Forza Italia, si salvi chi può

“Si salvi chi può”. Con i tempi e i sondaggi che corrono, all’interno di Forza Italia i tempi di gloria sono finiti per (quasi) tutti. Con un Silvio Berlusconi sempre più attento agli umori del cerchio magico piuttosto che alle analisi sui territori, non è tanto importante quello che succede ma come si racconta.

In provincia di Frosinone, per esempio, Forza Italia ha perso tutte le elezioni comunali importanti degli ultimi anni: Anagni, Alatri, Ceccano, Sora, Veroli, Isola Liri. Si è salvata soltanto a Frosinone, ma era un’altra epoca, quella di Alfredo Pallone.

E’ in atto una specie di cancellazione della memoria politica locale: gli “azzurri” non hanno più un europarlamentare e neppure un parlamentare. I sindaci sono pochissimi e quelli che ci sono, come Nicola Ottaviani, si mostrano più “civici” che altro. Alla Provincia, all’Asi, al Cosilam, alla Saf Forza Italia è andata a rimorchio. Adesso che si sta avvicinando a grandi passi la frattura con il Partito Democratico alla Provincia, cosa succederà?

“Si salvi chi può”, appunto. Non sarà agevole se a Cassino, Sora e Alatri si registreranno altri disastri politici ed elettorali.

Probabilmente è per questo che il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale del Partito, ha di fatto stoppato ogni possibile iniziativa di commissariamento o comunque di sfiducia verso i leader provinciali.

Se i sondaggi sono quelli che circolano, neppure Renato Brunetta è certo della rielezione. Meglio quindi non mettere in discussione l’Italicum e cominciare sin da ora ad esercitare un diritto di prelazione sui posti da capolista che possono portare a Montecitorio.

Per esempio Claudio Fazzone potrebbe essere il capolista del collegio di Latina e Antonio Tajani di quello di Frosinone. Mario Abbruzzese sarebbe ricandidato alle regionali. Perché allora scatenare una “guerra” che produrrebbe morti e feriti gravi dal punto di vista politico?

C’è però un altro punto di vista, quello di chi potrebbe non avere alcuno spazio davanti.

Nicola Ottaviani si ricandiderà a sindaco di Frosinone: ma a questo punto lo farà sotto le insegne di Forza Italia? Ma se il Nuovo Centrodestra dovesse proporgli una candidatura alla Camera?

Alessia Savo e Antonello Iannarilli continueranno a fare i “ribelli” anche se da Roma nessuno verrà in loro soccorso? Potrebbero analizzare altri percorsi: c’è Denis Verdini, c’è la Lega.

I consiglieri provinciali Danilo Magliocchetti, Gianluca Quadrini e Vittorio Di Carlo cosa faranno se verranno estromessi dalla maggioranza? Potrebbero attaccare Antonio Pompeo un giorno sì e l’altro anche. Ma il Pd consiglierebbe loro di rileggere la favola della volpe e l’uva.

Pasquale Ciacciarelli continua a stare tranquillo e a puntare tutto sui Giovani. Finché dura.

Fazzone, Tajani, Abbruzzese: potrebbero aver deciso di non farsi la guerra. “Si salvi chi può”.