Forza Italia, se ci sei batti un colpo

Inizia la stagione del tesseramento e dei congressi. C’è Aurigemma, storico nemico di Fazzone. Ma con Abbruzzese e Ciacciarelli c’è pure il coordinatore Piacentini. Manca però la base e con lei una strategia nuova ed alternativa alla Lega

Si guarda al contesto nazionale, alla marcia indietro del governo sul deficit della manovra economica, ma soprattutto alle crescenti divergenze tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle. Per questo Adriano Piacentini, coordinatore provinciale di Forza Italia, dice: “Non siamo affatto finiti e alle europee se ne accorgeranno tutti. Le percentuali dei sondaggi? Le sapremo smentire”. Ieri Forza Italia a Frosinone ha annunciato la stagione del tesseramento (l’obiettivo è 1.800 tessere in provincia di Frosinone), che precederà quella dei congressi, cittadini e poi provinciale a febbraio.

Chi c’era all’Astor

Ma ieri all’Astor hotel la situazione era surreale. C’era il capogruppo regionale Antonello Aurigemma, in contrapposizione frontale con il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale del Partito. C’era Mario Abbruzzese, vice responsabile nazionale degli enti locali di Forza Italia, che con Fazzone non ha esattamente uno straordinario rapporto.

C’era Pasquale Ciacciarelli, consigliere regionale del Partito, fedelissimo di Abbruzzese. E c’era Adriano Piacentini, coordinatore provinciale, voluto in quel ruolo proprio da Claudio Fazzone. Inoltre è in ottimi rapporti con il numero due del partito, Antonio Tajani. Il quale si sta preparando alla battaglia campale delle europee. Non c’era il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, che proprio Piacentini riesce ancora a tenere agganciato a Forza Italia. 

Chi non c’era

Non era solo il sindaco di Frosinone a mancare. I veri assenti sono stati l’elettore e gli amministratori comunali che lo rappresentano. La base elettorale è in dissoluzione: alla manifestazione organizzata in piazza a Torino sono andate 150 persone, alla riunione dell’Ergife a Roma ce n’erano 400 (leggi qui Il triste confronto tra l’Ergife e Piazza del Popolo), al Coordinamento Provinciale di Frosinone riunito nei giorni scorsi c’erano 22 presenti di cui solo 3 amministratori .

Alla riunione di ieri non c’erano più di una quindicina di presenti di cui solo 2 amministratori. Sta mancando sempre più la gente alle riunioni di Forza Italia, non c’è traccia di un progetto politico nuovo ed alternativo a quello della Lega. Se continuerà così, Forza Italia si ridurrà ad un circolo di vecchi nostalgici che si autoconvocano solo per certificare la loro personale  esistenza in vita ma nulla di più. 

La versione di Adriano

Adriano Piacentini sa che la stagione congressuale di Forza Italia è finalizzata ad un rilancio del Partito che potrebbe portare anche a nuove governance. Dice: “Il nostro obiettivo deve essere quello di rafforzare il partito sul territorio. Il centrodestra rimane il nostro campo, ma soltanto se saremo più forti potremo pensare di riequilibrare i rapporti con gli alleati. Rapporti che in ogni caso in questa provincia ci vedono ancora centrali. Ad ogni livello”.

Parole che arrivano nello stesso momento in cui Silvio Berlusconi, nel rinnovare il suo invito alla Lega di staccare la spina al governo con il Movimento Cinque Stelle, fa arrivare a Matteo Salvini il seguente messaggio: “Con noi sarai tu il premier”.

La ricomposizione del centrodestra rimane la prospettiva. Adriano Piacentini spiega: “Alle politiche e alle regionali sul territorio Forza Italia si è confermata primo partito del centrodestra. Alle comunali abbiamo eletto nostri sindaci, come Daniele Natalia ad Anagni e Alioska Baccarini a Fiuggi. Dove sono tutte queste sconfitte che qualcuno ci addebita? Alle provinciali certamente ci sono stati i “franchi tiratori”. Ma non soltanto in Forza Italia e comunque non al Comune di Frosinone. Basta vedere i dati. Dobbiamo rilanciarci tornando fra la gente, sul territorio. Motivando i nostri iscritti. Possiamo farcela, ho la sensazione che qualcuno si sia venduto la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato“.

Ci sono le provinciali per eleggere i consiglieri, ci sono le comunali in 38 centri e ci sono le europee. È la prova della verità per Piacentini e per Forza Italia. Se c’è è arrivato il momento di battere un colpo.