Forza Italia vira sull’economia e spiazza gli alleati ad ogni livello

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Gli input di Berlusconi e Tajani, il martellamento di Fazzone, la linea di Quadrini e l’attivismo sui territori. La sfida totale degli “azzurri” a Lega e Fratelli d’Italia

Forza Italia si è ripresa la scena nel centrodestra. Ad ogni livello, dal nazionale a locale. Dopo lo smarcamento di Silvio Berlusconi e Antonio Tajani sia in Europa che in Italia, la Lega di Matteo Salvini e i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni farebbero bene a non sottovalutare la controffensiva politica degli “azzurri” anche dalle nostre parti. Nel Lazio la Lega di Francesco Zicchieri e Claudio Durigon, insieme all’intero gruppo consiliare della Regione, è impegnata ad attaccare il Governatore Nicola Zingaretti e l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato per difendere il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Mentre Fratelli d’Italia continua ad insistere sulla vicende della mascherine “fantasma”, che però non sembra mettere in difficoltà la giunta Zingaretti.

Claudio fazzone © Imagoeconomica / Rocco Pettini

Forza Italia è concentrata altrove. Il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone guarda all’economia e al mondo delle imprese. Lo ha fatto anche ieri. Scrivendo: «Il rischio è davvero grande, perché il pericolo che incombe è che possa saltare l’intero sistema commerciale-industriale delle imprese italiane, e a pagarne le conseguenze prima o poi sarebbe lo stesso governo. Deve essere chiaro che nel nostro Paese ciò che crea la ricchezza è la produzione. Il nostro sistema produttivo è fatto di piccole aziende commerciali, industriali e artigianali che alimentano gli stipendi dei parlamentari, del pubblico impiego e i trattamenti pensionistici. Incoraggiarle ad indebitarsi è un atto controproducente, che rischia di prolungarne l’agonia e a rassegnarsi al declino». Niente polemiche politiche quindi, attenzione rivolta alle forze produttive. (leggi qui Dopo Tajani arriva Fazzone: Forza Italia alla riscossa).

Silvio Berlusconi, Antonio Tajani, Maria Stella Gelmini, Foto © Imagoeconomica, Daniele Stefanini

A livello locale stessa linea. Nel corso dell riunione in videoconferenza con i quadri dirigenti, il vicecoordinatore regionale Gianluca Quadrini ha detto: «Abbiamo affrontato di concerto con i quadri dirigenti e gli attivisti del Partito i temi principali che riguardano la ripresa delle fasi due e tre, come e con quali strumenti uscire dalla crisi, per una ripresa che sia la più rapida per il territorio. Questa crisi, sanitaria e sociale, necessita di cooperazione a ogni livello attraverso programmazione politica e condivisione, pena gravissimi danni per aziende ed attività. È necessario rilanciare imprese, partite iva, la voce degli imprenditori e dei lavoratori con la cassa in deroga che non hanno ancora percepito nulla». (leggi qui “Stop alla tassa sui tavolini, gratis nelle piazze”: Forza Italia riparte dai ristoranti)

È la strategia di Silvio Berlusconi e Antonio Tajani che sanno che il prossimo Governo sarà tecnico che durerà fino al 2023. Con questo Parlamento che voterà il nuovo presidente della Repubblica. Significa che guardare ai sondaggi vale fino ad un certo punto. Nelle province a fare la differenza in questo momento può essere la capacità di essere davvero al fianco delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie. Su questo terreno, anche a livello locale, Forza Italia ha preso le distanze da Lega e Fratelli d’Italia.