Forza Italia niente rivoluzioni, Rotondo si sospende

Salta la guerra in Forza Italia. Da Roma dicono "Non è tempo di divisioni”. Anselmo Rotondo si sospende dal Partito. Pretende un chiarimento

Niente rivoluzione, niente Congresso: la guerra interna a Forza Italia non si combatterà. Per assenza di combattenti, per manca di traguardi da conquistare. Non si farà la raccolta di firme lanciata dal sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo, non si riunirà l’Assemblea degli amministratori di Forza Italia per chiedere di mandare a casa l’attuale gruppo dirigente.

La missione è naufragata prima ancora di uscire dal porto e prendere il largo. (Leggi qui Caccia a 50 firme per riunire il Congresso di Forza Italia).

Né combattenti né traguardi

Fazzone e Rotondo

L’operazione ha iniziato ad imbarcare acqua appena alcuni dei sindaci e dei Quadri dati per certi nell’operazione invece hanno detto no. Non intendono lanciarsi in un’offensiva contro il coordinatore regionale Claudio Fazzone e tantomeno i sub coordinatori provinciali Daniele Natalia, Rossella Chiusaroli e Adriano Piacentini.

Alcuni hanno chiesto perchè farlo. Altri hanno domandato con chi sostituirlo. Nella sostanza hanno detto: no grazie.

Lo scoglio che ha squarciato in maniera definitiva la fiancata è un messaggio arrivato da Roma. Direttamente dal gruppo vicinissimo a Silvio Berlusconi: raccomanda niente divisioni, niente scontri interni, non è questo il momento, si deve collaborare.

Fine di una rivoluzione mai cominciata.

Rotondo si sospende

Il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo non l’ha presa bene. In mattinata ha inviato una nota al vice presidente nazionale Antonio Tajani, all’onorevole Sestino Giacomoni ed al senatore Claudio Fazzone. Breve, conciso: “Mi sospendo dal Partito”.

Fazzone e Rotondo

Altrettanto lapidaria pare che sia stata la risposta del coordinatore regionale:Ma era iscritto?

Una risposta che, vera o falsa che sia, viene riferita al sindaco Rotondo. Il quale risponde con la copia del bonifico da 10 euro fatta per il tesseramento 2019, mentre per il 2020 “è stato prorogato al 31 dicembre, a questo punto non credo che aderirò”.

Non si arrende, non è il tipo. Contesta a Claudio Fazzone i criteri con cui ha nominato i dirigenti, rimprovera il fatto che lui – dopo 25 anni di militanza – non sia stato tenuto in considerazione.

Quadrini, no comment

Nessun commento arriva da Gianluca Quadrini, vice coordinatore regionale sospeso nei mesi scorsi da Claudio Fazzone essendo venuta meno la fiducia tra i due.

Non aveva commentato nemmeno l’iniziativa di Anselmo Rotondo. Nel pomeriggio di oggi aveva convocato una riunione invitando i sindaci: doveva servire a rasserenare gli animi.

A questo punto è inutile.