Lì dove il centrodestra è una corazzata. Nonostante Berlusconi

Il ruolo emergente di Fratelli d’Italia, la certezza della Lega, l’attivismo di Cambiamo. Ma anche il dinamismo positivo di Gianluca Quadrini, che sta rilanciando gli “azzurri”. A livello nazionale non si capisce cosa intende fare Berlusconi. Ma dalle nostre parti potrebbe essere perfino ininfluente.

Non ci sarà tregua per quanto riguarda le elezioni regionali: si vota in Umbria il 27 ottobre, poi tra novembre e gennaio in Emilia Romagna e Calabria. Quindi in primavera sarà la volta di Toscana, Liguria, Veneto, Campania e Puglia. Un test formidabile per tutti.

Silvio Berlusconi

Si sta già lavorando a pieno regime alle alleanze. Il 19 ottobre è in programma la grande manifestazione del centrodestra a Roma, in piazza San Giovanni, storico luogo della sinistra. Si tratta di capire cosa ne sarà di Forza Italia. E’ ormai evidente che nessuno proverà a sfidare Silvio Berlusconi. Quindi, niente congressi e niente rinnovo della classe dirigente. Si resta così, fin che la barca va.

Ma la barca andrà? Mara Carfagna è stata stoppata due volte sulla porta d’uscita, il coordinatore del Lazio Claudio Fazzone non nasconde malumori quotidiani. Mentre Antonio Tajani prosegue come se nulla fosse, come se il Partito viaggiasse intorno al 35%.

Naturalmente non è così. Le elezioni regionali imporranno delle alleanze, ma le posizioni sono diverse rispetto al passato. La Lega resta sopra il 30% ed è il primo Partito. Con Matteo Salvini capace di effettuare quel bagno di umiltà che tutti i leader veri devono fare nella vita. Lui sta dimostrando di essere perfettamente in grado di ricominciare il cammino. Giorgia Meloni sta crescendo in maniera enorme e i Fratelli d’Italia sono ormai il vero centro di gravità del centrodestra. Cambiamo di Giovanni Toti ha molti amministratori nelle proprie file. Forza Italia dovrà scegliere. L’onere toccherà a Silvio Berlusconi, ma non è detto che sui territori il diktat del fondatore venga seguito. 

Claudio Durigon, Coordinatore della Lega per Roma e Provincia

Anche in provincia di Frosinone il centrodestra deve rimettersi in cammino. La Lega è pronta, con l’onorevole Francesca Gerardi che da coordinatrice provinciale sta riorganizzando il Partito. Unitamente al responsabile regionale Francesco Zicchieri. Il parlamentare ha anche nominato Claudio Durigon responsabile per Roma e provincia, con l’evidente obiettivo di iniziare la lunga marcia verso la candidatura alla Regione Lazio.

In Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini è concentrato e motivato. Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli hanno creato le condizioni affinché Cambiamo dica la sua. In Forza Italia c’è il vicecoordinatore regionale Gianluca Quadrini, il quale si sta impegnando al massimo per tenere unito il partito e anzi per rafforzarlo. In Ciociaria il centrodestra c’è. E in ogni elezione dimostra di essere largamente maggioritario.

Massimo Ruspandini, senatore FdI

Forse servirebbe una riunione degli stati generali della coalizione locale, per fare il punto della situazione. Per contare e mettere insieme anche i sindaci: Nicola Ottaviani (Lega), Roberto Caligiore (Fratelli d’Italia), Daniele Natalia e Anselmo Rotondo (Forza Italia). Ma ci sono pure Tommaso Ciccone (Cambiamo) e Alioska Baccarini.

Insomma, il centrodestra locale è nelle condizioni di poter anticipare gli scenari nazionali. Rimettendo tutti dalla stessa parte: non solo Durigon, Zicchieri, Gerardi, Rufa, Ruspandini. Ma anche tutti quelli che una volta militavano insieme in Forza Italia: Iannarilli, Pallone, Savo, Abbruzzese, Ciacciarelli, Ottaviani, Piacentini, Magliocchetti, Quadrini, Rotondo.

Sono tanti voti, signori.