in Forza Italia il ragionamento di Abbruzzese comincia a prendere forma.

Perché alla vigilia delle elezioni politiche del 4 marzo il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone commissariò il Partito, scegliendo Adriano Piacentini. Messaggio politico chiarissimo: sale Nicola Ottaviani, scende Mario Abbruzzese. Con un sostanziale via libera del vicepresidente nazionale Antonio Tajani.

Poi però sono successe delle cose. Due in particolare. La prima a Fiuggi, dove Nicola Ottaviani ha iniziato a prendere le distanze dalla gestione politica di Forza Italia. Quindi a Latina, nel corso della festa regionale della Lega, con il sindaco di Frosinone sul palco con il leader leghista Matteo Salvini.

Adesso Ottaviani prepara l’uscita da Forza Italia. Mario Abbruzzese non lo dice, ma lo pensa: Tajani e Fazzone dovranno riflettere su certe scelte, perché alla fine è proprio l’ala di Ottaviani ad aver sbattuto più volte la porta. Non quella di Abbruzzese.

È questo il motivo per cui Mario non mollerà. Su nessun fronte.

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