Fra eccellenza e tradizione un anno di Cultura a Veroli

Veroli ed i suoi eventi Culturali. Strategia per unire in maniera sempre più netta la città con un segmento di attrazione che le viene spontaneo. E di successo.

Monia Lauroni

Scrivere per descrivere

Veroli e i suoi eventi, Veroli e quel che ha fatto e quel che farà dopo aver preso la via del fare: il bilancio dell’anno che si appena concluso parla la lingua di un nuovo target che la cittadina ernica si è data.

Josiah-Gibbert Holland, romanziere e poeta americano, in un suo scritto annotava che non si raggiunge il cielo con un semplice salto. Bisogna costruire una scala per raggiungerlo. Semmai ci fossero stati dubbi sull’assoluta centralità di Veroli in rapporto alle sue doti che danno respiro alla Cultura ed alle sue capacità di costruirsi scale verso i grandi eventi culturali e artistici, quei dubbi li cancella tutti. Perché Veroli fa così, fa un salto, poi si guarda intorno per vedere dov’è.

A farle compiere quel salto è stata una scelta ben precisa dall’amministrazione in carica guidata dal sindaco Simone Cretaro avvalendosi del supporto della Pro Loco guidata da Gianluca Scaccia. Nell’anno che si è appena chiuso c’è stata una continua collaborazione tra l’amministrazione comunale, le associazioni, le scuole del territorio, con il Museo civico Archeologico e la Biblioteca Comunale, con i commercianti e i parroci.

Un anno di Cultura

Gianluca Scaccia

Già da inizio giugno la nostra amministrazione si è messa in moto e noi in loro supporto. In collaborazione con l’associazione Duecento22-Arti e Spettacolo, abbiamo voluto dare un segnale di speranza e presenza” dice Gianluca Scaccia, presidente della Pro Loco.

Il primo salto è stato la rassegna teatrale open air ‘Chiostro in Scena’. “Naturalmente con ingressi contingentati e tutte le precauzione che l’emergenza richiede” sottolinea Scaccia. Un’emergenza che ha destabilizzato profondamente i più piccoli. “A questo – continua Scaccia – abbiamo associato ‘L’arco delle Fiabe’ raccontate da Cataldo Nalli, una serie di spettacoli itineranti per bambini nelle varie contrade”.

Non solo teatro, anche musica “Il Chiostro di Sant’Agostino è stato anche palcoscenico di un sofisticato evento di particolari intrattenimenti musicali ‘A riveder le stelle’, in collaborazione con il conservatorio ‘ Licinio Refice’ di Frosinone”.

Conferme e novità

Spazio anche alla letteratura con ‘Incontriamoci a Veroli’, in collaborazione con la Libreria Ubik di Frosinone. Abbiamo avuto il privilegio di ospitare presentazioni di autori come Stefania Auci, Enrico Vanzina, Lirio Abate, Filippo Roma e Gabriella Genisi.

Ma la ripartenza passa anche per la leggerezza e per il divertimento: “Purtroppo sono venuti a mancare eventi storici come I Fasti Verolani, Liri Blues, Bollicine in Veroli, Ernica Etnica. Con loro sono mancate anche le belle e tradizionali sagre nelle contrade e la nostra amata Pantasema, che abbiamo comunque voluto festeggiare in maniera, per così dire, ridotta – spiega ancora il presidente”.

Ma Veroli non si è arresa ed ha cercato, e trovato, un valido sostituto per riportare vita e sorriso. Con coraggio e con la genialità di Terzo Studio è nata la prima edizione di Veraviglioso Festival, Veroli che diventa città teatro per famiglie.

Se Cultura fa rima con Turismo

Una delle iniziative della Pro Loco

Nel frattempo in Italia e nel mondo ripartiva timidamente anche il turismo. Che man mano iniziava a riprendere fiducia con gli spostamenti. Ed anche in questo Veroli è stata meta privilegiata per soggiorni e passeggiate all’insegna del bello e del buono. Tanti gli autori sia del territorio che di fama internazionale hanno scelto Veroli per promuovere le loro ultime fatiche. Tra i tanti, Serena e Stefano Andreotti, Luca Trapanese, Anton Emilio krogh e Monica Cirinnà, Jòn Kalman Stefànsson e Pupi Avati.

A questo punto e con una visione già esaustiva della Veroli del 2021, Scaccia inizia a farsi uscire dalla manica gli assi verolani, quelli grossi. “Anche quest’anno e con una grande partecipazione di pubblico il nostro Comune è riuscito ad organizzare la seconda edizione del Festival dello Sport Raccontato. Evento curato dall’Associazione Tutti i Colori del Libro ed al quale ha contribuito anche l’Associazione IndieGesta, evento che ha portato a Veroli ospiti importanti del calibro di Ilaria Magnani, Nicola Bottiglieri, Vincenzo Salerno, Carlo Pizzignoli, Fabio Grosso, Guido Angelozzi, Marino Bartoletti, Il Duo Idea, Giuseppe Marco Albano, Massimiliano Graziani”. E con evidente orgoglio aggiunge: “Veroli ha ospitato la tappa del festival Tarantelliri 2021 con uno strepitoso concerto di Max Gazzè”.

