Nemico mio, quanto mi sei mancato. Nel Pd torna la rivalità tra i due Francesco

Dopo mesi di silenzio Scalia riappare sulla scena e annuncia che non si sposterà dall'area renziana, sostenendo Marco Minniti alla segreteria. Mentre De Angelis è schierato con Nicola Zingaretti. Per anni la contrapposizione ha legittimato entrambi.

Ritorno al futuro – Un politico si riconosce e si misura anche dagli avversari che ha. Perfino se interni al proprio Partito. Anzi, meglio se è così.

Forse nel Partito Democratico in tanti avevano archiviato troppo in fretta la rivalità tra i due Francesco, De Angelis e Scalia .

Il primo dalla scena politica non è mai uscito, nemmeno dopo la disfatta del Pd il 4 marzo scorso. Una sconfitta che De Angelis ha pagato in prima persona, dal momento che concorreva nel collegio proporzionale, dove c’era bisogno delle preferenze del partito. Che non ci sono state. Quando invece, nella stessa giornata, nel voto per le regionali, De Angelis ha trascinato Mauro Buschini e Sara Battisti alla Pisana. Dimostrando di non temere nessuno sul piano delle preferenze secche.

 

Per Scalia invece è andata diversamente: per il complicato e assurdo gioco delle correnti dei Democrat, non è stato candidato né nel maggioritario né sul proprio territorio. Ha chiuso una stagione, dicendo che sarebbe rimasto da semplice militante.

In queste ultime settimane, però, qualcosa è cambiato. Ha partecipato a diverse manifestazioni, dicendo subito che avrebbe sostenuto Bruno Astorre nella corsa alla segreteria regionale.

Poi, non appena, è stata ufficiale la candidatura alla segreteria nazionale di Marco Minniti, l’ex senatore ha chiarito che la sua componente è quella renziana. Un modo elegante ed efficace per dire che appoggerà Marco Minniti. Mentre Francesco De Angelis starà dalla parte di Nicola Zingaretti. Lo ha annunciato nei mesi scorsi, quando ha fatto capire che non avrebbe seguito Matteo Orfini , alla componente del quale aveva aderito qualche anno fa.

 

Adesso si ritrovano dalle parti opposte della barricata per il congresso nazionale. Come ai vecchi tempi. Quando guidavano il Pds e il Ppi, i Ds e la Margherita, perfino quando facevano parte dello stesso partito. I Democrat appunto.

De Angelis e Scalia si sono legittimati a vicenda, con le loro contrapposizioni in un certo senso storiche. Come quando per la presidenza del Consorzio Asi Francesco Scalia puntò sull’imprenditore Arnaldo Zeppieri. Oppure, nel 2014, per la presidenza della Provincia, conta vittoria di Antonio Pompeo contro Enrico Pittiglio.

 

Ma Francesco Scalia intende tornare sulla scena politica? E’ presto per dirlo, anche perché alcune cose sono cambiate in questi mesi. La doppia conferma di Antonio Pompeo, come sindaco di Ferentino e presidente della Provincia, ha legittimato il ruolo politico di quest’ultimo. Infatti potrebbe essere proprio Pompeo a guidare l’area renziana.

Intanto però è tornata la contrapposizione tra De Angelis e Scalia. Come ai vecchi tempi. Quando il Pd vinceva dappertutto.