Franco Fiorito: «Mario, hai visto quant’è brutto non contare più niente?»

Taglia e cuci sulla festissima di compleanno della consigliera comunale e provinciale Rossella Chiusaroli. Il vero mattatore è Franco (ri)Fiorito: tutta per lui l'attenzione. Stilettata a Mario Abbruzzese. Karaoke fino a notte fonda. E tanto tanto inciucio

Camilla de Tourtrissac

Tagliacucitrice con gusto

Quarant’anni e non sentirli. Una regola che vale anche per Rossellissima Tacco 12 Chiusaroli. La Freccia Azzurra della politica cassinate ha spento le sue candeline 20×2 alla presenza di poco più d’un centinaio di amici più “stretti”. Lo ha fatto mettendo da parte il Santo (Bevitore): per la sua festa diserta l’Osteria diventata il quartier generale delle riunioni forziste, concedendosi a “Il Divino”. Si sa Rossellissima è “hors catègorie“. Come il Mont Vantoux o l’Alpe Duez al Tour de France.

Un party sobrio ma con un parterre de Roi d’altri tempi.

 

IL DIVINO È FIORITO

Tra genitori, fratelli, zii e cugini a troneggiare su tutti è Franco (ri)Fiorito, in grandissima forma. Risorto dalle sue ceneri politiche, redento sulla via del giornalismo: dopo pochi mesi e pochi (ma splendidi) articoli su Alessioporcu.it, è stato sopraffatto dal richiamo della natura. Appena ha messo il naso in una iniziativa politica è scattato l’applauso a scena aperta.

A Cassino Franco (ri)Fiorito si materializza in completo scuro (che sfina) cucito su misura in sartoria, camicia bianca a righe strettittime blu altrettanto sartoriale, cravatta azzurra senza cuciture. È accompagnato da Daniele già Sindaco Natalia e Peppe Highlander Viti.

Senza giri di parole: è stato Francone non più Batman (ri)Fiorito la sorpresa della serata. I capannelli più larghi si sono formati intorno a lui (ed il giro vita ancora generoso non c’entra). La sua apparizione è stato un gioco di prestigio del buon Massimo Cannolo Ceccarelli. Nei primi anni 2000 uno dei pierre più conosciuti e apprezzati della Provincia di Frosinone. Ingaggiato a costo zero per questo compleanno: è il marito di Rossellissima Tacco 12 Chiusaroli.

 

MARIO, UNO QUALUNQUE

Solo, come un numero primo o uno dei protagonisti del libro Cuore, c’era lui: il compianto (politicamente) Commander in chief, Mario Solitudine Abbruzzese.

M. A. Si è aggirato nella sala con una felpetta di filo a righe bianche e nere legata sulle spalle,  jeans chiaro con risvoltino e scarpe Addidas,  mescolato tra gli invitati. Come uno qualsiasi. Già, perché da quella maledetta notte al Grey di Isola del Liri, dove si gridava già alla vittoria del “generale e del suo invincibile esercito“, la voglia di festeggiare gli è passata. (leggi qui E Mario rivendica subito un ministero per Ciacciarelli) . «E vorrei vedé» hanno commentato di sottecchi i suoi tanti finti amici presenti in sala.

Sembrano lontani anni luce i tempi del codazzo e delle riverenze al suo arrivo nei posti più disparati. Anche fisicamente sembra più piccolo a volte quasi scompare. Senza l’aura del potere, ha mormorato impietosamente qualcuno: “Sembra uno qualunque”.

 

 

LA SCIABOLATA DI (ri)FIORITO

Mario Solitudine Abbruzzese tenta di evitare Franco (ri)Fiorito. O quantomeno non ne cerca la presenza per tutta la durata della festa. Non tenta di fare comunella con lui. Che invece si diverte, balla, afferra il microfono e canta al karaoke.

Un tempo cantavano insieme Mario e Franco: erano gli anni del grand hotel Casa delle Libertà, Partito di maggioranza relativa in Italia ed in Regione, Mario potentissimo presidente del Consiglio Regionale del Lazio su indicazione di un inarrivabile Alfredo Pallone. E Franco pre Batman Fiorito che veniva relegato al ruolo di Capogruppo senza assessorato. Erano i tempi di (sde)Renata Polverini.

Poi vennero i tempi delle liti dentro il gruppo. Franco quasi Batman Fiorito che veniva scambiato per un bancomat e pur di evitare le strambe richieste di rimborso avanzate da alcuni suoi Consiglieri regionali si presentava alla Pisana solo a mezzanotte «E nonostante questo mi ritrovavo la gente a dormire sullo zerbino».

La caciara sui conti finì sui giornali e da qui alla Procura di Roma. L’epilogo fu: (sde)Renata Polverini decaduta, Franco tutto Batman Fiorito detenuto, Mario fu Presidente Abbruzzese immacolato.

Quell’inchiesta e quell’arresto sono stati l’inizio di un periodo di isolamento per Francone. Che ora se lo sta lasciando alle spalle. Ed alle festa di Rossellissima si diverte da vero anfitrione.

Quando finalmente incrocia Mario Solitudine Abbruzzese con il maglioncino Franco (ri)Fiorito lo saluta dandogli due buffetti sulla guancia e dicendo «Aò, Mario: hai visto che c’è brutto quando non conti più un caz**? Ma tu l’avresti pensato cinque anni fa che oggi non avremmo contato niente?»

E Mario non rispose. Ma abbassò la testa.