Nomi grossi, nomi di prestigio e sulla scala delle eccellenze potremmo già stare a buon punto, ma lo scacco deve ancora arrivare. La grande sfida, iniziata dall’amministrazione lo scorso anno, ha trovato conferma nella seconda edizione del Festival della Filosofia. Il salto di qualità che tutti cercavano e che Veroli meritava lo hanno portato Erri De Luca, Dacia Maraini, Vincenzo Paglia, Luigi Manconi, Fabrizio Vona, Marika Di Chiara, Paolo Quintili, Daniela Angelucci, Giuseppe Patella, Carmela Morabito, Massimo Cacciari e l’Onorevole Dario Franceschini, che proprio a Veroli hanno disquisito sul tema della bellezza. Bellezza che a Veroli è di casa.

Le luci del Natale

Una delle mostre del Natale a Veroli

E per le festività natalizie, oltre la consolidata tradizione, tra mercatini natalizi, spettacoli e laboratori per bambini, le luci degli amici dell’Albero Grande ed il suggestivo presepe allestito dai Costruttori della Cometa d’Oro, Veroli ha confezionato un regalo ‘aureo’ ai suoi cittadini. È il caso di “Klimt Experience, la mostra immersiva di Gustav Klimt all’interno del Palazzo Campanari che è stato forse l’evento che più di ogni altro ha caratterizzato questo nuovo percorso. (Leggi qui Veroli si veste dell’oro di Klimt).

Il nostro Sindaco ha osato. Noi come Proloco siamo stati al suo fianco e abbiamo vinto. – chiosa Scaccia – Questa è la nostra idea di Cultura. Dico ‘nostra’ perché vogliamo sia di tutti, per tutti. Una cultura che va incontro ai cittadini, che attrae i turisti. Che è ancora più viva proprio quando è a disposizione di ognuno, soprattutto dei giovani. Un evento questo che l’amministrazione ed anche noi, abbiamo voluto fortemente nella nostra città. Consci di come la scalata culturale e turistica di Veroli non possa prescindere dal considerare una delle forme più elevate e espressive della cultura: l’Arte”.

E Veroli, con i suoi straordinari ‘red carpet’ per i tanti personaggi di indiscusso spessore che si sono alternati tra gli altrettanti eventi di nicchia che hanno caratterizzato il 2021 sta lì. Sta in quel gradino dove emerge sempre più chiaramente il ruolo prioritario che riveste la cultura nei processi di ripartenza che stanno coinvolgendo a più riprese la nostra contemporaneità.

Cultura al centro

Le arti, gli eventi, i grandi nomi, garantiscono un terreno di ricerca ampio e diversificato che incide direttamente, anche se non immediatamente, sulla qualità della vita e sul benessere sociale dei cittadini. La città di Veroli ha abbracciato con convinzione la visione di una società che mette la cultura al centro delle sue politiche. L’ha concretizzata con una rivoluzione copernicana verso l’arte e la cultura.

Quello che Veroli si è cercata di prefiggere, e che credo si intuisca da queste iniziative è stato creare un doppio binario di fidelizzazione” – poi spiega ancora il Presidente della Proloco – “Il primo fra Veroli e la sua naturale vocazione agli eventi di spessore, una vocazione che però aveva bisogno di una logistica, di un filo conduttore in un certo senso. Il secondo è quello istituzionale, che vede le Pro Loco essere emanazione diretta dei governi territoriali”. Insomma per Scaccia senza un forma adatta il messaggio non sarebbe arrivato lontano, cioè dove Veroli vuole arrivare.

Il futuro della Cultura

Collaborazioni, ricerca e sinergie hanno fatto di Veroli il centro d’incontro della letteratura, luogo di interpretazione della musica più raffinata, di teatro, di arte, di poesia, di fotografia, ma anche di gusto popolare.

A vederlo così il futuro appare splendido. Poiché l’arte e la cultura propongono sempre qualcosa di innovativo. Basta partire dall’idea che sono cultura l’arte, la musica, lo spettacolo, la letteratura, la storia; e con loro la scienza, la tecnologia. Nella stessa misura le case color degli alberi, le campane della chiesa, la grazia salvifica di un saluto gentile.

E che la cultura di un territorio non è fatta solo di eventi eccezionali, ma anche di un legame indelebile con la sua gente, con le proprie ossa, coniugata con uno sguardo lungimirante verso il futuro. Veroli questo lo sa. E lo sa fare.

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