Forza Italia prova a resistere a Silvio Berlusconi

Foto Stefano Carofei © Imagoeconomica

Il sondaggio riservato che circola in Regione prevede un tracollo di Forza Italia. La prospettiva è di due soli consiglieri regionali. Resiste solo Latina. Ma a Claudio Fazzone nulla è stato dato di quanto chiedeva un anno fa. Servirebbe una rifondazione, ma senza Berlusconi. Impossibile.

Il quotidiano La Repubblica, in un articolo di Carmelo Lopapa, l’ha definita “La mappa dell’esodo da Forza Italia”, aggiungendo anche che secondo alcuni sondaggi riservati che girano in Emilia Romagna gli “azzurri” potrebbero fermarsi addirittura al 2%.

Alfredo Pallone e Mario Abbruzzese

Nell’articolo vengono descritti i cali di consenso e gli addii eccellenti e non. Ma non serve andare molto lontano per rendersi conto di quello che è successo in Forza Italia negli ultimi anni. Anche dalle nostre parti, nel sud del Lazio, il Partito ha perso molti esponenti importanti, alcuni dei quali hanno fatto la storia del Partito.

La grande fuga

La dimensione dell’emorragia la danno nomi come quello di Alfredo Pallone che è stato potentissimo coordinatore regionale del Popolo delle Libertà nel Lazio. E quello di Antonello Iannarilli, una macchina del consenso capace di strappare la Provincia al centrosinistra dopo essere stato più volte deputato e consigliere regionale. In provincia di Latina non è più nel Partito uno come Gianfranco Conte, fidatissimo sottosegretario che per anni è stato tra i quadri più vicini a Berlusconi. L’anagrafe ha portato via figure come il senatore Stefano Zappalà più volte parlamentare europeo.

In tempi più recenti hanno fatto rumore le dirompenti uscite di Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli. Forza Italia ha perso il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, il capogruppo Danilo Magliocchetti e moltissimi amministratori che erano stati eletti in questo territorio sotto il simbolo di Silvio Berlusconi.

Un’analisi riservata che circola in Regione dice che con questo trend resisteranno solo due enclave di Forza Italia nel Lazio: una in provincia di Latina ed una a Roma. Proiettando quei numeri si prospetta l’elezione di due soli consiglieri regionali azzurri nella prossima tornata: o entrambi a Roma oppure uno a Roma ed uno nel Pontino.

Il Titanic che affonda

Il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone

Forza Italia in questo momento appare come il Titanic che affonda: sta imbarcando acqua da un anno e nulla è stato fatto oltre che chiudere qualche porta stagna.

Il coordinatore regionale Claudio Fazzone sta cercando di tenere botta: nel suo territorio ha mantenuto uniti quasi tutti gli amministratori, le defezioni sono state pochissime come dimostrano le riunioni periodiche nelle quali serra i ranghi. (L’ultima è stata ad ottobre, leggi qui: Forza Italia si conta nel Golfo: tutti agli ordini di Fazzone… che non c’è).

Per tenere uniti i territori ha nominato quattro coordinamenti territoriali in provincia di Latina. In provincia di Frosinone ha nominato Gianluca Quadrini vicecoordinatore regionale. E poi ha proceduto con l’indicazione di tre commissari territoriali: Daniele Natalia, Adriano Piacentini, Rossella Chiusaroli. Soprattutto ha evitato lo scontro con Antonio Tajani e ciò che resta della sua componente, ormai quasi del tutto dissolta con gli addii di Pallone, Iannarilli, Abbruzzese, Ciaacciarelli.

Nessuna novità

In assenza di indicazioni dal centro, la prospettiva in periferia è drammatica. Claudio Fazzone ha ancora una massa di voti gigantesca: alle scorse Provinciali di Latina ha umiliato la Lega con un perentorio 4-1. (leggi qui Provinciali a Latina: Fazzone 4 – Zicchieri 1. Il ko di mister Durigon). Ma non gli estato fornito alcuno dei mezzi che aveva chiesto un anno fa per salvare il Titanic. Sollecitava a gran voce una riforma radicale del Partito, il coinvolgimento della base, la possibilità di eleggere i quadri attraverso congressi territoriali. Chiedeva la scalabilità delle caselle per rendere più vivo e competitivo il dibattito interno. (leggi qui Terremoto in Forza Italia, il ground zero di Claudio Fazzone).

Gianluca Quadrini, vice coordinatore del Lazio

In mano, oltre il suo personale carisma ed un evanescente progetto di centro, ha ben poco per riuscire a convincere gli elettori “azzurri” a non spostarsi sulla Lega e su Fratelli d’Italia. Per fare questo occorrerebbe probabilmente un passo indietro di Silvio Berlusconi, che non arriverà mai.

Affonderà insieme al suo personale Titanic.

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