E Forza Italia ricomincia da tre

Vertice Ottaviani - Abbruzzese - Piacentini. Per tracciare la rotta verso le prossime scadenze. Prima tra tutte: la tariffa Saf. E poi le elezioni Europee. Sul Cosilam deciderà Abbruzzese.

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, il coordinatore provinciale Adriano Piacentini e il vice responsabile nazionale degli enti locali Mario Abbruzzese.

I “magnifici tre” di Forza Italia restano loro e infatti anche qualche sera fa si sono visti per fare il punto della situazione in vista dei prossimi appuntamenti. A cominciare dalla questione della tariffa della Saf: i sindaci azzurri non vogliono votare il bilancio per via degli aumenti tariffari retroattivi che si riversano sul conguaglio da 10 milioni di euro degli anni 2015, 2016 e 2017.

Allo stesso tempo, però, la prospettiva di una mancata approvazione del documento contabile aprirerebbe le porta alla messa in liquidazione della società. Con i Comuni costretti a fare i conti (letteralmente) con il liquidatore, di certo non disposto a cercare soluzioni politiche.

Il vertice è servito per stemperare sul nascere le possibili frizioni tra la linea di Ottaviani (no al Bilancio, scontro con il centrosinistra, ricorso giudiziario – Leggi qui Saf, l’attacco del centrodestra a De Angelis e Buschini) e la linea Abbruzzese (si al Bilancio ma solo a determinate condizioni, scontro da evitare perché i Comuni sono soci e quindi responsabili di un eventuale default – Leggi qui Saf, spunta la mediazione Abbruzzese per evitare lo scontro (e gli aumenti))

Una sintesi è stata individuata. La strada che Forza Italia indicherà è quella di un risparmio sulle spese della Saf, non escludendo alcuna “voce”. Passando per l’utilizzo degli utili accantonati e l’uso delle risorse Ue per il rinnovo degli impianti di lavorazione.

 

Ma all’orizzonte ci sono anche gli appuntamenti elettorali: le Europee, le Amministrative e tutto il resto. Senza dimenticare il Partito, ora affidato al vicepresidente nazionale Antonio Tajani.

Nicola Ottaviani si aspetta uno scatto pure sul versante della selezione della classe dirigente, vale a dire le primarie. Mario Abbruzzese è meno radicale su questo punto. Mediazione affidata ad Adriano Piacentini, ma il punto vero è fino a che punto Tajani riuscirà a convincere Silvio Berlusconi a cambiamenti evidenti.

Per quanto riguarda la presidenza del Cosilam, ormai è chiaro che sarà Mario Abbruzzese a decidere se provare a concorrere in prima persona oppure no.

Per tutto il resto, lo scenario è chiaro: contrapposizione frontale con il Partito Democratico e con il Movimento Cinque Stelle. Dal Comune di Frosinone a scendere.

Resta il rapporto con gli alleati, Lega in primis. Pure in tal caso l’ordine di scuderia è di non concedere troppo spazio.