Frara, un top-manager per il settore giovanile

L’ex capitano giallazzurro ha conseguito a Coverciano l’abilitazione per “Responsabile Settore Giovanile”. Il giovane dirigente arricchisce il suo bagaglio di conoscenze da mettere al servizio della società. Per il Frosinone un ulteriore segnale di crescita: la forza di un club moderno si misura anche con le competenze e l’alta formazione dei suoi quadri

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Non ci sono solo le vittorie, le promozioni ed i trofei. Certo i risultati sul campo restano la punta di diamante, l’essenza e la storia dello sport. Ma la crescita di una società moderna, modello come ormai viene definito il Frosinone, si misura anche con le competenze, la professionalità e l’alta formazione dei suoi dirigenti. Un aspetto importante che nel club giallazzurro è diventato centrale nel nuovo corso inaugurato dal presidente Maurizio Stirpe due anni fa. “Dobbiamo puntare su competenze e skill”, disse il patron.

E così l’ex storico capitano Alessandro Frara, 3 promozioni e mille battaglie, a capo del settore giovanile canarino, si è “laureato” a Coverciano (la cosiddetta università del calcio) al corso di abilitazione per “Responsabile di Settore Giovanile”. Ruolo che come detto già svolge da un paio di stagioni con dedizione, passione e professionalità. I grandi risultati della Primavera ad esempio sono la conferma e portano anche la sua firma.

Un corso di alto profilo

Alessandro Frara

Hanno partecipato alle lezioni una quarantina gli allievi provenienti da diversi club. Tra questi anche volti popolari del calcio italiano come l’ex campione del mondo Gianluca Zambrotta e Ivan Pelizzoli, già portiere della Roma. Il corso di 174 ore con esame finale svolto a Coverciano ha toccato varie aree: dalle risorse umane a quella psico-pedagogica, dalla parte tecnica (suddivisa tra metodologica e fisica) alle norme che sono state materia del test scritto con 30 domande a risposte chiuse e aperte.

Il corso si è chiuso con 3 giorni di stage che ha rappresentato l’undicesima settimana di lezione del programma didattico. Gli allievi hanno visitato il Centro Federale Territoriale di Corticella, i centri del Sassuolo e del Bologna di Casteldebole. I dirigenti hanno potuto rendersi conto dell’organizzazione e del lavoro di società all’avanguardia.

Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo ha incontrato Frara e compagni

Al Sassuolo si sono confrontati con il tecnico Alessio Dionisi, il segretario generale Andrea Fabris, il responsabile del settore giovanile femminile, Riccardo Soragni, ed il numero uno del vivaio maschile Francesco Palmieri, celebrato durante la Panchina d’oro con il premio ‘Mino Favini’ in quanto miglior responsabile di settore giovanile in Italia. Al Bologna, invece, hanno incontrato il responsabile del settore giovanile Daniele Corazza, il direttore dell’area tecnica Giovanni Sartori ed il diesse Marco Di Vaio.

Un bagaglio di conoscenze

La Primavera del Frosinone promossa un anno fa

Un corso insomma di livello assoluto com’è nella tradizione della Figc che sotto l’aspetto della formazione non è seconda a nessuno al mondo. Per Frara quindi un’esperienza molto importante che arricchirà il suo bagaglio di conoscenze sia dal punto di vista tecnico che sociale considerando che stiamo parlando di settore giovanile. Di conseguenza anche la società giallazzurra avrà i suoi benefici se si considera la centralità del settore giovanile e lo sbarco in Serie A dove l’asticella è sempre più alta in ogni ambito.

“Sono senz’altro soddisfatto, sia del feedback che abbiamo ricevuto dagli allievi che dal corpo docente di profilo molto alto – ha sottolineato il coordinatore del corso Attilio SorbiDurante le 174 ore di lezione abbiamo toccato tantissime tematiche. L’obiettivo è quello di creare figure di alto livello soprattutto dal punto di vista sociale e formativo. Il calcio giovanile in Italia può migliorare solo accrescendo le competenze dei dirigenti responsabili  perché sono loro che possono imprimere scelte basate non solo sul risultato. Dobbiamo cercare di migliore l’aspetto umano”.

Frara, un predestinato

Alessandro Frara

Per l’ex capitano giallazzurro, 40 anni, la carriera dirigenziale sembra tagliata su misura. A partire dalla laurea in Scienze Politiche ed una tesi non casuale sull’organizzazione delle società di calcio professionistiche. E poi l’equilibrio, la cultura e l’eloquio che lo hanno sempre contraddistinto. Frara a Frosinone è una sorta di istituzione stimato da tutti. Tre promozioni (1 in Serie B e 2 in A) in 5 anni, lo storico gol segnato nella finale playoff col Lecce, la fascia di capitano e 188 presenze con18 reti sono impressi nella memoria di tutti i tifosi.   

Guido Angelozzi e Maurizio Stirpe

Appesi gli scarpini al chiodo, è passato dietro la scrivania collaborando con l’area tecnica all’epoca guidata da Ernesto Salvini. Diplomato direttore sportivo, nel 2021 è stato scelto dal presidente Maurizio Stirpe e dal direttore Guido Angelozzi come responsabile del settore giovanile con un occhio particolare alla Primavera. “Ho pensato che sarebbe stato un incarico di grande responsabilità, un trampolino di lancio, un’opportunità – ha spiegato in un’intervista al sito ufficiale della società – In precedenza ero legato di più alla prima squadra, all’inizio ero scettico, ma poi ho deciso di accettare con grande entusiasmo. L’ho fatto dall’inizio e continuerò a farlo sempre con grande voglia di mettermi in gioco”.

L’avventura con la Primavera è stata straordinaria: dalla felice intuizione di Giorgio Gorgone in panchina alla promozione fino al buon campionato disputato finora. Ora la “laurea” a Coverciano per regalare al settore giovanile sempre maggiore qualità.