Franco molla la Lega e Michelina già si sente sola

A Cassino l'addio freddissimo del capogruppo consiliare Evangelista al Carroccio: senza formalismi, ringraziamenti e rivendicazioni. Passerà a FdI? La Bevilacqua potrebbe non restare da sola a lungo

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

La forma, intanto. Che a volte vale più della sostanza. Basta la forma per capire come si erano ormai logorati i rapporti tra il capogruppo della Lega al Comune di Cassino Franco Evangelista ed i vertici locali del Partito. Il consigliere ha annunciato che la sua corsa sul Carroccio è terminata: è il momento di scendere.

Lo ha fatto con una lettera inviata al coordinatore provinciale Nicola Ottaviani. Nessuna carta intestata, neanche la fatica di accendere il Pc per scrivere la lettera d’addio. Un foglio di carta scritto a penna, poche parole per salutare: nessun ringraziamento, nessuna rivendicazione. Un addio freddissimo.

Ruspandini: «A FdI Evangelista interessa»

Da sx, Massimo Ruspandini, Flaviana Provenza e Gabriele Picano (FdI)

La missiva porta la data del 3 luglio: non certo un fulmine a ciel sereno, per carità. Che i rapporti tra il consigliere e il Partito fossero praticamente inesistenti e talvolta battaglieri lo dicono le cronache degli ultimi mesi. Restano però degli interrogativi: perché solo adesso? Perché all’improvviso? Non si può a questo punto non notare la coincidenza.

Quale coincidenza? Quella che porta a Cervaro, al ristorante “Da Nacci” dove pochi giorni fa il vicepresidente provinciale di FdI Gabriele Picano ha ricevuto il leader e senatore Massimo Ruspandini per ufficializzare l’adesione a Fratelli d’Italia di Flaviana Provenza: assessore della Giunta Marrocco. (Leggi qui L’urlo di Ruspandini: “Siamo il primo Partito”).

Il Senatore, parlando della situazione di FdI a Cassino, ha sottolineato: «Siamo il primo Partito della Provincia con un distacco sulla Lega. In Provincia di Frosinone molto più alto che in altre zone d’Italia. Noi sul territorio più che sulla quantità sulla qualità degli amministratori. C’è bisogno di un ricambio generazionale ma anche di qualità. Franco Evangelista? Il capogruppo della Lega è una persona che ci interessa. A Cassino ci stiamo radicando bene anche tra i giovani grazie all’impegno di Gabriele Picano».

Franco se ne va, Michelina già si sente sola

La consigliera della Lega Bevilacqua e, sullo sfondo, l’ormai ex capogruppo Evangelista

Franco Evangelista incassa le lusinghe del senatore ma smentisce le indiscrezioni secondo cui il suo addio alla Lega sarebbe collegato al passaggio a Fratelli d’Italia. «Io non cerco una casa – spiega l’ormai ex capogruppo leghista -. Se qualcuno ha interesse che la politica torni al servizio del popolo valuterò se accettare o meno la candidatura tra tre anni, quando si tornerà al voto. Per adesso resto un consigliere comunale di opposizione, indipendente, al servizio dei bisogni delle persone».

La Lega di Cassino perde dunque un consigliere comunale. Resta sul Carroccio solo Michelina Bevilacqua. Che, appresa la notizia dell’addio di Evangelista, commenta: «A me dispiace enormemente, tenterò di far tornare Evangelista sui suoi passi».

Ma anche Bevilacqua non esclude che alla fine possa saltare giù dal Carroccio: «Spero che la situazione possa rientrare, certo è che se così non sarà, io non so se lascerò Franco da solo per la sua strada». Come a dire: potrei andare via anche io. La consigliera non lo dice esplicitamente, ma il concetto è fin troppo chiaro.

Meglio parlare del referendum

La lettera di dimissioni

I vertici della Lega di Cassino, però, sembrano non preoccuparsi del fatto di restare senza rappresentanza in Consiglio comunale e gongolano per l’ottimo successo registrato al banchetto di sabato per la raccolta firme sul Referendum sulla Giustizia: petizione promossa in tutta Italia dal Partito di Matteo Salvini e sostenuta anche dai Radicali.

Ostentano un finto disinteresse per ciò che accade nel Gruppo consiliare. O, a questo punto è lecito pensarlo, mancanza di consapevolezza su ciò che è già accaduto con quella missiva di Evangelista a Nicola Ottaviani.