Forza Italia, “Rischiatutto” congresso

Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli vogliono riprendersi la segreteria, ma soltanto dopo le percentuali vere delle Europee si capirà chi resterà nel Partito. Intanto Nicola Ottaviani è in uscita, Carlo Maria D’Alessandro continua a ballare, Daniele Natalia e Alioska Baccarini osservano.

Una specie di “rischiatutto”. Parliamo del congresso provinciale di Forza Italia, che – ha deciso ieri pomeriggio Antonio Tajani – si celebrerà in tempi rapidi. A fine febbraio, oppure a fine marzo. (leggi qui Tajani spegne l’incendio: congresso subito, ma nessuno tocchi Fazzone)

È il risultato di una specie di intesa tacita: Antonio Tajani è impegnato per le Europee, dove sia il Partito che il presidente del Parlamento europeo si giocano la sopravvivenza politica. Il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale del Partito, resterà al suo posto. Mario Abbruzzese cercherà di riprendersi la segreteria provinciale, l’attuale coordinatore Adriano Piacentini a questo punto potrebbe avere tutto l’interesse, politico e strategico, a cambiare ruolo e diventare una sorta di battitore libero. Fin qui la prospettiva del bicchiere mezzo pieno.

Poi c’è l’altra prospettiva, quella del bicchiere mezzo vuoto. Le incognite e la variabili non mancano. Intanto sul ruolo del coordinatore. Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli punteranno davvero sul sindaco di Pofi Tommaso Ciccone, già “immolatosi” sull’altare della candidatura alla presidenza della Provincia? Non è così sicuro.

Riccardo Del Brocco è stato quello più attivo per il tesseramento: potrebbe essere lui stesso a rivendicare, con Abbruzzese e Ciacciarelli, il coordinamento provinciale? Nemmeno quest’ipotesi è sicura, al momento.

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani è in uscita, verso la Lega: inevitabilmente più di qualcuno lo seguirà da Forza Italia. A cominciare da Riccardo Mastrangeli. Antonello Iannarilli è andato via da tempo e, insieme ad Alessia Savo, si prepara a fare parte del nuovo progetto politico di Giorgia Meloni e Raffaele Fitto. Quello della “seconda gamba” del centrodestra. Altri li seguiranno.

Poi c’è la questione aperta del Comune di Cassino, con il sindaco Carlo Maria D’Alessandro sempre sul filo. Sindaci come Daniele Natalia (Anagni), Alioska Baccarini (Fiuggi) e Anselmo Rotondo (Pontecorvo) stanno analizzando la situazione. Insomma, il congresso potrebbe rappresentare una specie di “tana libera tutti” per molti, soprattutto se si avrà la sensazione che alla fine conterà soltanto l’area di Abbruzzese.

Ma soprattutto, dopo le Europee, quando saranno chiare le percentuali vere, si capirà davvero chi resterà in Forza Italia e chi no. E magari servirà un altro congresso.