 

 

I PRESENTI

La festeggiata sicuramente non è  passata inosservata. Anche grazie alla sua mise in due versioni. La prima, per l’acoglienza ospiti: vestito scuro dalla gonna lunga, impreziosita da un disegno di fiori dorati. La seconda, look Total black con pantaloni a Rouge che proseguivano la linea del boccolo. Rossellissima quarantenne è un’onda spumeggiante.

Tra le donzelle il colore scelto per la serata è  stato il black&white come nella pubblicità  del ben noto deodorante. A parte qualche raro caso di colore tra colleghe e parenti della super festeggiata dal trucco inossidabile.

Tra i commensali Dana Furia Ceca Tauwinkelova , anche lei in nero, su tacco 12, Francesca Candy Candy Calvani con camicia inamidata da crocerossina modello prima guerra mondiale.

Poi i fratelli Secondino con famiglie al seguito: il DiVino, che non è il proprietario del locale, in giacca celeste con sigaro sempre acceso in mano. E il Lucio con farfallino e mocassino senza calzettino.

Al banchetto di Rossellissima non poteva mancare il sindaco Carlo Magno….almeno stasera D’Alessandro con prole e consorte, il baffutissimo Gianrico bellachioma Langiano, con dama al seguito. Che ha tenuto banco anche durante la consegna del regalo.

Ospite con doppio incarico Massimiliano Ugula d’oro Mignanelli,  “parenteserpente“: zio di Rossellissima ma candidato alle scorse Comunali nello schieramento opposto. Memorabile la sua performance canora in Avrai di Claudio Baglioni.

Tra gli altri pervenuti  ma non classificati Beniamino mi trovo qui per caso Papa, Claudio sempre più nonsense MonticchioRobertino solo di nome Marsella.

E infine la new entry tra le fila comunali Chiara Lady di Fer(r)o Iadecola che ha sfoggiato una mise alternativa. Un tubino a strisce con improbabile coprispalle di jeans e brillantini «Preso in prestito direttamente da Kelly Taylor di Beverly Hills 90210» ha sussurrato qualche invidiosa in pieno travaso di bile.

 

 

I GRANDI ASSENTI

Tra i grandi assenti Benedetto Social et poi labora Leone, Paola Smartprof Verde, Maria messa in piega Iannone, Franco carpentiere Evangelista e anche Rosario Reset Franchitto. Non pervenuto Carmelo celosoloio Palombo.

Un vuoto colmabile quello lasciato dall’assenza di Pasqualino Settebellezze Ciacciarelli. Sempre tanto impegnato nella redazione dei suoi criptici messaggi social dalla Regione. Pare che abbia deciso di lanciare la sfida a distanza al presidente della Comunità Montana Gianluca l’eroico Quadrini: stanno facendo a chi si fa scrivere più comunicati.

 

BUFFET E KARAOKE

Il buffet ha offerto una scelta sobria ai commensali, un po di riso, qualche affettato, verdurine dell’orto de noantri, a seguire un paio di primi e poi crostate torte e frutta in pezzi. Ma si sa passati i 10 anni la festa non la fa il cibo ma la compagnia. E sabato sera che compagnia!

Il karaoke ha tenuto banco, la boccoluta Rossellissima, su trampoli da 14 centimetri costruiti appositamente per lei, si sa è  una veterana, ma gli invitati  si sono rivelati di altissimo livello.

Passerà alla storia l’ esibizione di Franco Sinatra Fiorito in My Way. Che ha regalato un brivido caldo anche alla piu rigida. Ne sa qualcosa Dana Ceca ma ci vedo bene Tauwinkelova che a cena era seduta propri davanti al Signore di Anagni e con il quale si è intrattenuta a lungo tra sorrisi e occhi dolci (fatti da lui, non ricambiati da lei). Come nei migliori matrimoni c è  sempre il lento che catalizza l’attenzione.

 

UN LENTO DOUBLE

E anche li il buon Franco ha approfittato dell’esibizione canora di Francesco Malavox Malafronte, accompagnato da un usignolo dal viso di bambola e dalla voce potente, (si dice  sia la sua nuova fiamma e lui non nega), ha regalato a due signore un indimenticabile lento double.

La stazza la dice lunga. Sulle note di I belong to you, il legiadro Francone ha stretto tra le sue possenti braccia sia la festeggiata che la donna ceca. Concedendo loro 4 minuti e venti secondi da capogiro.

La presenza lunare direttamente da Anagni a letteralmente ha  eclissato il fu Mario Pascal…non Ciacciarell Abbruzzese, perso come uno tra i tanti invitati.

A darsi da fare tra il tavolo del buffet e il posto a sedere Mirko Comunicato pronto Tong, che si è  perso tra Macedonia e dolci. E continui scambi di vedute con Carlo Magnoalmeno stasera D’Alessandro. Misteri della comunicazione.

 

IL “PACCO” PER ROSSELLISSIMA

Una serata terminata con un regalo tanto speciale quanto assurdo….un lancio in paracadute per la Rossellissima. Da consumarsi ovviamente dopo l’approvazione del consuntivo il prossimo 28 maggio.

I colleghi della sua maggioranza le hanno fatto uno scherzo. Ma qualcuno ha anche detto che chi non è venuto un volo glie lo farebbe fare, ma senza paracadute. Questione politiche e incomprensioni che ormai stanno logorando l’amministrazione di CMD’A.

La festa è finita intorno alle 2 e riassunta in breve: tra margherite, rose e Rosselle il futuro è sempre Fiorito.

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